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Alle scuole elementari impariamo che il fiume Ticino è il più grande affluente del Po e il secondo fiume d'Italia per portata d'acqua. I più secchioni ricorderanno anche che è l'unico emissario del Lago Maggiore, che nasce in Svizzera appunto nel Canton Ticino e più precisamente sul Passo della Novena e che la sua lunghezza è di 248 km. Ma è soltanto costeggiandolo che possiamo cogliere come sia per noi il confine naturale tra le campagne lombarde e quelle piemontesi, come arrivi a lambire l'Emilia proprio quando si tuffa nel Po. E proprio in questo punto inizia la nostra storia di oggi.
All'affluenza tra i due grandi fiumi sorge un ponte storicamente e commercialmente importante: il Ponte della Becca. Veniva detto anche il ponte del vino perché collegava la zona di produzione dell'Oltrepo' con la città di Pavia e con il suo Naviglio Pavese, quindi con Milano. Fu edificato tra il 1910 e il 1912 ed è ancora oggi, dopo bombardamenti e ricostruzioni, cedimenti e ristrutturazioni, un'imponente struttura metallica. Dopo la Torre Eiffel, il Ponte della Becca è la struttura di ferro più grande al mondo! Ed è lungo ben 1.081 metri. Do appuntamento qui a Pietro per iniziare la nostra giornata in sella alle Royal Enfield Super Meteor e Interceptor 650. Da qui inizierà il nostro piccolo viaggio di risalita attraverso la campagna pavese, milanese e varesina lambendo anche quella novarese.
Dopo un passaggio obbligato per la splendida città di Pavia e per il suo celebre Ponte Coperto passiamo per il mitico "Borgo Tre Case" dove furono girate alcune scene del celebre film cult "Ragazzo di campagna" con Renato Pozzetto. Si tratta di località Casoni a Carbonara Ticino, ma non sortisce l'effetto desiderato sul mio giovane collega che nel 1984 era ben lungi dal venire al mondo. Incasso la differenza anagrafica e continuiamo la risalita. Attraversiamo nuovamente il Ticino su un altro ponte molto famoso da queste parti, quello sulle chiatte a Bereguardo. Dopo qualche curva e rettilineo giungiamo nel bel borgo di Morimondo, una "grancia" medievale sorta attorno all'abbazia cistercense. Oggi conta milleduecento abitanti ed è una piccola perla che ogni fine settimana attira pellegrini e visitatori anche perché, oltre alle bellezze architettoniche medievali, è nota per gli ottimi ristoranti. Noi però non abbiamo tempo da perdere, le nostre Royal Enfield scalpitano.
La Super Meteor 650 è l'ultima arrivata in casa Royal Enfield e si posiziona al vertice della gamma attuale. Si tratta di una cruiser vera e propria che unisce alla piacevolezza e fluidità di questo riuscito bicilindrico in linea una ciclistica bassa e lunga votata al comfort. L'erogazione pastosa, il cambio morbido e preciso e la guida estremamente rotonda ne fanno la compagna ideale per un giro come questo nel quale, quando arrivano le curve, sa anche divertire con angoli di piega di tutto rispetto e una rassicurante stabilità. Anche la Interceptor è a proprio agio su queste strade. Il motore è lo stesso e la ciclistica è quanto di più classico: un bel doppia culla tubolare in pieno stile anni Sessanta. In questo caso la versione è l'ultima introdotta, la Blackout che si differenzia da quella che già conoscevamo essenzialmente per le colorazioni più seventies e per i cerchi in lega tubeless.
Ripartiti da Morimondo incontriamo ad Abbiategrasso un altro protagonista di questo viaggio: il Naviglio Grande. Ci dobbiamo "accontentare" di seguire il suo corso più che quello del Ticino perché attorno al grande fiume ora sorge il Parco Naturale del Ticino e tutta la sua fitta vegetazione. Continuiamo a giocare con i ponti e andiamo a zig zag tra il parco e la campagna incrociando fattorie, maneggi e graziosi borghi come quello di Robecco, Boffalora, Bernate e Castelletto di Cuggiono. La nostra penultima tappa la facciamo sulla terrazza panoramica di un altro di questi borghi, Tornavento. Qui un tempo sorgeva proprio una torre di controllo per i naviganti dei navigli, una sorta di faro in mezzo al mare solo che qui... siamo in campagna! Da questo punto panoramico, nelle giornate limpide, si può ammirare tutto il gruppo del Monte Rosa e la vista si estende verso il Piemonte.
A questo punto il sole si avvia al tramonto e dobbiamo accelerare anche se vorrei mostrare a Pietro ancora la splendida diga di Panperduto e le strade divertenti attorno a Varallo Pombia. La voglia di una bibita dissetante ci fa raggiungere rapidamente Sesto Calende punto nel quale il Ticino fuoriesce dopo aver attraversato per intero il Lago Maggiore. Qui ci concediamo ristoro ma soprattutto facciamo il punto sulla giornata e sulla nostra esperienza in sella a queste due belle motociclette classiche nel look e nello spirito ma moderne delle prestazioni. Super Meteor e Interceptor sono due mondi diversi pur partendo dallo stesso cuore tecnico. Sono due moto fatte per godersi la strada non per scannare come i dannati. Eppure sanno regalare la giusta dose di divertimento e prestazioni. Offrono una buonissima coppia ai bassi, tanta fluidità e facilità e sono ben rifinite piacevoli da guardare da ogni angolazione. Più rilassata la Super Meteor, più festaiola la Interceptor, sono due moto ideali per andare con stile a scoprire il nostro splendido Paese.