Triumph Speed Twin. Sportiva in abito classico

  • Voto di Moto.it 8.5 / 10
La Speed Twin completa la gamma Modern Classic Triumph, e lo fa da protagonista, grazie a un look indovinato e a prestazioni sorprendenti. Prezzi a partire da 13.200 €
20 gennaio 2019

La Speed Twin è la proposta del costruttore inglese nel settore delle classiche di grossa cilindrata: 1200 i centimetri cubici per questa Modern Classic strettamente derivata dalla Thruxton 1200, dalla quale si distingue per la posizione di guida meno caricata in avanti, che ne fa una stradale più versatile, e per una differente estetica nella quale risaltano le ruote integrali in lega leggera invece che a raggi.

Dal 1988, da quando cioè la nuova Triumph di John Bloor ha ripreso la produzione di motociclette, sono stati usati i nomi dei modelli storici (Trophy, Trident, Daytona, Thruxton, Tiger, Bonneville, Scrambler…), però fino ad oggi mai era stato usato il nome Speed Twin. Questo fa riferimento a quella che è stata la moto più iconica della storia della Casa inglese: la prima bicilindrica parallela, e quella che ha condizionato la produzione dei modelli Triumph per cinquant'anni.

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A progettarla, nel 1937, fu il mitico Edward "Ted" Turner, uno dei maggiori protagonisti della storia della moto britannica. Turner prese le redini tecniche della Triumph nel 1936: quell'anno la divisione moto venne rilevata dalla Ariel di Jack Sangster, azienda dove Turner già lavorava, e per la quale aveva disegnato anche la famosa "quattro cilindri" in quadrato Square Four.

La Speed Twin, in vendita nel 1938, era una 500 capace di 27 cavalli e di una velocità massima di 150 orari - evoluta due anni dopo nella più sportiva Tiger 100 - e, oltre alla meccanica, anche il suo telaio si fece apprezzare per le doti di guida. A oltre ottant'anni di distanza, riecco quindi la Speed Twin, strettamente derivata dalla sorella Thruxton, ma caratterizzata da una costruzione più essenziale con un maggior utilizzo di lega di alluminio per alcune componenti (vedi ad esempio i corti parafanghi), che hanno fra l'altro fatto calare il peso di ben 10 kg (7 rispetto alla più raffinata e costosa Thruxton R), fermando l'ago della bilancia a 196 kg dichiarati a secco.

Molto ben costruita, la Speed Twin è anche rifinita in maniera impeccabile. Materiali di qualità vanno di pari passo con una cura del particolare davvero raffinata.

Il motore

Il motore della Speed Twin è un bicilindrico parallelo da 1.200cc che eroga la potenza di 97 cavalli a 6.750 giri, con una coppia massima di 112 Nm a 4.950 giri, gli stessi valori della versione raffreddata a liquido che ha visto la luce nel 2016 e montata sulla serie Thruxton 1200. La differenza più evidente sta nel risparmio di peso, inferiore di 2,5 kg grazie ai differenti albero motore, frizione e coperchio distribuzione, ma con la medesima architettura del motore che equipaggia, sempre da quell'anno, la Bonneville T120 e le sue derivate, come la recentissima Scrambler 1200.

Questo propulsore è caratterizzato da imbiellaggio a 270°, distribuzione monoalbero a otto valvole, iniezione elettronica sequenziale e raffreddamento a liquido. Il richiamo ai vecchi bicilindrici inglesi dal punto di vista estetico è evidente, è stata mantenuta l'alettatura su cilindri e testate, il radiatore è ben celato fra le culle del telaio mentre i terminali di scarico sono in metallo satinato con fondelli in acciaio. Un bicilindrico moderno, come si evince anche dagli intervalli di manutenzione previsti ogni 16.000 km, ma con un look vintage che gli si addice.

Modernità che ritroviamo anche in altri particolari, come l'acceleratore ride by wire, le tre mappe motore disponibili (Road, Rain e Sport, che si differenziano soltanto nella risposta all'acceleratore e nell'intervento del controllo di trazione, ma non nella potenza) e il controllo di trazione, disattivabile.

Ciclistica

Sulla Speed Twin troviamo il telaio a doppia culla in tubi di acciaio e il bel forcellone in lega di alluminio a sezione rettangolare della Thruxton, dalla quale si differenzia per le ruote, sempre da 17 pollici (equipaggiate con pneumatici radiali Pirelli Diablo Rosso 3, nelle misure 120/70 e 160/60), che non sono più a raggi, ma in lega leggera e con disegno a sette razze. Piccole variazioni anche nelle quote ciclistiche: la principale è l'interasse aumentato da 1.415 a 1.430 mm, mentre la misura dell'avancorsa è calata di un paio di millimetri passando da 93,5 a 90,8 mm ed è stato leggermente ridotto l'angolo di inclinazione del cannotto di sterzo.

Cambia anche l'impianto frenante anteriore, ora con nuovi dischi da 305 mm e pinze Brembo a quattro pistoncini con attacco assiale. Dietro è confermato il disco singolo da 220 mm. Nessuna novità per l'impianto ABS che, volendo, può essere disinserito. La forcella teleidraulica tradizionale Kyb, priva di regolazioni, ha steli da 41 mm coperti da soffietti di gomma e sempre 120 mm di escursione. Identica corsa anche per la ruota posteriore, che vede sempre i due ammortizzatori, sempre Kyb, regolabili nel solo precarico molla e con quest'ultima a passo variabile.

Le novità maggiori sono quindi quelle estetiche e di assetto di guida, che appunto caratterizzano la Speed Twin.

Dotazione, colori e accessori

La linea è più snella rispetto alla Thruxton e si apprezzano i nuovi parafanghi in alluminio spazzolato più corti. Nello stesso materiale sono anche i coperchi dei corpi farfallati, il portafaro, il supporto della strumentazione, i piccoli pannelli che rifiniscono le fiancatine e i paratacchi. Il serbatoio da 14,5 litri ha il tappo “Monza” a sgancio rapido, il nuovo manubrio largo e appena rialzato è in stile roadster (con retrovisori bar-end, fissati alle estremità) ed è montato su corti riser; le pedane di quida sono state avanzate di 48 mm e abbassate di 4 rispetto alla Thruxton, mentre la sella dal disegno sottile è a soli 807 mm da terra.

I fari sono a led e l'anteriore - con lampada alogena - ha la luce diurna a led per una migliore visibilità incrociando gli altri veicoli. La leva del freno e della frizione sono regolabili, con quest’ultima che beneficia del comando a coppia assistita. Nella dotazione di serie ci sono la presa Usb, la chiave con immobilizer e la strumentazione a doppio quadrante rotondo derivata da quella conosciuta sulla Thruxton: due elementi analogici con in basso due piccoli display multifunzione Lcd (modalità di guida, marcia inserita, contachilometri totale e parziali, manutenzione programmata, livello carburante, autonomia residua, consumo medio e istantaneo, accesso alle impostazioni del traction control, orologio, sensore pressione pneumatici opzionale, manopole riscaldabili), visualizzabili con un semplice pulsante al manubrio.

Tre sono le varianti cromatiche previste: Silver Ice e Storm Grey, con fascia orizzontale Grafite e linea Bianca disegnata a mano; Korosi Red e Storm Grey, con fascia orizzontale Grafite e linea Bianca disegnata a mano; Jet Black.

Molto ampia la disponibilità di accessori dedicati alla personalizzazione della Speed Twin, sono circa una novantina e permettono di cucirsi addosso nel vero senso della parola, la bicilindrica inglese.

Come va

Dal punto di vista estetico la Speed Twin ci ha convinto. Una Modern Classic che sa come piacere, solida e bella da toccare, ma saprà farsi valere anche dal punto di vista dinamico? Ebbene sì, anche questo aspetto della bicilindrica inglese rappresenta uno dei suoi punti forti. Le modifiche alla posizione di guida rispetto alla Thruxton, ne fanno una moto non solo bella da guardare ma anche bella da guidare. Certo, un assetto di guida azzeccato non basta, ma da questo punto di vista la Speed Twin non tradisce. Ciclistica e motore sono ben accordati, e la bicilindrica inglese si dimostra all’altezza delle aspettative. Le strade a tratti tortuose di Palma di Maiorca, sono il teatro ideale per questa moto, e anche le condizioni meteo degne della migliore Inghilterra, con il sole e la pioggia che si sono alternati in continuazione, non hanno messo in difficoltà questa Triumph, anzi ne hanno fatto apprezzare le caratteristiche dinamiche (e anche le manopole riscaldabili!). 

Partiamo dal motore: una vera forza, verrebbe da definirlo “spesso”, forte e mai brusco, con ottime capacità di ripresa in tutte le marce e con una predilezione per i regimi dai tre ai cinquemila giri. E' qui che si esprime al meglio, senza bisogno di allungare oltre. Consistente e sempre pronto a garantire la spinta necessaria, forte di una coppia eccellente che aiuta a chiudere la “pratica sorpasso” in un nulla, con una colonna sonora baritonale di sottofondo emessa dagli scarichi ad ogni apertura di gas. L’erogazione del bicilindrico monoalbero otto valvole è esaltata da un comparto trasmissione dalla funzionalità ottima. Frizione poco affaticante e ben modulabile, cambio preciso e ben spaziato, caratterizzato da innesti rapidi e silenziosi. Con la Speed Twin si riesce ad andare a spasso oppure al galoppo con la stessa facilità. Una passerella in centro o una bella uscita con gli amici, vengono affrontate con la stessa facilità.

La soddisfazione che ci viene dalle prestazioni del motore viene confermata anche dalle doti dinamiche della Speed Twin. Facile e intuitiva sin dal primo approccio, la bicilindrica inglese - a dispetto della cilindrata importante - è una moto tutt’altro che impegnativa. La posizione di guida è ottima, con l’ampio manubrio che infonde un positivo senso di controllo, le pedane sono in una posizione meno costrittiva rispetto alla Thruxton e consentono di affaticare meno le gambe, mentre la sella, se da un lato non brilla per morbidezza e spessore dell’imbottitura, dall’altro offre una superficie d’appoggio ampia (anche per un eventuale passeggero). Inoltre il piano di seduta si trova a soli 807 mm da terra, e questo unito alla discreta snellezza della Speed Twin nella zona tra sella e serbatoio, consente di poggiare entrambi i piedi a terra senza particolare difficoltà anche a chi non oltrepassa il metro e settanta di altezza. Un appunto lo facciamo solo agli specchi retrovisori, scenografici e funzionali, ma che obbligano il guidatore a girare troppo la testa distogliendo lo sguardo dalla strada. Peccato veniale.

La ricerca dei tecnici Triumph di una maggiore agilità ed una minore inerzia nei cambi di direzione rispetto alla Thruxton, passa da una distribuzione dei pesi leggermente diversa e che vede prediligere l’anteriore rispetto al retrotreno. Questo conferisce alla Speed Twinn un comportamento più brillante sia nella fase di inserimento in curva, sia nei cambi di direzione, senza che questo vada a compromettere la stabilità anche sul veloce. Precisa e svelta nella discesa in piega, la bicilindrica sa farsi valere anche quando il ritmo si alza, grazie anche ad un assetto delle sospensioni più votato “alla guida” che non al comfort. Non fraintendete, le moto scomode sono altre, ma il setting sostenuto della forcella e degli ammortizzatori posteriori sa come reagire ad eventuali strapazzi del guidatore.

Anche l’impianto frenante si dimostra all’altezza, potente quanto basta e molto ben modulabile, con un ABS dalla soglia di intervento tutt’altro che conservativa e poco invasiva, anche quando l’aderenza è davvero ai limiti. E credeteci: di asfalti con una aderenza bassa come quelli, a tratti bagnati, di Palma di Maiorca è davvero difficile trovarne (non ci siamo fatti mancare neanche le strade con un leggero strato di muschio sulla superficie!). In questo frangente emerge l’ottima funzionalità sia delle mappe motore, che ricordiamo variano esclusivamente la risposta del gas, ma sopratutto del controllo di trazione, puntuale e molto efficiente. Anche la gommatura, Pirelli Diablo Rosso III, si è dimostrata “ben accordata” con la personalità della Speed Twin, appoggio sicuro in ogni condizione (Tranne sul muschio!), e grazie anche al profilo svelto del 160 posteriore, molto rapide nel misto e nei repentini cambi di direzione.

Promossa a pieni voti quindi? La Speed Twin si merita di certo un voto alto, forte di una personalità estetica notevole, di finiture di livello e prestazioni dinamiche lontane anni luce da quelle delle classiche moto da aperitivo. Il prezzo, 13.200 euro per la versione nera (sevono 300 euro in più per le altre livree) è destinato a salire se si sbircia la lista degli optional, ma non impressiona affatto rispetto alle potenziali concorrenti. Le premesse per un buon successo ci sono tutte.

Pregi e difetti

Pro

  • Qualità percepita | Prestazioni

Contro

  • Posizionamento specchi retrovisori

Abbiamo utilizzato

Giacca - Dainese HF D1 Leather

Casco - AGV Legends X3000

Guanti - Alpinestars Patron Gore-Tex

Pantaloni - Alpinestars Oscar Rogue

Stivali - TCX

Anti pioggia - Tucano Urbano

Maggiori informazioni

Luogo: Palma de Majorca

Terreno: Urbano, extraurbano

Meteo: Variabile, 10°

Foto: Kingdom Creative

Triumph Speed Twin 1200 (2019 - 20)
Triumph

Triumph
Via R. Morandi, 27/B
20090 Segrate (MI) - Italia
02 84130994
[email protected]
https://www.triumphmotorcycles.it

  • Prezzo 13.300 €
  • Cilindrata 1.200 cc
  • Potenza 97 cv
  • Peso 196 kg
  • Sella 807 mm
  • Serbatoio 15 lt
Triumph

Triumph
Via R. Morandi, 27/B
20090 Segrate (MI) - Italia
02 84130994
[email protected]
https://www.triumphmotorcycles.it

Scheda tecnica Triumph Speed Twin 1200 (2019 - 20)

Cilindrata
1.200 cc
Cilindri
2 in linea
Categoria
Naked
Potenza
97 cv 72 kw 6.750 rpm
Peso
196 kg
Sella
807 mm
Pneumatico anteriore
120/70 ZR17"
Pneumatico posteriore
160/60 ZR17"
Inizio Fine produzione
2018 2020
tutti i dati

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