TEST Ducati Streetfighter V4S: tante NOVITÀ, sempre il solito MOSTRO [VIDEO e GALLERY]

  • Voto di Moto.it 8.5 / 10
Ducati ci ha fatto provare la nuova Streetfighter V4S sul Circuito de Andalucia. La Hypernaked di Borgo Panigale si aggiorna nel design, nell’ergonomia di guida e nel pacchetto tecnico. Un missile senza senso? Assolutamente no. Il prezzo? 27.990 euro
31 marzo 2025

Con la nuova Streetfighter V4S Ducati ha spinto ancora più avanti i concetti della propria concezione di Hypernaked. Gli elementi-chiave rimangono gli stessi della nuova Panigale V4, applicati però in variante "nuda".

Il modello 2025 si può considerare la Streetfighter V4 più vicina alla Panigale V4, e allo stesso tempo il più sfruttabile nella guida stradale e nell’uso quotidiano, superando così il compromesso fra sportività e comfort.

Il design della Streetfighter V4 mantiene l’inconfondibile DNA Streetfighter, con legami forti alla sorella Panigale nella zona posteriore, con un portatarga più corto e la sella passeggero più bassa che la differenziano dal modello precedente. Cambia lo sguardo, grazie al nuovo gruppo ottico full Led, cambiano le ali.

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L'ergonomia

Modificata anche l'ergonomia: la posizione di guida è stata sviluppata in analogia con quella della Panigale V4, con l’obiettivo di migliorare il controllo del mezzo nelle fasi più importanti della guida, e di aumentare il comfort per i piloti più alti.

Il gruppo sella-serbatoio, è ora più abitabile, garantendo una più ampia libertà di movimento longitudinale, un profondo incavo nella parte superiore del serbatoio, evita interferenze con la mentoniera del casco quando si cerca la massima penetrazione aerodinamica.

La zona posteriore del serbatoio, unita alle cover laterali e alla conformazione della sella, sono disegnate per supportare al meglio il pilota nelle fasi di frenata, inserimento e percorrenza di curva senza limitare i movimenti del corpo nelle altre fasi.

Il manubrio è stato arretrato nella piega, avvicinandosi al pilota di 10 mm, mentre le pedane sono più basse e avanzate, e posizionate più all’interno di 10 mm rispetto allo Streetfighter V4 precedente. 

I due convogliatori posti all’interno dei fianchetti, dovrebbero deviare l’aria calda che investe le gambe del pilota, migliorando il comfort termico.

Il motore

Il motore dello Streetfighter V4 è strettamente derivato da quello della Panigale V4, il V4 di 90° con distribuzione desmodromica, albero controrotante e fasatura Twin Pulse è stato rivisto nel diagramma della distribuzione rispetto alla versione del modello precedente, con camme dal diverso profilo e un valore di alzata più elevato.

Per la prima volta, anche sullo Streetfighter V4 sono presenti i cornetti di aspirazione a lunghezza variabile, con un valore di 25 mm nella configurazione corta e di 80 mm in quella lunga.

L’alternatore e la pompa dell’olio sono gli stessi montati sulla Panigale V4R, mentre il tamburo del cambio è quello utilizzato sulla Superleggera V4. 

Il motore Desmosedici Stradale, omologato Euro5+, eroga 214 CV a 13.500 giri e una coppia massima di 12,2 Kgm a 11.250 giri. Valori che crescono in configurazione pista: adottando lo scarico racing Ducati Performance by Akrapovič la potenza massima sale fino a 226 CV e il peso cala di 6 kg.

La ciclistica

Dal punto di vista della ciclistica la Streetfighter V4S recepisce tutte le evoluzioni introdotte con la Panigale di settima generazione.
Il telaio Front Frame è stato alleggerito (3,47 Kg di peso contro i precedenti 4,2) e rivisto nelle rigidezze rispetto al modello precedente (-40% in laterale) per offrire una maggior confidenza in piega, inoltre, il forcellone bibraccio Ducati Hollow Symmetrical Swingarm  con una riduzione della rigidezza laterale (-43% rispetto al monobraccio del modello precedente), caratteristica che ne migliora la trazione in uscita di curva e il feeling del pilota in accelerazione.
 Il gruppo forcellone-cerchio posteriore forgiato ha visto diminuire il peso generale di 2,9 Kg.

Da notare che i i cerchi forgiati in lega di alluminio a cinque razze tangenziali, ispirati a quelli della DesmosediciGP, pesano solo 2,95 e 4,15 Kg.

Le sospensioni Öhlins NIX/TTX a controllo elettronico di terza generazione dello Streetfighter V4S ampliano il loro spettro di regolazioni, 
offrendo tarature più confortevoli nell’uso stradale inoltre, il link della sospensione posteriore è stato rivisto nella progressività rispetto a Panigale V4, per offrire un maggior comfort su strada.

Come la nuova Ducati Panigale V4, anche la Streetfighter V4 monta le pinze freno anteriori Brembo Hypure. Più leggere (-60 grammi la coppia) e performanti, le pinze Brembo HypureTM disperdono con maggior efficacia il calore generato dalla frenata.

L'elettronica

La Streetfighter V4 2025 è dotata di un pacchetto completo di controlli elettronici: Ducati Traction Control DVO, Ducati Slide Control, Ducati Wheelie Control DVO, Ducati Power Launch DVO, Engine Brake Control e Ducati Quick Shift 2.0.

Il sistema DQS 2.0 sfrutta una strategia basata unicamente sul sensore di posizione angolare del tamburo cambio, potendo così utilizzare un’asta di rinvio cambio priva di microswitch e offrendo quindi al pilota un feeling più diretto e con corsa ridotta.

Il nuovo cruscotto da 6,9” ha il vetro di protezione che sfrutta la tecnologia Optical Bonding, per garantire la leggibilità ottimale su sfondo nero anche di giorno. L’interfaccia propone visualizzazioni (Infomode) differenziate per l’uso su strada oppure in pista.

Il cruscotto cambia la ripartizione degli spazi, spostando le colonne e ridistribuendo gli spazi, per offrire la massima visibilità alle funzioni che si stanno utilizzando al momento, come ad esempio il navigatore.

Allo stesso modo, selezionando la modalità Viste, la colonna sinistra guadagna spazio attraverso lo spostamento del contagiri sulla destra e la compressione della colonna destra, per visualizzare le diverse funzioni disponibili, fra cui il TPMS, la coppia e potenza erogate istantaneamente, i valori di accelerazione laterale e longitudinale, gli angoli di piega istantanei e l’azione su acceleratore e freno.

Sulla parte di destra si trovano le indicazioni di velocità, orario, temperatura dell’acqua e cruise control, se abilitato.
La modalità Track, abbinata di default al Riding Mode Race, è pensata per dare massimo risalto alle informazioni più rilevanti nella guida in circuito. Il contagiri è posizionato nella parte alta dello schermo, con scala compressa fino ai 9.000 giri, mentre al centro il pilota trova l’indicazione della marcia inserita, e a destra i livelli impostati per i controlli elettronici (modificabili attraverso il bilanciere di destra) e la loro entrata in funzione.

Sulla sinistra, oltre all’accesso ai menu e al cronometro, che montando l’accessorio DDL oppure attraverso il modulo GPS è in grado di mostrare tempo sul giro con i diversi intertempi, numero del giro e la segnalazione del miglioramento in assoluto o in riferimento alla sessione usando gli stessi codici-colore – bianco, grigio, arancione, rosso – utilizzati in MotoGP.

Come va

Ci eravamo lasciati giusto due anni fa, stesso tracciato, l'Andalucia Circuit, stessa moto, la Ducati Streetfighter V4S, ma i tempi cambiano e la tecnologia evolve, e e la nuova SF V4S dovrebbe confermare tali tesi.

Con il modello precedente i tecnici erano riusciti a rendere meno "fisica" e arrogante la Streetfighter più potente della gamma. 208 cv gestibili e a portata di molti, a patto di ruotare consapevolmente la manopola del gas. Con questa versione 2025 si è fatto un ulteriore passo avanti, l'ergonomia è migliorata, si ha più spazio in sella e le forme della moto supportano meglio la guida, in particolare in pista. 

 

Tra i tester presenti si va dal metro e settanta al metro e vovanta, e tutti sono concordi nel dire la posizione di guida è ottimale.
I cavalli cresciuti fino a 214 pretendono rispetto, e se la SF V4S 2025 va a spasso con un filo di gas, mansueta come un gattino, è sempre pronta a farti capire chi comanda, o di cosa è capace, semplicemente ruotando il comando dell'acceleratore.

Le sensazioni provate in sella all'ultima Panigale V4S tornano alla mente una volta che si guida la Stretfighter, tutto sembra più armonizzato per quanto riguarda i comandi, e la posizione in sella più accogliente. 

Il Riding Mode Sport, con il power mode Medium (potenza massima di 214 CV e risposta più progressiva del Ride By Wire) prevede un assetto delle sospensioni (Active Dynamic) di tipo sportivo / stradale, è quello consigliato per prendere le misure, alla moto, ma soprattutto alla pista.
L'Andalucia Circuit è difficile da memorizzare e quest'anno offre anche una serie di sconnessioni che lo rendono ancora più adrenalinico (come se la naked Ducati non bastasse a renderci nervosi!).

Tutto fila liscio, più del previsto! La "SF" è disarmante per certi versi, l'erogazione del motore è incredibile e per quanto possa essere difficile crederlo, riesce a mettere a terra badilate di coppia e mandrie di cavalli, con una progressione che stupisce, non un gioco, non un ritardo o dell'on/off!

Ci pensa l'aria a prenderti a schiaffi, e a farti stringere i denti ad ogni allungo in rettilineo, ma poi arriva la frenata, e qui non si può che elogiare l'impianto frenante e la rapidità di scalata (occhio a tenere ben distanziato il piedino dalla leva del cambio che è fin troppo sensibile), con la conformazione del serbatoio che permette di ancorarsi al meglio con le gambe e alleggerire il superlavoro richiesto a spalle e avanbracci in questi frangenti.

Gommata Pirelli Diablo SBK SC1, la "SF" è molto agile e reattiva, senza per questo perdere in stabilità sia sul dritto sia in percorrenza, con un assetto che copia molto bene le imperfezioni dell'asfalto.
 

Prendiamo confidenza e facciamo uno step con l'elettronica: Riding Mode “Race” quindi potenza piena del motore, con risposta più diretta del Ride by Wire all’apertura del gas (Power mode: High) e assetto delle sospensioni molto sostenuto (Active Track), con il Race eCBS al livello 1.

Ecco un altro aspetto che ci piace della "SF", è sensibile ad ogni singola modifica, che sia dell'assetto o della risposta del motore.

In questa configurazione ci troviamo meglio per la risposta del motore, più adatta all'uso in pista, mentre l'assetto molto più rigido ci mette in crisi in alcuni punti della pista, con delle reazioni sullo sterzo nelle compressioni oltre gli scollini e nel passaggio sulle sconnessioni in piega. 

La moto diventa troppo nervosa per i nostri gusti e per le nostre capacità.

Quindi un semplice passo indietro con un assetto leggermente meno sostenuto e più propenso a copiare l'asfalto, mentre non tocchiamo le regolazioni del V4.
 

Bene, così ritroviamo fiducia in noi stessi e percepiamo meno la nostra inadeguatezza alle prestazioni mostruose di questa moto.
Prestazioni pazzesche, ma che alla prova dei fatti sono meno fisiche per il pilota e meno stressanti per le gomme. 

Il ricordo del test precedente mi riporta alla mente un aspetto della Streetfighter 2023 che necessitava di pneumatici "freschi" per garantire le prestazioni migliori e che aveva una tendenza a stressarli notevolmente. 

Le condizioni odierne sono simili a quelle del test di due anni fa, ma anche se un paragone diretto è difficile da fare, abbiamo notato una minore propensione a strappare il "posteriore", e soprattutto a "strapazzare" il pilota. Può sembrare assurdo ma abbiamo percepito un minore impegno fisico durante la guida. La stanchezza dopo sei turni c'è ed è inutile nasconderla, ma se ripenso a due anni fa ...!

Le prestazioni si raggiungono con la potenza, ma questa deve essere sfruttabile, così come la guidabilità che deve permettere il massimo risultato con il minimo sforzo. In questa direzione ha lavorato Ducati negli ultimi anni, meno impegno e rendimento costante per il pilota, potenza sì, ma soprattutto possibilità di sfruttarla. 

Questa Streetfighter V4S rimane una moto illogica, assurda e tremendamente esigente se la si vuole sfruttare, ma il suo fascino è racchiuso proprio in queste sue caratteristiche. Tecnologica e tremendamente affascinante, ti mette alla prova mettendoti a disposizione tutta una serie di strumenti per ottenere il massimo dalle tue capacità di guida, e sarà per questo motivo che ci sentiamo alquanto inadeguati!

Pregi e difetti

Pro

  • Prestazioni | Dotazione tecnica | Guida

Contro

  • Non saprei che dire, quindi: protezione aerodinamica!

Maggiori info

Moto: Ducati Streetfighter V4S 2025

Meteo: sole 20°

Luogo: Andalucia Circuit

Terreno:Pista

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Ducati Streetfighter V4 (2025)
Ducati

Ducati
Via C. Ducati, 3
40132 Bologna (BO) - Italia
051 6413111
https://www.ducati.com/it/it/home

  • Prezzo 24.790 €
  • Cilindrata 1.103 cc
  • Potenza 214 cv
  • Peso 191 kg
  • Sella 845 mm
  • Serbatoio 16 lt
Ducati

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Scheda tecnica Ducati Streetfighter V4 (2025)

Cilindrata
1.103 cc
Cilindri
4 a V
Categoria
Naked
Potenza
214 cv 157 kw 13.500 rpm
Peso
191 kg
Sella
845 mm
Pneumatico anteriore
Pirelli Diablo Rosso IV Corsa 120/70 ZR17
Pneumatico posteriore
Pirelli Diablo Rosso IV Corsa 200/60 ZR17
Inizio produzione
2024
tutti i dati

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