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Sono oltre 500.000 le V-Strom vendute nel mondo nei venti anni trascorsi dalla prima apparizione sul mercato.
Seicinquanta e Mille, prima in due sole versioni, poi piano piano sono cresciute di numero e anche di cilindrata.
La nuova versione 2024 della V-Strom 800 è stata presentata in versione "DE", con ruota da 21" e attitudine al fuoristrada, adesso arriva anche la versione "SE", che propende più per l'asfalto.
Questo si realizza con un paio di nuove ruote, da 17 pollici posteriore e da 19 sull'avantreno, gommate Dunlop D614 specifiche per questa moto (110/80 e 150/70).
Le sospensioni sono differenti, diminuisce la corsa, ora pari a 150 mm sia davanti che dietro, non c'è più la regolazione idraulica per la forcella Hitachi Astemo (SHOWA) SFF-BP*, sulla quale si può intervenire solo sul precarico molla, mentre il mono conserva il registro per l'estensione e il precarico.
Le pedane sono più alte e arretrate, rispettivamente di 7 e 14 mm, e il manubrio è in posizione più avanzata oltre ad essere più stretto di 15 mm.
Anche il piano di seduta cambia e si abbassa da 855 a 825 mm.
Nessuno stravolgimento ma tante modifiche più o meno importanti, per rendere ancora più efficace e piacevole da guidare la V-Strom 800.
Il piccolo parabrezza della versione "DE" viene sostituito con uno più ampio e protettivo, regolabile su tre posizioni in altezza, per garantire un confort di marcia superiore.
Il bicilindrico parallelo da 776 cc con manovellismo a 270° non cambia di una virgola.
Distribuzione a quattro valvole per cilindro, sistema di equilibratura Suzuki Cross Balancer che prevede l’impiego di due contralberi posizionati a 90° rispetto all’albero motore per contrastare le vibrazioni, ha una potenza massima di 83,4 cv a 8.500 giri con una coppia massima di 78 Nm a 6.800 giri, per 223 kg di peso in ordine di marcia (con serbatoio da 20 litri pieno).
Il cambio, dotato di quickshift di serie, ha la stessa rapportatura della sorella "DE" e la frizione è di tipo assistito e dotata di sistema antisaltellamento.
Non manca il Low RPM Assist Suzuki, il sistema che evita abbassamento del minimo del motore e conseguente spegnimento in fase di partenza.
La V-Strom 800 SE ha una dotazione completa per quanto riguarda l'assistenza alla guida e la sicurezza, il cosidetto Suzuki Intelligent Ride System (S.I.R.S.).
Si può scegliere fra tre mappature motore che variano l’erogazione della potenza.
La Modalità A (Active) offre una risposta più reattiva ed una coppia vigorosa, la Modalità B (Basic), garantisce una curva di erogazione più lineare con una risposta più dolce ai bassi e ai medi regimi, mentre la Modalità C (Comfort), permettte di contare su una risposta più morbida dell'acceleratore ed un’erogazione della coppia ancora più dolce.
Controllo di trazione e ABS sono entrambi regolabili, su tre livelli il primo, due per il secondo (in caso di necessità il TC è escludibile).
Completa e leggibile la strumentazione TFT da 5 pollici, facile e intuitiva la navigazione (particolarità non del tutto scontata...).
Pochi dubbi sulla validità della V-Strom 800 SE, la versione con il 21 ci era piaciuta molto, e non potevamo credere che le modifiche apportate sulla versione "SE" potessero stravolgere quanto di buono visto e provato sulla sorella.
Stupisce in positivo l'ergonomia, con la seduta più bassa e il manubrio più stretto e avanzato, con le pedane leggermente arretrate: 10 e lode!
La piacevolezza del bicilindrico ci mette del suo a farci entrare in sintonia sin da subito con la "SE". Pronti via, tra le vie di Montpellier, ci porta a spasso sornione, con il quickshift che lavora al meglio anche piano e non solo quando si pretende rapidità e si guida in modo aggressivo.
Vibra e scalda poco, è pronto a riprendere giri, e allunga anche più del necessario, un gran bel motore.
Anche l'assetto ci ha soddisfatto, in quanto dimostra di essere un giusto compromesso tra confort e dinamica di guida, si sposa perfettamente alle caratteristiche dinamiche della V-Strom 800 SE, stabile e discretamente agile a tutte le velocità, con o senza il pieno che essendo di ben 20 litri, potrebbe influire positivamente in certi frangenti.
Invece nulla, la moto non è mai faticosa da guidare e in compenso si può contare su di una autonomia difficilmente inferiore ai 400 km.
Dicevamo delle sospensioni, che garantiscono uno smorzamento eccellente delle asperità, e anche dopo parecchi chilometri in sella non ci si affatica, complice una sella davvero ottima per forma e sostegno.
Un appunto lo si può fare al pneumatico anteriore, ottimo per profilo e grip, ma poco propenso a smorzare le sollecitazioni tipiche di un asfalto rovinato, e anche al nuovo parabrezza, che protegge bene fino a 100/115 km/h, per poi essere fonte di qualche turbolenza sulla parte superiore del casco (almeno per chi si aggira sul metro e ottanta di altezza). Inoltre la sua regolazione affidata a quattro viti a brugola, oltre ad essere poco funzionale non è il massimo dal punto di vista estetico.
Nel complesso ci sembra che la V-Strom 800 SE possa soddisfare le esigenze di chi cerca una moto da usare tutti i giorni e una volta montate borse e bauletto optional, per chi voglia affrontare anche viaggi impegnativi, da soli o in coppia. Le prestazioni del motore ci sono, la ciclistica è capace di scendere a qualsiasi compromesso, e il rapporto qualità prezzo è inattaccabile.
Manca qualcosa? Magari un poco più di slancio nel design, "ma non tutto ciò che semplicemente piace, è per questo definibile come bello".
Moto: Suzuki V-Strom 800 SE
Meteo: Sole 20°
Luogo: Montpellier (Francia)
Terreno: Strada
Giacca Alpinestars Valparaiso
Casco Caberg
Pantaloni Alpinestars Copper
Guanti Alpinestars Valparaiso-Drystar
Stivali Alpinestars RT-8
Suzuki
C.so Fratelli Kennedy, 12
10070 Robassomero
(TO) - Italia
011 9213711
https://moto.suzuki.it/
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