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Della BMW M 1000 XR ne abbiamo parlato tanto, sia durante la prova su strada del nostro Pietro Vizzini, sia nell'analisi tecnica di Nicola Andreetto, quello che ancora ci mancava era di poterla guidare in pista, un contesto obbligato visto i numeri della Crossover-SBK tedesca!
Il concetto di Pietro, che la descriveva come una "superbike travestita da crossover" calza a pennello, 201 cv per 220 kg d'altronde ci dicono di un rapporto peso potenza degno di una supersportiva, da guidare "a busto eretto".
Una moto assurda e senza senso, ed è per questo che ringraziamo BMW di averla fatta.
Giusto per rinfrescare la memoria il motore 4 cilindri in linea è derivato dalla S 1000 RR, fasatura variabile, ma con rapporti della trasmissione più corti (quarta, quinta e sesta marcia). La potenza massima (ben 31 cavalli in più rispetto alla S 1000 XR), viene erogata a 12.750 giri/min, mentre la coppia massima di 113 Nm è raggiunta a 11.000 giri/min mentre il regime di rotazione massimo del motore è di 14.600 giri/min.
Le modalità di guida sarebbero, "Rain", "Road", "Dynamic", "Race" e "Race Pro1-3", ma per oggi ci dedicheremo solo alla Race Pro!
Il cervello va resettato per benino prima di dare confidenza alla"M", la posizione di guida, il baricentro alto e i trasferimenti di carico, ci dicono che siamo in sella a una crossover, il comando del gas e i freni ci fanno credere di essere a cavallo di una SBK!
Tutto è più semplice di quanto ci aspettassimo, almeno finchè si va forte, ma non si cerca il limite.
La "M" è bilanciata e la ciclistica risponde in maniera sorprendente. Guida pulita e aperture del gas dosate, sono consigliabili, il problema semmai è quando ci si prende qualche confidenza.
Aprire il gas, con questo 4 cilindri, significa essere fiondati nell'iperspazio, così come strizzare la leva del freno significa sentirsi scappare la moto da sotto le chiappe!
La posizione del busto eretta, e le pedane poco arretrate, obbligano a un discreto sforzo in uscita di curva, mentre in staccata ci si trova a dover lavorare di braccia per evitare di vedersi passare la moto tra le gambe, anche perchè la forma del serbatoio non permette di stringere le ginocchia quanto si vorrebbe. Appagante ma decisamente faticoso.
Il tracciato di Varano de' Melegari non aiuta con le sue curve e controcurve in sequenza, si è sempre con il gas e la leva del freno in mano, e quando le accelerazioni e le frenate sono quelle offerte dalla M 1000 XR, il gioco è davvero impegnativo.
Di certo si percepisce che la moto va alla grande, ok non ci sono la rapidità e la leggerezza di una S 1000, ma neanche ce le aspettavamo, in compenso ci si diverte tanto, e con una moto che offre un'ergonomia decisamente meno spinta e una comodità generale sconosciuta alla "RR".
Andando forte ci si accorge della scarsa protezione aerodinamica del piccolo cupolino, mentre il manubrio fatica a smorzare le vibrazioni del motore, ma il gusto che riesce a dare... è di quelli dolcissimi.
La "M" non sfigurerebbe su un tracciato più veloce, anche perchè questo giocattolone può volare fino a 275 km/h, e sicuramente sarebbe in grado di togliere il sorriso a più di un pistaiolo in sella alla sua SBK (se ben guidata naturalmente ...).
Eccessiva, assurda e tremendamente affascinante, sono le prime cose che ronzano in testa prima di guidarla. Eccessiva, assurda e tremendamente affascinante, sono le prime tre cose che ronzano in testa ... una volta che la si è guidata!
Moto:BMW M1000 XR
Meteo: Sole 19°
Luogo: Varano de' Melegari
Terreno: Pista
Foto - Alex Foto
Casco Suomy SR-GP
Tuta - Alpinestars GP Tech V4
Guanti - Alpinestars Supertech
Stivali - Alpinestars Supertech R
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