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Il risultato che otterrete sarà del tutto simile a questo mix esplosivo che si chiama 950 Supermoto. Difficile classificarla all'interno degli attuali segmenti motociclistici, questa è una moto "trasversale". In parte enduro stradale, in parte motard, con una punta di...non saprei.
Quello che so, è che questa nuova KTM è un delirio di emozioni quando la si guida, ma anche solo a guardarla, almeno al sottoscritto fa bollire il sangue nelle vene…
Partiamo dall'inizio. Parliamo dell'aspetto esteriore, che prende spunto a piene mani dal mondo delle supermotard tradizionali, con la differenza che le dimensioni in questo caso sono più "importanti". Tagli netti e spigoli a profusione, mantengono intatto il family feeling con la famiglia KTM off-road, rendendo aggressiva e "cattiva" quanto basta la 950 austriaca.
La strizzatina d'occhio all'utilizzo day by day di questa moto la si intuisce non appena si sale in sella, poggiando il sedere su di una sella larga e discretamente imbottita. Nulla a che vedere con le classiche selle da enduro dure e delle motard specialistiche.
Ergonomicamente corretto il posizionamento del manubrio e delle pedane. Le leve regolabili, permettono di personalizzare i comandi del freno anteriore e della frizione.
Più che accettabile l’accoglienza riservata all’eventuale passeggero, che ha a disposizione una discreta quantità di cmq di sella, oltre che un pratico maniglione-portapacchi a cui aggrapparsi.La strumentazione della Supermoto è una vecchia conoscenza, essendo condivisa con altri modelli KTM. Essa è caratterizzata da dimensioni contenute e…dalla mancanza del contagiri.Sotto la sella è stato ricavato spazio sufficiente per sistemare una tuta antipioggia oppure un lucchetto (di quelli che qualche volta impediscono il "cambio di proprietà coatto" della moto). Sempre sotto la sella è stato applicato un adesivo sul quale sono riportati i settaggi delle sospensioni consigliati dalla KTM. Si parte dal Comfort, per arrivare al Super Hard, adatto per l'uso estremo in pista. Piccoli particolari che si rivelano geniali in determinate situazioni.Parlando di sospensioni, non possono passare inosservati i due tronchetti della felicità anteriori: diametro 48 mm, marchiati WP, con possibilità di regolazione del precarico, compressione e ritorno. Sempre WP il mono posteriore, anch’esso regolabile nel precarico oltre che in compressione e ritorno, alte e basse velocità. C’è di che divertirsi volendo, ma per ora gradisco lo schemino “sottosella “fornito dalla casa…
L’avantreno più che rapido, lo si potrebbe definire “telepatico”, nel senso che se io penso di mettere la ruota ”lì”, la Supermoto lo ha già fatto!
Difficile non rimanere colpiti dall’ impianto frenante, marchiato Brembo, con il doppio disco anteriore da 305 mm che “riempie bene” il cerchio, mentre le pinze a quattro pistoncini con attacco radiale, dall’aspetto massiccio, rassicurano sulle capacità frenanti della Supermoto.
Parlando di cerchi e di risparmio di peso, particolare assai caro ai tecnici di Mattinghofen, va segnalato che le ruote in alluminio della 950 Supermoto, prodotte sempre dalla Brembo, sono estremamente leggere, pensate che l’anteriore, comprensivo di viti, pesa solo 3,8 chilogrammi.Sotto le plastiche, all'interno del telaio tubolare in cromo-molibdeno del peso di soli 11 kg, ritroviamo il bicilindrico a V75° di 950 cc, già montato sulla Adventure, che in questa versione "esprime" 98 cv a 8.000 giri, con una coppia di 94 Nm a 6.500 giri. Numeri tutt'altro che trascurabili, se teniamo conto del peso dichiarato di 191 chili effettivi a secco. A cui vanno aggiunti i 17,5 litri che può contenere il serbatoio pieno.
L’alimentazione è affidata a due carburatori Keihin CVRD da 43 mmDopo tutti questi preamboli, ci aspetta il test dinamico sulle splendide e soprattutto adatte al “gioco”, strade del Chianti.
Il primo contatto con la motardona austriaca lascia perplessi. L’avantreno più che rapido, lo si potrebbe definire “telepatico”, nel senso che se io penso di mettere la ruota ”lì”, la Supermoto lo ha già fatto!
Ragazzi che bicicletta (nel senso buono del termine) e che motore. Riuscirà la ciclistica a tenere a bada una cavalleria così “scalpitante”?
Come stavo dicendo, anzi scrivendo, la rapidità di questa KTM negli inserimenti in curva sulle prime lascia quasi perplessi, ma non appena si percepisce che la stabilità non viene mai meno, e che la ruota anteriore pur sembrando sfiorare l’asfalto, in realtà lo solca alla grande, allora si che ci si inizia a divertire. Curvoni, tornanti, cambi di direzione, difficile trovare una situazione in cui la Supermoto mostri dei limiti, come difficile è trovare una moto (non specialistica…) che possa stargli davanti.
La notevole luce a terra permette di sdraiare letteralmente questa KTM, supportati dall’ottimo rendimento (almeno su strada) delle Pirelli Scorpion Sync di primo equipaggiamento. Guida pulita, poche derapate e la Supermoto si trasforma in un’ arma letale. Unico neo, la conformazione della sella, troppo alta nella parte anteriore, che impedisce di caricare per bene l’avantreno avanzando con il corpo (sarebbe sufficiente alzare leggermente la porzione intermedia…ma poi chi tocca a terra!).Il motore in questo, per così dire, giochino, si inserisce al meglio. Forte dei bassi che spingono nel misto stretto e sul medio veloce e con un gran allungo che aiuta nei rettilinei pur senza richiedere continui cambi di marcia.
Come non mi stancherò mai di dire, essendo la regola comune a tutti i propulsori con due cilindri, non si deve per forza “sbattere” contro il limitatore di giri per tirare fuori le top performances, il meglio lo si raggiunge sempre prima della zona rossa.Il potente impianto frenante consente di controllare al meglio il comportamento della ruota anteriore, permettendo di entrare nelle curve con la leva ancora tra le dita. Più “reattivo” il posteriore, ma sempre nei limiti.
Spostandoci all’interno di un Kartodromo, emergono i primi limiti della Supermoto. D’altronde non è stata pensata per questo impiego, e i chili in più rispetto alle classiche monocilindriche, tra i cordoli si sentono tutti e poco possono i 98 cv a disposizione. Comunque alla fine del test in pista, la bicilindrica austriaca è uscita a testa alta, dimostrando che con lei è possibile divertirsi anche in questo contesto. Tornando alla “base”, dopo 150 chilometri di “prova speciale” ho sentito il desiderio di assaporare un po’ di guida rilassata. Ho scoperto che la Supermoto ad andatura passeggio, non è niente male. Poche vibrazioni e neanche fastidiose, un motore fluido che permette di scordarsi il cambio. Ecco dove sta la vera differenza!Non c'è la stessa scarica di adrenalina di una motard “specialistica”, questa KTM non ambisce a scalzare le mono pompate dal loro trono, ma rappresenta un nuovo prodotto che si adatta maggiormente all’utilizzo quotidiano, magari in coppia, con la possibilità di muoversi agevolmente e supportati da un comfort “decente” anche sulle medie distanze. Una nuova moto che apre un “discorso” molto interessante e che farà discutere gli “specialisti da bar”. Il prezzo di Euro 11.250 è allineato alle concorrenti dirette (se di concorrenza si può effettivamente parlare) il problema sarà riuscire a venirne in possesso. La KTM, infatti, conta di importarne in Italia poco più di cento pezzi per quest’anno! Non saranno un po’ pessimisti!?
KTM
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24061 Albano Sant'Alessandro
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