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Spagna, Alicante. Il mondo delle moto si sta evolvendo. Negli ultimi anni l'elettronica ha acquistato un ruolo chiave e, inoltre, il vasto pubblico di motociclisti chiede nuove cilindrate intermedie. Non ci sono più solo i 250, i 600 o i 1000. Sono arrivate le 300, e nuovi motori con cilindrate comprese tra i 700 e i 900 cc. Suzuki crede in questi propulsori da più di 30 anni, puntando sulla formula “4 cilindri in linea da 750 cc”. Schiena vigorosa ai bassi regimi e allungo deciso, che però non “spaventa” come le prestazioni di un 1000: è nata secondo questa filosofia la nuova naked Suzuki GSX-S750, che prende il posto della nota GSR750. La famiglia delle nude di Hamamatsu offre dunque un nuovo mezzo per divertirsi in ogni condizione, dall’utilizzo cittadino a quello più turistico, e con un rapporto qualità/prezzo degno di nota.
La GSX-S750 ha un’estetica totalmente aggiornata: i designer della Casa di Hamamatsu si sono infatti ispirati alla sorella maggiore da 1000 cc, puntando quindi su linee più tese e che rendono la moto più compatta. Il blocco faro anteriore, con la luce principale al centro e le due di posizione poste ai lati, è ben proporzionato e ingloba il nuovo cruscotto LCD, ricco di informazioni tutte ben distribuite e ben leggibili. Il manubrio con sezione maggiore, più robusto e corposo, ospita nuovi blocchetti. È cambiato anche il serbatoio, più arrotondato e più un tutt’uno con i fianchetti ridisegnati che si estendono fino a lato del radiatore.
La parte posteriore ha un profilo più pulito: la sella (più alta di 1 cm) cambia stile e il codino tondeggiante ospita un faro posteriore a LED. Per rendere ancor più attuale e aggressiva la nuova Suzuki GSX-S750, i tecnici giapponesi le hanno donato dei nuovi cerchi a 5 razze sdoppiate (al posto dei classici a tre razze) e il puntale sotto al motore.
Inoltre, osservando la moto più da vicino si può apprezzare la mancanza delle viti sulle carene, aspetto che ne migliora l’estetica e dimostra grande attenzione ai dettagli.
Le novità non riguardano soltanto la parte estetica, ma anche quella meccanica, a partire dal motore. Il quattro cilindri in linea da 749 cc raffreddato a liquido deriva da quello della potente e veloce GSX-R750 K5. La GSX-S750 ha più potenza rispetto alla GSR750 spinta dallo stesso propulsore, infatti vanta un picco massimo di circa 114 cv anziche 106, sempre a 10.000 giri. Meno rilevante l’aumento di coppia, 81 Nm (anziché 80) a 9.000 giri. Per raggiungere questo obiettivo, Suzuki ha montato nuovi iniettori a 10 fori e ha modificato il blocco cilindri in modo da ridurre le perdite di pompaggio. È stato modificato anche l’airbox, diverso nella forma e ora con tre fori per l’aspirazione, per far godere il pilota con un miglior sound.
Il nuovo scarico, rivisto anche nel look, adotta il compatto convertitore catalitico della GSX-S1000 e garantisce l’omologazione
Euro-4. Inoltre, l’attuatore e la valvola di scarico sono stati eliminati per ridurre il peso e migliorare l’estetica della moto. I tecnici di Hamamatsu promettono anche consumi contenuti, nell’ordine dei 20 km/litro.
Arriva anche un nuovo impianto frenante anteriore, con pinze radiali a 4 pistoncini marchiate Nissin e con dischi a margherita con un diverso profilo. Le sospensioni, invece, sono regolabili solo nel precarico.
Per completare il pacchetto, Suzuki ha equipaggiato la nuova GSX-S750 con l’ABS di serie e il Traction Control, disattivabile e modificabile su 3 livelli. Ogni 4 millisecondi, i sensori del TC monitorano la velocità delle due ruote, i giri motore, la marcia inserita e la posizione dell’acceleratore, regolando così l’erogazione in caso di slittamento della ruota posteriore. Inoltre, due nuovi sistemi elettronici aumentano il valore della GSX-S750 2017: il primo si chiama Easy Start System, che permette al pilota di avviare il motore premendo il pulsante di accensione solo per un breve istante (non è necessario tenerlo premuto) e senza tirare la frizione quando la moto è in folle. Il Low RPM Assist, invece, aumenta di un paio di centinaia di giri i regimi del motore nella fase di rilascio della frizione, facilitando le partenze e la guida nel traffico con il propulsore al minimo. Cambiano anche le gomme di primo equipaggiamento, in nome della sportività: la naked 750 verrà infatti consegnata con le Bridgestone Hypersport S21, nelle misure 120/70-17 all’anteriore e 180/55-17 al posteriore.
La nuova naked Suzuki sarà in vendita a partire da marzo 2017 presso le concessionarie ufficiali della Casa di Hamamatsu. Tre i colori disponibili: blu/nero, rosso perlato e il classico nero opaco. A differenza delle prime due colorazioni, nella total black ci sono diversi dettagli in nero, come lo scarico e i foderi della forcella. Cambia anche il prezzo: le naked blu/nero e rosse costano 8.890 euro (prezzo Franco Concessionario), mentre per quella in nero opaco si arriva a quota 8.990 euro.
Inoltre, il Marchio giapponese ha dedicato alla nuova arrivata nella famiglia delle GSX-S un ricco catalogo accessori per personalizzarne l’estetica e il comfort. Ecco qualche esempio: un piccolo plexiglas nero, i tamponi paratelaio utili in caso di caduta, le protezioni carter in fibra di carbonio, l’unghia posteriore per la trasformazione in monoposto, la sella sportiva, le leve regolabili, la borsa da serbatoio, e molto altro. Non è previsto l’arrivo di una versione “depotenziata” per l'uso con patente A2.
Cosa ci si può aspettare da una moto come la GSX-S750? Una nuda con un motore più che collaudato (e apprezzato), con un pacchetto elettronico semplice ma completo, con un look da vera jappo e con un prezzo competitivo. La parola che ci viene spontanea è “soddisfazione”. Il Marchio di Hamamatsu non ha voluto strafare, i tecnici hanno lavorato concentrandosi sui dettagli. Spesso ciò che è semplice paga. Ed è questo il caso della nuova quadricilindrica Suzuki .
Lo si nota già dalla posizione in sella. La triangolazione manubrio-pedane-seduta è adatta ad ospitare motociclisti di ogni statura. C’è tanto spazio per le gambe, la schiena non è stressata e i piedi poggiano facilmente a terra. Inoltre, anche dopo diverse ore passate alla guida si può apprezzare il comfort offerto dalla sella, che sostiene il peso senza "appiattire" il sedere. Inoltre, i pulsanti di servizio (come clacson e frecce) sono ben posizionati. Il moderno quadro strumenti totalmente digitale è tutt’uno con il faro e la piastra di sterzo (il blocchetto di accensione si trova in prossimità del serbatoio): tale compattezza è apprezzabile dal punto di vista estetico, ma rende meno agevole in fase di guida la consultazione delle informazioni utili, come il livello del carburante o la marcia inserita, perché bisogna togliere momentaneamente lo sguardo dalla strada.
Ma il punto forte di questa naked è il motore, che regala soddisfazioni in ogni situazione, dalla città alla guida sportiva: la sua erogazione è molto pulita e lineare, l’effetto on-off che spesso caratterizza i quattro cilindri in linea ai bassi regimi è stato quasi del tutto eliminato. Infatti, quando si prende il gas in mano il motore prende giri senza strappare e senza compromettere la stabilità in fase di accelerazione.
Nel corso della prova, purtroppo, il meteo non è stato molto clemente, e abbiamo dovuto affrontare le splendide strade spagnole in condizioni di bagnato. Se da un lato non ci è stato permesso di sfruttare al massimo la ciclistica e le prestazioni della moto, sono però emersi altri aspetti che evidenziano le qualità di questa nuova GSX-S. Il propulsore ha una spinta vigorosa anche nelle marce lunghe, merito dei rapporti più corti (c'è un dente di corona in più rispetto alla GSR750), e ci si può divertire anche rimanendo in un range del numero di giri compreso tra i 2.500 e i 5.000. L’allungo del motore e la coppia fin dai bassi regimi rendono la guida piacevole e gustosa. Il sound che proviene dalla cassa filtro è “pieno” e fa battere il cuore, sia con il gas in mano sia in rilascio. Inoltre il cambio, affiancato da una frizione morbidissima, offre innesti precisi, inducendo il pilota a sfruttare per bene tutte le marce.
Il Traction Control fa da ciliegina sulla torta: ben studiato e tempestivo, permette di guidare in serenità e aumentare il divertimento. In condizioni di bagnato abbiamo utilizzato il livello 3: il sistema entra solo quando necessario, e anticipa lo slittamento senza però tagliare di netto la potenza (e quindi senza destabilizzare la guida). Quando per un breve tratto l’asfalto ha iniziato ad asciugarsi, siamo stati “costretti” a passare al livello 2, in quanto l’intervento era diventato un po’ troppo invasivo. Ma questo non è un difetto, anzi: dimostra che la taratura del sistema anti slittamento è azzeccata. Basta quindi modificare l’impostazione con un semplice movimento del pollice sul blocchetto di sinistra e, anche in movimento, si riesce a cambiare l’intervento del Traction Control.
Parlando di elettronica per la sicurezza, c’è anche l’ABS di serie (questo non disinseribile). Anche in questo caso i tecnici giapponesi hanno fatto un ottimo lavoro: le nuove pinze radiali, insieme al grip offerto dalle Bridgestone Hypersport S21, offrono una frenata potente e precisa. Inoltre, anche in condizioni di scarsa aderenza come quelle che abbiamo affrontato il sistema di frenata assistita è subentrato di rado, mettendo in evidenza anche la ciclistica ben bilanciata della moto. Le sospensioni trasmettono un rassicurante senso di stabilità in fase di curva e assorbono molto bene le asperità dell’asfalto. Soprattutto la forcella ci ha trasmesso un ottimo feeling sul bagnato. La moto è molto maneggevole, si guida quasi come una 300: nei cambi di direzione è rapida e precisa, e non affatica il pilota anche dopo diversi chilometri di curve e controcurve, frenate e accelerazioni. Peccato solo che l’idraulica non sia regolabile, qualora il pilota abbia bisogno di sospensioni più “sostenute” sull’asciutto.
Adatta soprattutto per divertire tra le curve, la Suzuki GSX-S750 si presta tranquillamente anche a macinare chilometri: infatti, come vi abbiamo accennato, la posizione di guida è molto comoda e non affatica braccia e schiena. Il motore trasmette pochissime vibrazioni, quasi impercettibili e, se si considerano anche i consumi ridotti, il risultato è garantito. L’unica nota dolente, si sa, è la protezione aerodinamica praticamente inesistente: come accade quasi su ogni naked, a velocità autostradali arriva un po’ d’aria al pilota. Per fortuna, nella gamma accessori Suzuki è disponibile un utile plexiglas che, oltre a migliorare il look della moto, dovrebbe diminuire il flusso d’aria (purtroppo non era montato sulla moto in prova).
Incline alla guida sportiva, valida anche per lunghe gite nel fine settimana, e pratica anche in città: questa GSX-S è molto compatta, e la larghezza del manubrio è contenuta per dribblare senza difficoltà le macchine nel traffico. E non dimenticatevi del pratico sistema Low RPM Assist, che alza il minimo in fase di partenza. Lo abbiamo messo alla prova ed effettivamente il motore rimane “più in tiro”, facilitando le manovre a bassa velocità.
Abbiamo molto apprezzato questa moto, perché nella sua semplicità, non le manca niente e anche in condizioni di guida più difficoltose ci ha permesso di guidare in serenità. Con il Traction Control e l’ABS pronti a intervenire, la testa è concentrata sulla strada e sulle emozioni questa Suzuki è in grado di regalare.
La nuova nuda di Hamamatsu è adatta a i giovani motociclisti in cerca di una moto "vera", sicura e che sappia far divertire; ma si presta bene anche all’esperto rider con tanti anni di sella al suo attivo, stufo di impegnative 1000 da domare in strada.
La GSX-S750 promette grandi soddisfazioni, merito di un motore equilibrato e di un’elettronica completa: per 8.890 euro, cosa si può desiderare di più?
Sono stati utilizzati
Casco Caberg Stunt
Giubbotto Rev'it Akira
Pantaloni Icon Strongarm 2
Guanti Dainese Carbon D1 Long
Stivaletti TCX
Maggior informazioni
Moto: Suzuki GSX-S750 ABS 2017
Meteo: Coperto e pioggia, 8°
Luogo: Alicante, Spagna
Terreno: Extraurbano
Foto: press Suzuki
Suzuki
C.so Fratelli Kennedy, 12
10070 Robassomero
(TO) - Italia
011 9213711
https://moto.suzuki.it/
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