Scott, azienda impegnata nel mondo del ciclismo, motorsport, sci, running e outdoor, ha da qualche tempo a listino una serie completa di bici a pedalata assistita. Dopo aver provato scooter e auto elettrici abbiamo voluto testare anche “lo stato dell’arte” del segmento bici per capire se e come questi mezzi si possano “sostituire” ai mezzi a motore in città o nei boschi.
Pedalata assistita
Cominciamo col comprendere cos’è la pedalata assistita per Scott. Intanto, come dice il nome, non è un sistema che sostituisce sempre e comunque la spinta delle vostre gambe. Si tratta invece di un insieme di componenti molto sofisticato, messo a punto da Bosch, capace di offrire al ciclista una totale personalizzazione dell’aiuto offerto dal motore elettrico. Si può quindi passare, anche in movimento e con pochi e semplici click, da un aiuto pari a zero, a un efficace supporto che entra sempre in funzione al momento giusto, non per sostituire ma per affiancare la vostra pedalata.
La tecnologia Bosch, potenza, durata e ricarica
Tutto ciò è reso possibile da Bosch grazie al nuovo compattissimo motore, posto a fianco del deragliatore e capace di sprigionare una potenza di 250 W, al computer posto sul manubrio, alla batteria al litio e ai sensori di coppia, cadenza e velocità. Il motore, posizionato centralmente e molto in basso per agevolare la distribuzione dei pesi, include anche il sistema di trasmissione primario ed è capace di assicurare picchi di 250 W di potenza con una coppia massima di 50 Nm, il tutto in meno di 4 Kg di peso. La durata della batteria (reale) va dagli 80-100 Km di un uso normale cittadino, ai 40 Km di un uso molto stressante del motore in off road. Molto veloci i tempi di ricarica che passano dalle 2h e 30 per avere il 100% ai 60 minuti per il 50% di batteria carica. Comoda la possibilità di staccare facilmente la batteria dal telaio (con una chiave di sicurezza dedicata) e poterla trasportare tramite apposita maniglia per ricaricarla a casa o in ufficio da una normale presa di corrente.
Come funziona il sistema
Grazie al computer posto sul manubrio si ha la possibilità di configurare una grande quantità di opzioni di assistenza alla pedalata. Possiamo infatti scegliere 5 modalità di funzionamento e all’interno di
ciascuna selezionare la forza di intervento del motore in una scala da 1 a 3. Le modalità sono: Speed, Sport, Tour, Eco e Off. Oltre naturalmente a variare la prontezza con cui il motore interviene, queste opzioni incidono anche sulla durata della batteria. Chi pedala sceglie il tipo di programma e varia la velocità e la forza con la quale far intervenire il motore. In un giorno di utilizzo ci si impratichisce e si impara facilmente, anche in corsa, a cambiare l’aiuto in base alle proprie necessità e alla carica rimanente della batteria o…delle gambe. Bosch è riuscita a costruire un sistema che grazie ai sensori di velocità, cadenza e soprattutto coppia, capisce quando intervenire fornendo alle vostre gambe un aiuto proporzionale alla forza con la quale state spingendo variabile tra il 30 e il 200% della coppia rilevata.
La prova dinamica
Per poter effettuare la nostra prova, Scott ci ha fornito una City Urban E-Venture 20 e una mountain bike E-Aspect 29, entrambe disponibili a listino a 2.699 Euro. Con le due bici abbiamo passato parecchi giorni pedalando per le strade di Milano e correndo su e giù per i sentieri bresciani.
E-Venture 20, come lo scooter?
La City bike della Scott sarebbe già senza motore un’ottima bici da 26 pollici. Dotata di telaio in alluminio e di una buona componentistica con cambio Shimano XT a 9 velocità, freni a disco Avid Elixir 3, forcella (bloccabile) Suntour con corsa da 63 mm, luci e portapacchi (vedi scheda completa). Compresi motore, sensori e batteria il peso complessivo della E-Venture si attesta sui 21,80 Kg. La sensazione che si ha, utilizzandola normalmente per alcuni giorni, è che effettivamente questa tipologia di bici possa in alcuni casi sostituire uno scooter da 50 cc. I pregi sono tanti, a cominciare dai costi di esercizio e dall’autonomia, o che in sella alla Scott si possa passare per alcune zone pedonali o giardini senza problemi. Restano però alcuni aspetti da considerare. Primo fra tutti la velocità massima di intervento del motore elettrico limitata a
25 km/h. Vi ritroverete spesso a superare il limite e se sulle brevi distanze questo non sarebbe un problema, su quelle lunghe invece i quasi 22 Kg si fanno sentire sulle gambe. L’altro aspetto delicato è il rischio furto di un mezzo del genere che per essere scongiurato obbliga all’acquisto di un ottimo “catenone” e all’asporto precauzionale della batteria se si lascia la bici in strada. Possiamo consigliare caldamente l’acquisto della E-Venture 20 a tutte le mamme che trasportano 1 o anche 2 bambini sulla bici tutti i giorni, alle persone che a una certa età non vogliono rinunciare alla bicicletta o a chi deve raggiungere l’ufficio, magari in strade chiuse al traffico, senza arrivare fradicio di sudore anche d’estate. La sensazione che si ha in sella è eccezionale, potendo scegliere facilmente di passare da un aiuto praticamente inesistente a uno sprint che vi spingerà da 0 a 25 km/h in pochi istanti, piano o salita che sia, facendo sbiancare i vostri “vicini di bici”!
E-Aspect 29, in fuoristrada con le gambe di Schurter
Scott allestisce l’E-Aspect con telaio da 29 pollici in alluminio, cambio Shimano XT a 9 rapporti, freni a disco Shimano Deore, forcella Suntour da 100 mm (bloccabile) e un peso complessivo con motore e batteria di meno di 21 Kg. Noi l’abbiamo testata su vari percorsi di mountain bike bresciani, affrontando e filmando anche la salita della mitica “Madonna del Corno”, la cronoscalata più dura della Gimondibike, una delle corse più conosciute della zona.
Il video della Scott E-Aspect 29 sulla cronoscalata Madonna del Corno
Bene, in questo caso le differenze con l’enduro “a benzina” sono effettivamente troppe per poter considerare questa Scott una vera alternativa alla moto, vero è però che alcune emozioni che può regalare questo mezzo sono insostituibili. La cosa che salta subito all’occhio (e lo vedrete bene anche nel filmato) è che in nessun modo viene tolta la “sensazione” di fare fatica o di “andare” in mountain bike. Semplicemente potrete scegliere di spingere con lo stesso sforzo di sempre facendo però le cose molto più velocemente di prima, oppure fare molto meno fatica ma coprire distanze decisamente più lunghe. Intervenendo sui programmi del motore potrete togliervi grandi soddisfazioni. Abbiamo voluto inserire il video della cronoscalata proprio per descrivere meglio la sensazione che abbiamo provato, di avere la gamba e il fiato del campione del mondo Nino Schurter (250 W in più su cui contare non sono pochi…). Siamo passati dai c.ca 18-25 minuti che ci mette un escursionista allenato a salire questo tratto, ai circa 7 minuti che solo i più forti campioni riescono a impiegare. E vi possiamo assicurare che la soddisfazione (ma anche lo sforzo) sono
comunque stati importanti! Ma i vantaggi non sono solo in salita. Il peso del motore, posizionato al centro e in basso, aiuta anche a stabilizzare la bici in discesa. Il che unito alle ruote da 29 pollici e a una forcella con 100 mm di escursione, consente di raggiungere ottime velocità anche in questa fase dei percorsi. Nei tipici rilanci del Cross Country, quando si affrontano i saliscendi con la E-Aspect, è una vera goduria. Nessuna preoccupazione per la durata della batteria, a meno che siate soliti percorrere uscite tirate da più di 70 Km in fuoristrada. Consigliata dunque a tutti coloro che non hanno la possibilità di allenarsi con costanza ma che vogliono comunque spingersi su percorsi duri o a chi per mancanza di tempo non può permettersi di stare in giro 3-4 ore in bici e vuole comunque percorrere lunghe escursioni o a chi, raggiunta una certa età vuole godere il piacere di fare uscite nei boschi senza preoccupazioni. Infine possiamo raccomandarla anche a coloro che amano accompagnare i propri fidanzati, mariti o amici nelle loro escursioni in mtb, senza fargli perdere il loro ritmo ma senza nemmeno rischiare l’infarto!
Conclusioni
Due bici estremamente interessanti con due concetti d’uso molto diversi. La prima, la E-venture 20, molto pratica e funzionale, utile anche a sostituire in certi casi un motorino a scoppio in città. La seconda invece dedicata al divertimento, capace di far raggiungere a tutti obiettivi a cui solo chi dispone di molto tempo per costanti e lunghi allenamenti potrebbe ambire. Entrambe consigliate anche a chi vuol fare cicloturismo impegnativo senza potersi allenare con costanza. Molto buoni, come da tradizione Scott gli allestimenti, ottimo il sistema E-bike di Bosch che ha raggiunto un livello eccellente di prestazioni, personalizzazione, autonomia e godibilità. Ancora un po’ impegnativi (soprattutto in relazione all’offerta della concorrenza) i costi di acquisto, anche se la tecnologica è al top e la dotazione offerta è indubbiamente molto buona.
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