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Per provare in modo completo la nuova Suzuki GSX250R, abbiamo affiancato alla redazione un giovane e appassionatissimo youtuber,
Nicolò del canale Passione Motori. La piccola sportiva si rivolge al pubblico più giovane e lo fa con un look deciso, che si ispira alla
MotoGP di Andrea Iannone e alla nuovissima GSX-R1000. La livrea blu (ma c'è anche nera) è del tutto simile ai modelli più sportivi di
Hamamatsu, ma non bisogna fermarsi all'apparenza. Suzuki spinge infatti sul design corsaiolo, ma lo condisce con una serie di ingredienti che rendono estremante funzionale e poliedrica la quarto di litro giapponese. A Bobbio abbiamo incontrato i giovani lettori di Moto.it e di Passione Motori; i ragazzi hanno apprezzato senza riserve la linea sportiva, ma non eccessiva ed estrema, della GSX-R. Ma è proprio a Nicolò che abbiamo riservato l'onore e l'onere di provare con noi questa piccola novità di un segmento che sta tornando a crescere anche in Italia. E' un bel segnale: ai ragazzi le moto piacciono ancora!
Prima di ogni cosa colpisce - positivamente - la posizione di guida, per nulla sacrificata e ospitale con piloti di ogni taglia (e lo dimostriamo Nicolò e io, ci separano 35 kg e 20 cm di altezza!).
E poi c'è il motore bicilindrico parallelo di 248 cc, che rinuncia a potenze elevate e coppie appuntite, per privilegiare un'erogazione lineare e corposa. La Suzuki GSX250R costa 5.450 euro, vediamo com'è fatta.
La Gixxerina ha un solido telaio bitrave in acciaio e sospensioni Kayaba (quella posteriore è regolabile nel precarico). Il motore è un
bicilindrico parallelo a corsa lunga, con distribuzione monoalbero e 4 valvole per cilindro, forte di 18,4 kW (25 cavalli) a 8.000 giri e
23,4 Nm a 6.500. Il cambio è a 6 marce e l'impianto frenante impiega due dischi a margherita (con ABS ovviamente di serie). I cerchi in lega da 17 pollici ospitano gomme 110/80 e 140/70 rispettivamente davanti e dietro.Il peso in ordine di marcia è pari a 181 kg e il
serbatoio ospita 15 litri di verde, che danno un'autonomia dichiarata di ben 480 km. La Suzuki GSX250R vanta infatti consumi irrisori, con un litro percorre quasi 33 km. Un dato spettacolare, che farà la felicità dei giovani motociclisti in cerca di avventura e di viaggi.
Per conoscere a fondo il comportamento della GSX250R, l'abbiamo guidata con Nicolò a lungo in città e poi sul Passo del Penice, il percorso preferito dalla redazione per i test stradali. E ne sono venute fuori delle belle. Iniziamo dalla città. Qui la quarto di litro nipponica sfodera un'ottima abitabilità e una posizione che non affatica i polsi. Le pedane sono basse e non si avverte mai calore dal motore. Il passeggero deve salire al secondo piano, ma in compenso ha pedane basse che non stancano le ginocchia. La strumentazione è chiara e molto bella. Ci sono inoltre molte informazioni, compreso il contamarce. Il motore vanta un'ottima erogazione. Non strappa in basso e riprende con un bel vigore già a 5.000 giri. Si procede spediti - a dispetto della potenza ridotta - grazie alla coppia e ai rapporti corti, che danno un carattere alla Gixxerina. In zona rossa emergono un po' di vibrazioni e la progressione perde brio, invitando a cambiare intorno ai 9.000 giri. La moto ci ha stupito con un'agilità da leprotto e un raggio di sterzo che la fa passare praticamente dappertutto. Farà sicuramente la felicità dei giovani motociclisti che la useranno per gli spostamenti quotidiani. Le sospensioni lavorano infatti alla perfezione anche sul pavè e la frenata è ben modulabile. Nella metropoli stupiscono anche i consumi, vicini ai 30 km/l reali.
Nella seconda parte del test abbiamo portato il nostro Nicolò tra le curve del Penice. D'altra parte una Suzuki con cotanta sigla non può certo ridurre il suo campo d'azione ai palazzi milanesi. Meglio un bello sfondo collinare! E tra le curve la Suzuki GSX250R ci ha fatto divertire con un impegno ridotto a zero. Certo le prestazioni sono limitate dai 25 cavalli del motore, ma la ciclistica è bilanciatissima e le gomme hanno un ottimo grip. Risultato? Con lei si impara a guidare - e piegare - in piena sicurezza, senza mai essere presi in contropiede dalle potenza. La ciclistica è solida e potrebbe supportare ben altre potenze. La Suzuki GSX250R ha un carattere nettamente diverso dalle rivali di cilindrata simile (come Yamaha, Honda e KTM, che però ha molti cc in più). Rispetto a queste ha prestazioni inferiori, giustificate però da una filosofia progettuale molto diversa: la GSX250R è sì sportiva, ma anche comoda per viaggiare e attenta ai consumi (reali superiori ai 30 km/l fuori città).
Foto di Thomas Maccabelli
Riprese di Fabrizio Partel
Suzuki
C.so Fratelli Kennedy, 12
10070 Robassomero
(TO) - Italia
011 9213711
https://moto.suzuki.it/
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