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Cresce, si arricchisce e convince ancor di più, il “più” finale vuole sottolineare un allestimento più ricco e in questo caso anche più evoluto rispetto alla Tracer 9 GT che aveva provato il nostro Maurizio Gissi.
La nuova Yamaha Tracer 9 GT+ alza l'asticella e lo fa con delle novità in gran parte sottopelle.
Un occhio attento noterà un particolare celato tra i gruppi ottici, una plastica che protegge la vera novità di questa moto per il 2023: il radar a onde millimetriche a supporto del sistema di controllo adattativo della velocità (ACC, Adaptive Cruise Control) e del sistema di frenata unificato (Unified Brake System) collegato al radar.
Da qui si parte, niente lifting, niente modifiche estetiche che stravolgano la linea ma contenuti che fanno fare alla Tracer 9 GT+ un bel salto in avanti, garantito da quello che si potrebbe definire un "dialogo elettronico" tra le varie componenti della moto.
Freni, sospensioni, motore e radar parlano con la piattaforma inerziale e si comportano di conseguenza. E come parlano bene!
Partiamo da qui, perchè le novità più interessanti riguardano proprio questo comparto. Sulla Plus arriva anche un quadro strumenti TFT da 7" a colori, dotato di nuova connettività per smartphone. La Communication Control Unit consente di connettere lo smartphone con l'app MyRide di Yamaha.
E' possibile visualizzare informazioni su chiamate in arrivo, e-mail e messaggi sul quadro strumenti TFT. E' anche possibile ascoltare musica e rispondere alle chiamate con auricolare connesso via bluetooth.
La navigazione a schermo intero Garmin può essere facilmente installata. Sul quadro strumenti connesso è possibile aprire una finestra di navigazione a schermo intero. Le funzioni di navigazione includono informazioni quali ad esempio il traffico in tempo reale, l'ora di arrivo stimato e percorsi alternativi per evitare ingorghi.
L'adozione del radar ha permesso di utilizzare il cruise control adattivo, che attraverso un comodo pulsante, permette di scegliere la distanza dal veicolo che ci precede (sono quattro le misure, più o meno conservative).
Quando l'ACC determina che la moto è troppo vicina al veicolo che la precede, o se rileva che lo stato di accelerazione/decelerazione corrente porterà la moto ad avvicinarsi troppo, sul display apparirà l'icona della richiesta di intervento per avvisare il motociclista che è necessaria un'azione appropriata per mantenere la distanza adeguata.
L'ACC funziona tra i 30 km/h e i 160 km/h e viene disattivato se si frena o si tira la leva della frizione per più di un secondo; l'ACC è attivo anche in curva e, se il radar rileva un veicolo che precede, limita anche il livello di accelerazione.
Il sistema ACC è integrato a motore e sospensioni elettroniche. Per mantenere la distanza preselezionata il freno motore e i freni vengono attivati in questo ordine, per rallentare la moto.
Contemporaneamente viene regolata la forza di smorzamento delle sospensioni elettroniche per ridurre il beccheggio.
Il sistema di frenata unificata (UBS) con collegamento radar è il primo nel settore moto. Utilizza i dati del radar e della piattaforma inerziale a sei assi per regolare le forze di frenata (grazie a un gruppo idraulico Bosch) che ottimizza il controllo dell'impianto frenante.
In primo luogo interviene quando il sistema rileva la possibilità di una collisione.
Secondariamente l'assistenza anteriore/posteriore regola le forze frenanti per una decelerazione più stabile. In terzo luogo il sistema opera con il cornering ABS.
Anche le sospensioni elettroniche intervengono regolando lo smorzamento per mantenere la stabilità e l'assetto ottimale.
Sulla Tracer 9 GT+ debutta anche il quick shift bidirezionale di terza generazione, che lavora in sinergia con l'ACC.
L'illuminazione sulla TRACER 9 GT+ è a LED e comprende i fari adattivi.
Le sospensioni a controllo elettronico KYB di nuova generazione possono essere impostate su due modalità differenti Sport o Comfort.(indicate sulla strumentazione con le sigle A2 - A1).
Quattro le modalità di guida integrate, o Riding Mode: Sport, Street, Rain o Custom. Tutte funzionano insieme al D-mode, al controllo della trazione, al controllo dello slittamento, al controllo dell'impennata e al freno idraulico delle sospensioni elettroniche.
Il tre cilindri CP3 è quello della Tracer 9 GT, nessuna differenza, 119 cv a 10.000 giri con una coppia massima di 9,5 kgm a 7.000 giri e tutta la serie di migliorie rispetto al precedente 850 che Maurizio Gissi ci aveva descritto nella prova della Tracer 9 GT del 2021.
Anche la parte telaistica non cambia, una pressofusione di alluminio, con Il motore, che funge da elemento strutturale, così come il telaietto posteriore studiato per supportare il tris di bauletti e un eventuale passeggero.
Interessante la possibilità di poter dotare la Tracer 9 GT degli accessori presenti nel Travel Pack Pro, che prevede oltre al bauletto da 45 lt con schienalino, anche le selle confort (con quella del guidatore riscaldabile), il parabrezza maggiorato, i fendinebbia, le protezioni per motore e radiatore, una presa USB aggiuntiva e un prolungamento del cavalletto.
Solitamente i compromessi non convincono al 100%, ma dipende dal compromesso.
Volete una moto con cui fare del turismo, con un'ottima capacità di carico? La Tracer 9 GT+ è una buona scelta.
Volete una moto con cui divertirvi su strada, magari anche in coppia, con un bel motore e una ciclistica ben accordata? Tracer 9 GT+.
Siete degli egoisti e volete andare in giro da soli a divertirvi e basta? Sempre lei!
Una moto trasversale, questa è la Tracer 9 GT+!
In sella a questa Yamaha è difficile trovare qualche cosa che faccia storcere il naso, la posizione di guida convince, e se anche così non fosse si può intervenire sulla posizione delle pedane, la profondità e l'inclinazione del manubrio. Noi ci siamo trovati perfettamente inseriti nella moto senza toccare nulla.
Il ponte di comando, con la strumentazione davanti agli occhi e molto ben leggibile, e piacevole, come sono intuitivi e molto razionali i nuovi blocchetti elettrici sul manubrio.
Intuitiva anche la guida, la moto è facile e i 223 kg in ordine di marcia sembrano decisamente meno quando si passa da una curva all'altra. Le splendide strade sarde sono un contesto ideale per questa moto (veramente lo sarebbero per qualsiasi genere di moto ...), che riesce a trasformanrsi da granturismo a fun bike in men che non si dica. Dipende tutto da come si gira il gas e dallo stato d'animo di chi la cavalca.
I cavalli e la coppia sono più che sufficienti per prendersi qualche soddisfazione, il motore ha la capacità di portarvi a spasso in maniera gentile ed educata, oppure di tirare fuori le unghie con una bella voce rauca di sottofondo, a seconda dello stato d'animo del guidatore.
Il riding mode che preferiamo è lo "Street", perfettamente indicato per questo genere di strade, con le sospensioni semi attive che rispondono perfettamente, certo è che adesso anche lo "Sport" ha raggiunto una maturità sconosciuta alle prime versioni della Tracer. Le risposte al chiudi-apri del gas sono migliorate e la maggiore reattività è ben calibrata. Anche l'assetto su "Sport" appare più frenato, ma senza mai risultare secco e poco propenso a filtrare le asperità dell'asfalto. Migliorata anche la funzionalità del quick-shift, leggermente contrastato ai regimi più bassi, riesce a dare il meglio di se quando si guida in maniera brillante.
Il "dialogo" tra freni, sospensioni e assetto ci convince, andando a provocare l'equilibrio della Tracer, frenando bruscamente a centro curva con la moto in piega (cercando di simulare la tipica situazione di ostacolo improvviso), si sente la modulazione della frenata tra anteriore e posteriore, oltre a percepire che l'assetto viene corretto in tempo reale per evitare un affondamento esagerato dell'avantreno.
Se la frenata è brusca, la centralina interpreta l'azione e nel caso aumenta la potenza frenante (non tutti i guidatori sono in grado di applicare il massimo della forza sulla leva del freno, e l'impianto della Tracer viene in aiuto ...).
Per quanto riguarda il cruise control adattivo (ACC), bisogna solamente dire che è un accessorio di cui non si sente il bisogno, almeno finchè non lo si prova!
Facile da impostare e regolare, permette di innalzare il livello di sicurezza della guida. Utile non solo in autostrada, ma anche su strade a scorrimento veloce, permette di poter contare su un aiuto in più, e di evitare sgradevoli sorprese quando per una nostra, o altrui mancanza, ci si trova a dover evitare una collisione. Si viaggia con un pensiero in meno.
Tirando le somme questa Tracer 9 GT+ riesce a convincere ancor di più rispetto alla ottima Tracer GT, completa per dotazione e allestimento, non sapremmo cosa volere di più su una moto di questa categoria. Può piacere al viaggiatore, solitario o in coppia, a chi vuole una moto comoda ma dal carattere sportiveggiante a un prezzo che per i parametri attuali non fa gridare allo scandalo.
Moto: Yamaha Tracer 9 GT+
Meteo: Sole 21°
Luogo: Sardegna
Terreno: Strada
Casco HJC IS MAX II
Giacca Alpinestars Stella Valparaiso
Guanti Alpinestars Jet Road
Pantaloni Spidi Pathfinder
Stivali Spidi X-Village
Airbag Motoairbag V3
Yamaha
Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo
(MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/
Yamaha
Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo
(MI) - Italia
848 580 569
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