Shot Air Guard: il primo airbag per il motocross! Il nostro TEST in pista [VIDEO]

L'airbag arriva nel motocross! Una protezione rivoluzionaria, più che mai necessaria in una specialità fatta oggi di alte velocità e grandi salti. Lo abbiamo testato in anteprima
21 agosto 2024

Nel corso degli ultimi tre decenni il mondo del motocross ha subito una profonda rivoluzione. Le moto sono diventate sempre più performanti, veloci e facili da utilizzare e con loro anche gli impianti sono mutati nel tempo. Basta osservare le foto, spesso appese nei bar dei tracciati, dalle quali a stento si riesce a riconoscere gli stessi luoghi. Piste con salti più grandi, doppi, waves e soprattutto velocità molto più alte. Toccare ora i 90 km/h (e spesso qualcosina di più...) nei rettilinei è diventata la normalità. 

C’è un fattore, però, che non sembra essere rimasto al passo con questa evoluzione, ed è quello della sicurezza. In particolar modo quello delle protezioni per il torace e la schiena, le comuni pettorine. Se per quanto riguarda caschi, vedi sistema MIPS, tutori per le ginocchia, sempre più sofisticati, e stivali, sempre più protettivi, qualcosa negli ultimi anni si è fatto, per quanto riguarda la pettorina forse un qualcosa in più si poteva e si doveva fare.

Ci ha pensato Shot! La nota azienda di abbigliamento di moto francese ci ha invitato nella spettacolare pista di Arsago Seprio per la presentazione di una protezione che segna un solco indelebile nel mondo della sicurezza: l’SRG, Shot Air Guard, il primo air bag espressamente dedicato al mondo del motocross. Una novità di cui il mondo del tassello aveva davvero bisogno per far fronte ad un numero sempre più elevato di infortuni. 

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SRG: com'è fatto?

A prima vista sembra una classica pettorina “a maglia” con le protezioni in D3O, materiale protettivo morbido, che si modella sul fisico pilota grazie al calore corporeo, ma che diventa duro nel momento dell’impatto col terreno. La differenza la si nota nella parte posteriore dove viene alloggiato il sistema di attivazione dell’air bag quindi computer e bomboletta del gas, il tutto ricavato all’interno della protezione schiena, con gli ingombri che vengono limitati al minimo. Il cuscino vero e proprio è alloggiato tra le protezioni e la maglia, realizzata in mesh traforato per favorire l’areazione durante la guida.

Shot Air Guard
Shot Air Guard

Come funziona?

Durante l’azione in pista il “cervello” dell’airbag colleziona fino a 1000 parametri al secondo, forniti dai 6 sensori presenti al suo interno ed in caso di caduta, in 30 millisecondi decide se azionare o no il cuscino d’aria ed in caso affermativo in altri 30 ms l’airbag è completamente aperto.

Quindi non si apre sempre?

No! A valutarne lo scoppio sono degli algoritmi studiati da in&motion, azienda specializzata nel mondo degli airbag, già presente anche in MotoGP. In&motion, dato che ogni sport è un mondo a sé, ha inoltre sviluppato diversi algoritmi, ognuno ottimizzato per la disciplina che si va a selezionare all’interno dell’applicazione per smartphone dedicata, dal motocross, che ha ben due profili studiati, uno per gli amatori e uno per i professionisti, all’enduro, al rally fino ad arrivare un algoritmo dedicato specificatamente per l’adventuring.

Indossiamo l'airbag per il motocross

Una volta indossato, seppure il peso sia superiore rispetto alle tradizionali protezioni, parliamo di 1.8kg, non si nota più di tanto in quanto è ben bilanciato. Sembra a tutti gli effetti di avere addosso una classica protezione torace, non limita affatto nei movimenti. Noi abbiamo provato la versione pensata per il motocross, senza le protezioni per spalle e gomiti, ma quest’ultimi sono accessori compatibili con SRG che lo trasformano in una protezione perfetta per i rally o l’adventuring.

In questo periodo di prova lo abbiamo utilizzato anche durante i nostri allenamenti e gare, ma - lo diciamo per scaramanzia un po' sottovoce... - non lo abbiamo mai fatto scoppiare. Lo abbiamo però fatto da fermi ed è una sensazione particolare, chiaramente nuova, che lì per lì lascia un po’ stupiti ma che in favore di uno sport più sicuro si può accettare tranquillamente, alla fine è solo un semplice scoppio. Semplice per modo di dire, dato tutto lo studio che c’è alle spalle. Una volta "scoppiato" il cuscino rimane gonfio per alcuni minuti. Per la versione enduro, rally ed adventure è presente uno speciale anello che permette all’airbag di sgonfiarsi da solo e quindi consente al pilota di riprendere l’azione. Basterà poi aprire la zip che si trova nella zona posteriore, svitare la bomboletta di gas e sostituirla per ripristinarne le funzionalità. Tempo dell’operazione? Un minuto scarso.

Manutenzione e costi

Ha bisogno di manutenzione?

Questa è una bella domanda in quanto è un mondo nuovo. In primis bisogna ricordarsi che va caricato, ci vogliono circa due ore per ricaricarlo dallo 0 fino al 100% e una carica completa dura trenta ore. Dopodiché una volta fatto azionare cinque volte, Shot raccomanda di spedire in assistenza la protezione per sostituire il cuscino con uno nuovo. Per questa operazione sono previste circa due settimane lavorative.

Partendo dal presupposto che la sicurezza non ha prezzo, l’SRG Shot Air Guard viene commercializzato ad un prezzo più alto rispetto alle classiche pettorine, come è giusto che sia dato ciò che fornisce, ma ha anche un formula di acquisto particolare. A 399 euro si compra la protezione con airbag annesso, ma a questo si deve aggiungere il dispositivo di azionamento e si hanno due possibilità. La prima è acquistarlo completamente per 400 euro, la seconda è sottoscrivere un abbonamento al prezzo di 120 euro all’anno o 12 euro al mese. Per quanto riguarda gli interventi di manutenzione invece, la sostituzione dell’airbag costa 199 euro mentre una bomboletta di gas 55 euro. SRG Shot Air Guard verrà commercializzato in sei taglie, dalla XS alla XXL.

Noi vi lasciamo all’emozionante giornata che abbiamo vissuto in pista ad Arsago Seprio e siamo curiosi di sapere nei commenti cosa ne pensate di questa protezione.

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