TEST QJ Motor SRK 700: fa quello che promette [VIDEO]

Item: QJ Motor SRK 700 (2023 - 24)
Rating: 7.0
Author: Francesco Paolillo

Voto di Moto.it 7 / 10

QJ Motor ha invaso il mercato con un listino che comprende oltre 20 modelli diversi, e la SRK 700 cerca il suo spazio nel segmento naked di media cilindrata, contando soprattutto su un prezzo particolarmente appetibile: 6.590 €.

28 maggio 2024

QJ Motor ha letteralmente invaso il mercato italiano con più di venti modelli tra moto e scooter, modo più o meno condivisibile di presentarsi per i "proprietari" del marchio Benelli.

La SRK 700 del nostro test rappresenta al meglio il concetto di naked sportiva secondo il produttore cinese, una moto che bada al sodo, dall'estetica piacevole (anche se non particolarmente originale).

Costa poco e i contenuti non possono essere che quelli di una moto che ha un prezzo di listino ben al di sotto dei 7.000 euro, 6.590 per la precisione, adatta a chi vuole salire di cilindrata, senza troppo impegno, o a chi vuole magari tornare in sella dopo una pausa di riflessione.

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Motore

Meccanicamente la QJ Motor SRK 700 può contare su un motore bicilindrico in linea dalle prestazioni più che discrete, 698 cc capaci di erogare una potenza massima di 73 CV (54 kW) a 8.000 giri, e una coppia massima di 67 Nm a 6.000 giri.

Ciclistica e freni

Lo scheletro della naked cinese può contare su telaio a traliccio in acciaio (il forcellone è in lega di alluminio), forcella a steli rovesciati da 41 mm e l'ammortizzatore con precarico regolabile.

L'altezza della sella da terra è di 800 millimetri mentre l'ago della bilancia, si ferma sui 196 chilogrammi, comprensivi dei 15 litri di serbatoio.

A frenarla ci pensano due pinze firmate QJ Motor (rigorosamente con ABS), che mordono due generosi dischi da 320 mm mentre al posteriore una pinza (sempre marchiata QJ Motor), e un disco più piccolo, da 260 mm.

L'ABS è l'unico controllo elettronico che abbiamo, il resto è in mano al pilota, dalla cambiata alla gestione della trazione.

Una coppia di cerchi da 17 pollici e pneumatici da 120/70 all'anteriore e 160/60 al posteriore completano la dotazione tecnica.

Come va

Pur con un look moderno e di aspetto sportivo, la SRK 700 è una moto che bada molto al sodo. Pochi fronzoli e prestazioni "qb", quanto basta.
Ergonomicamente soddisfa sin da subito, triangolazione sella-pedane-manubrio azzeccata, mentre il motore ci accompagna nei primi chilometri di prova, con fare sornione.

I cavalli però ci sono, non tantissimi in assoluto, ma più che sufficienti per farci divertire, mentre la ciclistica e i freni soddisfano le esigenze di un motociclista di media esperienza e senza velleità sportive.

Le sospensioni copiano discretamente le asperità, ma danno il meglio su asfalti levigati, mentre i freni rispondono bene e dimostrano di possedere una discreta modulabilità almeno finchè si tengono ritmi lontani da quelli "coltello tra i denti" che poco si sposano alle caratteristiche della moto.

La strumentazione LCD non è particolarmente ricca, ma è discretamente leggibile, almeno fino a quando il sole non è alto in cielo, condizione che peggiora drasticamente la consultazione.

Alzando il ritmo e mantenendo il bicilindrico nella zona alta del contagiri, la brillantezza ne guadagna a discapito della risposta del gas che evidenzia un on/off fastidioso quando si va a riprendere in mano il gas, che su fondi a scarsa aderenza e vista la mancanza di un un controllo di trazione, potrebbero mettere in difficoltà.

Altro aspetto negativo facendo girare alto il motore, riguarda le vibrazioni percepite sia sulle manopole, così come sul serbatoio e le pedane. Meglio lavorare di coppia e sfruttare le buone caratteristiche di tiro ai medi.

Nel complesso la SRK 700 mantiene quello che promette, almeno a saper leggere una scheda tecnica e due dati. Niente di più niente di meno, ha una ciclistica sana, un motore che se ben "guidato" permette di togliersi qualche soddisfazione, e un'estetica piacevole. Non ci si deve aspettare chissà che cosa, e come spesso viene da dire ... "nessuno ti regala niente".