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Il MY25 di TM Moto è ricco di novità. Le abbiamo provate e messe a dura prova per voi in quel di Cremona, che per l'occasione, date le abbandondanti piogge, presentava un fondo pesante con parecchi canali, insomma le condizioni ideali per un test off road.
Per questa prova avevamo a disposizione la nuovissima MX125 2025 a carburatore, le 250cc sia 2T che 4T, la 300 2T enduro e due EN300 4 tempi, una in versione "moto" ed una in versione "corse". Tutte con questa nuova livrea grigia con fregi azzurri, molto particolare ma che a noi è piaciuta molto.
Rivoluzione. Utilizzerei questo termine se mi chiedessero di descrivere la nuova MX125 con una parola sola. Per il MY25 arrivano, infatti, un telaio completamente rivisto, sempre in alluminio, e un motore con carter e cambio ridisegnati e gruppo termico brevettato dalla factory pesarese.
La valvola di scarico, elettronica, è, ora, a doppio stadio e ciò permette di avere l'allungo in alto caratteristico delle TM 125 ma anche una bel motore corposo ai bassi e medi regimi.
Un'altra grande news per quanto riguarda l'ottavo di litro made in Pesaro è la possibilità di averla sia a carburatore sia ad iniezione elettronica. O meglio, per questo MY25 TM ha a listino entrambe le versioni, una scelta senz'altro particolare ma molto molto interessante. Abbiamo chiesto direttamente a Mr. Gastone Serafini, patron di TM Moto, il perchè di questa scelta e ci ha spiegato che prestazionalmente parlando la moto ad iniezione è più competitiva, grazie ad un motore più pieno e più facile ai medi regimi, ma che per essere un "2T" manca un po' di anima, che è ciò che piace all'appassionato che non dà attenzione solo al cronometro. In poche parole? L'iniezione per chi corre e vuole avere la massima performance, il carburatore per l'appassionato, magari anche di meccanica, che si esegue la manutenzione da solo.
Ma come va? Il motore ci ha davvero sbalordito, uscire così bene dalle curve con un terreno così pesante non era affatto scontato. Solo in una curva, particolarmente stretta, ci chiedeva di inserire la prima marcia ma con un minimo di velocità di percorrenza in più si sarebbe potuto tenere la seconda come in tutti gli altri canali del tracciato.
Nelle buche veloci è molto stabile e precisa, grazie anche a tutte le parti ricavate dal pieno di cui è fornita già di serie, le quali conferiscono una buona rigidità e precisione di guida. L'inserimento ci è piaciuto, le grandi piastre di sterzo lavorano bene con le Kayaba da 48mm e una volta mollati i freni il canale lo si riesce a percorre con grande facilità.
Solo le gomme di primo equipaggiamento non ci sono piaciute molto, di fatto creando dei piccoli movimenti sul manubrio in fase di inserimento di curva, incredibile immaginare proprio che inserimento potrebbe avere con delle gomme più prestazionali.
Per quanto riguarda la classe MX2, quindi le 250cc, abbiamo provato sia la 4 tempi che la 2 tempi. A livello di sensazioni di guida ci sono parse molto simili, con chiaramente l'unica differenza che la 2t nelle buche in staccata risulta essere più facile in quanto non c'è freno motore.
A livello di motore... la 4 tempi risulta molto facile, una curva di coppia bella tonda con tanta potenza fin dai bassi, in alto poi allunga tantissimo, sembra che il limitatore non arrivi mai. La 250 2 tempi, invece, sembra un progetto nato per andare sulla luna (spero renda l'idea), nel senso che da metà in poi è molto esuberante e va fortissimo, fortissimo!
Ma quindi quale scegliere? In questa particolare giornata di Cremona, dato il terreno pesante, la maggior potenza del due tempi ci ha fatto propondere per lei ma, va detto che nel restante 90% dei casi, dove il terreno è medio duro o duro, la facilità del quattro tempi sicuramente ce la farebbe preferire.
La soluzione che adotta il quettro tempi, ovvero di scambiare la posizione di serbatoio e cassa filtro tra di loro, permette di abbassare ancora di più il baricentro e di centralizzare le masse ed il tutto si tramuta in una maggior facilità di guida e stabilità nei tratti veloci.
Entrambe ci hanno comunque colpito per stabilità ed inserimento di curva. Magari non il più facile della categoria ma una volta puntato il canale le moto risultano curvare da paura.
Passando alle tassellate "con il fanale" TM per questo MY2025 propone due alternative, due allestimenti, la versione "moto" e la versione "corse", ma facciamo chiarezza. A differenza di tutte le altre case che creano versioni special pepate per le gare TM decide di fare il contrario, e ciò sta a significare quanto racing siano sempre state le moto di Gastone Serafini.
La versione "TM Moto" è la classica moto standard che quest'anno viene addomesticata per l'amatore, e quindi taratura sospensioni più morbida e mappa motore più tranquilla per far godere anche noi amatori in mulattiera.
La versione "TM Corse", invece, ha il carattere di tutte le TM fatte fino ad ora e quindi è pensata per chi è pronto a schierarsi tra le fettucce e va alla ricerca del miglior tempo in speciale. Questo allestimento è ricco di chicche e, fondamentalemnte, l'unica cosa che manca per andare a correre è il numero di gara da mettere sulle tabelle. Sotto il punto di vista estetico arrivano coperchi pompe freno e frizioni marchiati TM, le piastre di sterzo hanno un trattamento brunito, i carter frizione e accensione hanno le clasiche alette di raffreddamento che hanno uno spirito veramente racing ed infine tutti i loghi TM Moto vengono sostituiti da quelli TM Corse.
A livello tecnico, invece, troviamo una ventola di raffreddamento, supporto pinza posteriore, come sempre su TM l'impianto frenante posteriore è Nissin mentre l'anteriore è Brembo, così come il comando frizione, perni ad estrazione rapida sia all'anteriore che al posteriore e, come già anticipato, taratura sospensioni più sostenuta e una mappa motore più votata al mondo racing.
Le diffrenze in sella sono notevoli, la "Corse" è davvero pensata per fare il tempo, il motore è più nervoso ed il setting è più rigido. Essendo diversa anche la bielletta del leveraggio del mono di 1mm la moto risulta anche più caricata sull'avantreno e ciò permette di curvare al paletto in maniera più semplice e rapida.
Il 300 2 tempi, diversamente, ha un carattere più docile, e sotto è dove va usata. Avendo un bel tiro ai bassi e medi regimi si può anticipare il cambio marcia o utilizzarla in sotto coppia, magari nelle situazioni più difficli come le mulattiere bagnate. In cross test, magari uno di quelli veloci con salite e discese, si può anche insistere con la marcia che il propulsore non perde un colpo e continua a spingere. Chiaramente essendo 300 prediligerebbe l'utilizzo di una marcia lunga.
A questo punto siamo molto, molto, curiosi di mettere a confronto la MX125 a carburatore con la sua gemella ad iniezione, e vedere quale delle due sia la più veloce sul tempo sul giro e quanto siano diverse caratterialmente.
Tm Moto
Via Fano, 6
61122 Pesaro
(PU) - Italia
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https://www.tmracing.it/tm-moto/
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