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Sembra ieri, ma sono in realtà passati tre anni da quando salivamo per la prima volta sulla Street Twin 900. Oggi, così come allora, ci piace continuare a chiamarla Bonneville, anche se sulla carta il suo nome ufficiale è solo Street Twin. Per noi resta la Bonnie, sopra come sotto la carrozzeria.
E' così che l'abbiamo definita nella nostra comparativa tra classiche dell'estate scorsa, ed è così che la si vive quando si è in sella: come negli anni '60!
Sì, perché le linee - che, ci viene da dire... giustamente, non cambiano di una virgola per il 2019 - sono quelle classiche che più classiche non si può; e anche il cuore della Street Twin, il propulsore appunto denominato Bonneville Hi-Torque, resta il consueto bicilindrico parallelo da 900 cc. Ma attenzione!: per il nuovo anno sfoggia una scheda tecnica che alla voce cavalli non riporta più "55 a 7.000 giri", bensì "65 a 7.500 giri", che su un motore di questo tipo non è affatto dire poco, perché significa avere a disposizione praticamente quasi un quinto in più (+ 18%) di potenza.
Oggi, così come allora, ci piace continuare a chiamarla Bonneville, anche se sulla carta il suo nome ufficiale è solo Street Twin. Per noi resta la Bonnie, sopra e sotto la carrozzeria
Se già era piaciuta nella prima veste (è la modern classic più venduta del marchio inglese) ora la Street Twin ha davvero qualcosa in più da dire, e non solo per il gradito aggiornamento del motore, ma anche perché, in risposta alla potenza aumentata, troviamo un riscontro più deciso da parte dell'impianto frenante, grazie alla nuova pinza Brembo a quattro pistoncini che va a mordere il bel discone anteriore da 310 millimetri. Dietro invece ce n'è uno da 255, ed entrambi lavorano al meglio grazie anche alla presenza, ovvia, dell'ABS.
Ma come si è lavorato per aumentare così sensibilmente la potenza della nostra Street Twin? Evidentemente con importanti revisioni in zona termica, unite a un nuovo coprivalvole in magnesio, un albero a gomiti e contralberi particolarmente leggeri, un nuovo coprifrizione dalle masse ottimizzate: il gioco è fatto. Sul modello 2019 arrivano anche i riding mode: Rain o Road, regolano acceleratore e traction control per adattare la guida a qualsiasi condizione.
Restano invariati, nella dotazione di serie, l'acceleratore Ride By Wire e il controllo di trazione disinseribile. Finito con le novità? Ebbene no: ad Hinkley si è pensato anche al comfort in sella di pilota e passeggero, andando ad aggiungere un buon centimetro di imbottitura alla seduta e a cambiare le cartucce della forcella con steli da 41 mm di diametro.
Per quanto riguarda il comfort "al posteriore", non cambia nulla: il doppio ammortizzatore - regolabile nel precarico - continua a lavorare - bene - con i suoi 120 mm di escursione.
In merito ai dettagli estetici, invece, saltano all'occhio la nuova finitura del logo, il faro posteriore a LED, i nuovi cerchi multirazza in alluminio con elementi lavorati a stampo (sempre 18 - 17 pollici le misure) e la strumentazione più sfarzosa. L'occhio più attento poi noterà le nuove staffe faro in alluminio opaco, i loghi stampati sul faro stesso, il rivestimento della seduta.
E a proposito di seduta, è ora di saltare in sella e vedere cosa cambia davvero, e come va la Street Twin 2019.
Ok, è vero, non appena in sella il primo pensiero è stato quello di dare un bel colpo di gas per vedere se questi dieci cavalli in più si sentono davvero. E sì, si sentono davvero, e si sentono eccome: pronti, corposi, fluidi e sempre ben erogati con la coppia di 80 Nm. Grazie anche ai 500 giri supplementari di range, ora si può osare un po' di più con l'allungo marcia dopo marcia e il bicilindrico inglese canta che è un piacere, così da appagare non solo il polso destro, ma anche l'orecchio e - un po', ammettiamolo - l'ego del motociclista!
Se ci prendete gusto con il gas, su questo modello 2019 avrete qualche pensiero in meno, perché in aiuto a qualche staccata più ardita arriva la bella pinza Brembo a quattro pistoncini che fa decisamente la differenza, pur mantenendo la frenata sempre molto modulabile, e quindi sicura.
Se dovessimo dirvi che sentiamo la differenza derivante dalle nuove cartucce della forcella, mentiremmo: le sospensioni della Street Twin ci sono sempre piaciute, e si confermano ottime e piacevolmente progressive, buone complici sia in ambito urbano (leggi dissestato) che nel misto extra-urbano, dove la Street ha decisamente la sua da dire, anche se l'asfalto bagnato, durante quasi tutta la durata del nostro test, non ci ha permesso di strapazzarla al meglio. E proprio qui arriva l'unica nota di demerito: il feeling sul bagnato trasmesso dalle gomme Pirelli Phantom (peraltro ottime sull'asciutto) risulta al di sotto delle aspettative. Doveroso sottolineare però che l'asfalto portoghese, soprattutto sulle strade lungo l'Oceano, non è propriamente un esempio di sicurezza se ci si muove su due ruote.
Per il resto, risulta complicato trovare questa moto dei difetti, perché a quelli segnalati sul precedente modello (scarsa potenza, qualche finitura migliorabile, sella bassa) si è rimediato bene: ora la Bonnie sembra davvero al top della sua forma, e tra i suoi numerosi meriti annovera anche il titolo di "frizione più morbida che abbiamo mai azionato", particolare che nell'utilizzo di tutti i giorni non è per niente da sottovalutare.
Anche il cambio risponde perfettamente e in maniera precisa e silenziosa: questa Street è pensata davvero solo e soltanto per godersi la guida, ed è anche per questo che piace davvero a tutti.
Per avere tutte queste chicche rinnovate, c'è da pagare un piccolissimo sovrapprezzo: solo 50 euro in più rispetto al modello precedente, e ve la mettete in box con 8.950 euro. Una entry level dunque? Sì, ma di lusso!
Casco X-Lite X-1004
Giacca REV'IT! Bellcoure Lady
Guanti REV'IT! Monster Lady
Jeans Spidi Lady
Stivali TCX Boulevard
Triumph
Via R. Morandi, 27/B
20090 Segrate
(MI) - Italia
02 84130994
[email protected]
https://www.triumphmotorcycles.it
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