Royal Enfield Continental GT 650 e Interceptor

  • Voto di Moto.it 7.5 / 10
Royal Enfield: un marchio in crescita, che inizia a guardare oltre con Interceptor 650 e Continental 650. Motore bicilindrico dalle prestazioni sorprendenti e look vintage, un mix azzeccato che segue le tendenze attuali. Prezzi a partire da 6200 €
16 novembre 2018

Le avevamo viste esattamente un anno fa al Salone di Milano, e adesso siamo riusciti a guidarle sulle strade della California. Continental e Interceptor 650 rappresentano il salto di qualità fatto da Royal Enfield per i prossimi anni: un motore che abbandona la caratteristica architettura monocilindrica del resto della gamma, e cresce di cilindrata fino a 650 cc.

In poco più di un anno il costruttore indiano ha venduto 850.000 moto, con una crescita costante del 50% negli ultimi 5 anni, numeri molto interessanti che non fatichiamo a credere subiranno un incremento ulteriore, soprattutto dopo aver guidato queste due nuove proposte, pensate e progettate nella sede inglese e realizzate in India.

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Le due moto nascono sulla stessa piattaforma. Telaio-motore-sospensioni sono identici, cambiano le destinazioni e in parte anche la personalità. Interceptor più tradizionale, e dalla posizione di guida più comoda, Continental perfetta cafe racer, con i semi manubri bassi al posto del manubrio classico, le pedane leggermente arretrate e una piccola unghia a celare la parte posteriore della sella disponibile in due versioni dalla lunghezza differente. La strumentazione è condivisa ed è altrettanto classica nell’aspetto, con due quadranti analogici e un piccolo display con visualizzato lo stretto indispensabile, contachilometri totale-parziali e l’orologio.

Il cuore delle due “Royal” è un inedito bicilindrico 648 cc raffreddato ad aria-olio, con 4 valvole per cilindro, un motore molto tradizionale e concreto nelle scelte tecniche, che eroga 47 cv a 7.250 giri e 52 Nm a 5.250 giri (numeri che la rendono adatta ai possessori di patente A2). La presenza di un contralbero limita le vibrazioni del motore, mentre la trasmissione prevede un cambio a sei rapporti. Il propulsore è incastonato in un telaio realizzato in tubi d’acciaio, mentre la ciclistica prevede una coppia di ammortizzatori regolabili nel precario su cinque posizioni e una forcella tradizionale da 41 mm di diametro (l’escursione delle sospensioni è rispettivamente di 88 e 110 mm).

L’assetto standard prevede un maggiore precarico per la Continental rispetto alla Interceptor, mentre la condivisione riguarda anche ruote e freni. Cerchi da 18 pollici gommati Pirelli Phantom Sportcomp 130/70 e 100/90, e impianto frenante ByBre (By Brembo), pinza a due pistoncini che agisce su un disco da 320 mm anteriore, mentre dietro è montato un disco da 240 mm, ABS Bosch a due canali. Il peso dichiarato della Interceptor è di 202 kg, con il serbatoio da 13, 7 litri “secco”, mentre la Continental GT non avendo il cavalletto centrale è più leggera di un paio di chilogrammi.

Ampia e decisamente ricca la lista di accessori dedicati a queste due moto, con borse laterali, cupolini e accessori in ergal che ne permettono una personalizzazione estetica, mentre i terminali di scarico optional rendono il suono di scarico decisamente più appagante.

I prezzi di partenza sono rispettivamente di 6200 euro per la Interceptor e 6400 per la Continental, entrambe in versione standard, per arrivare ai 6700 e 6900 per le versioni Chrome (con i serbatoi cromati).

Come vanno

Le due “Royal” dal punto di vista dinamico differiscono abbastanza, più di quanto la base comune faccia supporre. La caratterizzazione cafe racer della Continental GT fa valere la maggior sportività che grazie ad un assetto di guida più caricato sull’avantreno, che senza renderla scomoda, ne migliora le sensazioni di guida  quando la si conduce in maniera “brillante”. Con la Interceptor tutto è più easy, e la posizione di guida più comoda e naturale, anche se il busto prende più aria rispetto a rispetto a quanto avviene in sella alla sorellina. Quello che invece non cambia è la piacevolezza del bicilindrico, davvero a punto nell’erogazione della potenza, lineare e priva di incertezze, mentre la nuova trasmissione a sei marce è davvero una sorpresa, precisa e dagli innesti incredibilmente morbidi, quasi “burrosi”, che assecondano uno stile di guida rilassato e piacevole.

La coppia è perfettamente spalmata lungo tutto l’arco di erogazione, ma le maggiori soddisfazioni si ottengono tra i 3.500 e i 6.000 giri, range di utilizzo che rende le due Royal Enfield piacevoli e brillanti quanto basta, non solo per chi si sta affacciando al mondo delle due ruote, ma anche per chi ha alle spalle parecchi anni di esperienza.

Stabili e precise sul dritto, con un leggero vantaggio per la Continental GT che offre meno resistenza all’aria grazie alla posizione di guida più raccolta, almeno quando si inizia a viaggiare sul filo dei 130 km/h (e anche qualcosina in più …), entrambe mettono in evidenza una maggiore propensione alla stabilità rispetto all’agilità. Non sono assolutamente pesanti e lente nel misto, ma viste le caratteristiche e il profilo dei pneumatici, ci saremmo aspettati una maggiore rapidità nei cambi di direzione, in compenso offrono sempre una piacevole sensazione di solidità in appoggio e inserimento, riuscendo a sfruttare le ottime doti di aderenza delle Pirelli di serie (di classico hanno solo il look), anche quando si esce dal seminato e le si inizia ad usare in maniera poco consona.

I freni sono all’altezza della situazione, magari avremmo gradito un maggior mordente sull’anteriore, mentre il posteriore ci ha soddisfatto pienamente, in compenso non mostrano segni di affaticamento anche se torturati a dovere, mentre l’ABS è ben tarato e poco invasivo.

Anche dopo parecchi chilometri in sella non ci possiamo lamentare del confort generale, le sospensioni incassano degnamente pur mantenendo l’assetto sempre controllato, mentre entrambe le selle si dimostrano ben conformate e con un supporto adeguato (un voto in più per quella della Interceptor).

A bocce ferme non possiamo che apprezzare le due nuove proposte Royal Enfield, Interceptor e Continental si fanno ben volere e si distinguono per la piacevolezza di guida e la personalità, moto adatte al motociclista in fase di crescita, e al tempo stesso a chi di esperienza ne ha da vendere ma vuole tornare a guidare in modo spensierato. Il tutto ad un prezzo davvero invitante.

Pregi e difetti

Pro

  • Rapporto qualità/prezzo | Guida piacevole | Manovrabilità cambio

Contro

  • Strumentazione poco completa | Freno anteriore migliorabile

Maggiori informazioni

Luogo: Santa Cruz (California- USA)

Meteo: Sole-Coperto 15-25°

Foto: Royal Enfield

Abbigliamento

Giacca - Tucano Urbano Bred

Casco - Tucano Urbano El’Jet

Guanti - Tucano Urbano Gig

Pantaloni - Dainese Bonneville Slim

Stivali - Rev’it Regent H2O

Cambia moto
Royal Enfield Continental GT 650 (2019 - 20)
Royal Enfield

Royal Enfield
Via Vito Romano S.C.
81055 Santa Maria Capua Vetere (CE) - Italia
0823 312181
[email protected]
https://www.royalenfield.com/it/it/home/

  • Prezzo 6.500 €
  • Cilindrata 646 cc
  • Potenza 47 cv
  • Peso 198 kg
  • Sella 793 mm
  • Serbatoio 13 lt
Royal Enfield

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Via Vito Romano S.C.
81055 Santa Maria Capua Vetere (CE) - Italia
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Scheda tecnica Royal Enfield Continental GT 650 (2019 - 20)

Cilindrata
646 cc
Cilindri
2 in linea
Categoria
Naked
Potenza
47 cv 35 kw 7.250 rpm
Peso
198 kg
Sella
793 mm
Pneumatico anteriore
100/90-18"
Pneumatico posteriore
130/70-18"
Inizio Fine produzione
2018 2020
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