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Migliorare una moto che, ad oggi, è il riferimento nel segmento delle naked di media cilindrata è un impresa tutt'altro che semplice. È un po' come arricchire una ricetta che già piace a molti, l'errore è sempre dietro l'angolo. In Inghilterra però non si sono posti il problema e hanno creato la Triumph Street Triple 765 Moto2 edition: l'evoluzione della RS, che assorbe tutto quello che può dalle corse.
E quale occasione migliore se non questa per metterla a confronto con la gemella Street Triple RS? Ecco com'è andata.
Affascinante nell'estetica e con un cuore grintoso, la Street Triple RS è il punto di riferimento nel segmento delle naked sportive.
Con la versione 2023 arrivano molte migliorie al motore, nello specifico sono stati studiati da zero testa, pistoni, bielle e valvole. Diversi anche albero motore e rapporti del cambio, accorciati. In particolare, dalla versione RS, i tecnici Triumph sono riusciti a tirare fuori ben 130 cavalli dal 3 cilindri, erogati a 12.000 giri/min. Mentre il valore di coppia massimo (80 Nm) viene sprigionato a 9.500 giri/min.
Triumph non si smentisce, la ciclistica sulle Street non è mai stata trascurata e tantomeno nella nuova RS. Il monoammortizzatore Ohlins STX40 e forcella Showa BPS completamente regolabile la dicono già lunga.
L'altezza della sella da terra è di 836mm che, unita ad un angolo di inclinazione del cannotto di sterzo di 23,2°, donano un'impostazione sportiva - ma non stancante, lo anticipiamo già ora - alla Street Triple RS. Manubrio largo da 792mm di larghezza e un impianto frenante di prim'ordine completano la ciclistica di questa inglesina. A fermarla ci pensano, all'anteriore, una coppia di pinze a quattro pistoncini firmate Brembo, le Stylema, che mordono due dischi da 310 mm. Queste potenti pinze vengono azionate da una pompa freno MCS.
Tre cilindri, 130 cavalli a 12.000 giri/min e 80 Nm di coppia massima a 9.500 giri/min. Questi sono valori di riferimento nella categoria.
Elettronica raffinata e sofisticata per la RS, troviamo installato: ABS cornering e controllo di trazione cornering disinseribile (con IMU), controllo anti-impennata, 5 modalità di guida (Rain, Road, Sport, Track and Rider) e una frizione antisaltellamento.
La Street Triple Moto2 Edition è la declinazione ancora più sportiva della versione RS. Entrambe condividono molte caratteristiche tecniche (la piattaforma è la stessa) ma nella versione Moto2 Edition troviamo ulteriori migliorie che la rendono un esemplare esotico.
Dotata di un'esclusiva carenatura in fibra di carbonio, una schermata di avvio in pieno stile Moto2 e una forcella numerata individualmente, queste caratteristiche ne fanno la versione finale della Street Triple. Con la Moto2 Edition Triumph porta la gestione dinamica della moto a un nuovo livello di precisione, con manubrio clip-on ribassato di 80 mm e avanzato di 50 mm rispetto alla RS, oltre a un angolo di inclinazione più acuto e un posteriore sollevato.
Disponibile in 765 esemplari per colorazione, la Moto2 Edition si differenzia dalla gemellina Street Triple RS principalmente nella ciclistica. Assomiglia in tutto e per tutto a una Moto2. La forcella (in questo caso andrebbe scritto con la lettera maiuscola) è una Öhlins NIX30 a steli rovesciati con smorzamento della compressione, dell'estensione e precarico regolabili, mentre al posteriore la Moto2 Edition monta un monoammortizzatore Öhlins STX40 con serbatoio separato, amorzamento dell’estensione, della compressione e precarico regolabili. Insomma, ve la potete cucire addosso per ogni occasione.
L'impianto frenante è di prim'ordine: a frenare l'inglesina ci pensano due pinze monoblocco radiali Brembo Stylema a 4 pistoncini, azionate da una pompa radiale Brembo MCS. Dischi anteriori da 310 mm e cornering ABS completano il sistema frenante.
La spina dorsale della Moto2 Edition è un telaio, che condivide con la RS, doppia trave in alluminio all'anteriore, mentre al posteriore è pressofuso ad alta pressione. Il forcellone è in lega d'alluminio pressofusa, a doppio braccio e i cerchio sono da 17, a 5 razze, sempre in alluminio. A dare un'anima sportiva a questa versione limitata la presenza dei semimanubri, che conferiscono un'impostazione più caricata sull'anteriore.
Il propulsore è frutto dello studio nelle corse ed è stato affinato spremendo ancora qualche cavallo dal già, molto prestante, motore delle Street Triple precedenti. La Moto2 Edition infatti codivide il motore con la RS: 130 sono i cavalli a 12.000 giri/min e 80 i Nm di coppia massima, erogati a 9.500 giri/min.
Per gestire tutta la potenza, ai vertici della categoria, è stato installato un pacchetto elettronico di alto livello: Controllo di trazione cornering disinseribile (con IMU), controllo anti-impennata, 5 modalità di guida (Rain, Road, Sport, Track and Rider), quickshifter Cambio elettronico bidirezionale Triumph Shift Assist e una frizione antisaltellamento. Prestazioni al top ma l'affidabilità non è stata trascurata, i tagliandi vengono datti ogni 10,000 KM o 12 mesi, a seconda della condizione che si verifica prima.
Le Triumph sono conosciute per la loro facilità d'utilizzo e la Street Triple RS non smentisce questo credo. Efficace in tutte le situazioni è difficile essere messi in difficoltà. Asseconda la guida del pilota e, dove viene fatto qualche errore, l'elettronica ci mette una pezza. Attenzione però, non è una moto da sottovalutare. La sua facilità d'uso può essere un arma a doppio taglio, dovete dargli del lei, sempre e comunque.
Il tre cilindri in linea della RS ringhia e ha una spinta omogenea fino a fondo scala dove emette un suono che può dare dipendenza. La ciclistica è affilata, consente un'ottima stabilità a velocità più sostenute e regala agilità anche nei tornanti più stretti. Ha un ottimo bilanciamento tra motore, ciclistica ed ergonomia. La frenata è potente ma al contempo regolabile.
In città la Street Triple RS risulta agile e la sua leggerezza difficilmente metterà in difficoltà anche i motociclisti di statura più bassa. Se stiamo per molto tempo fermi ai semafori percepiamo un po' di calore all'altezza della caviglia sinistra, nulla di insopportabile. Nel misto la RS si trova a casa sua, i rapporti accorciati ed il cambio quickshifter bidirezionale regalano un'esperienza di guida entusiasmante. La posizione in sella è rilassata, leggermente caricata sull'anteriore, le uscite di molti chilometri difficilmente vi stancheranno. Lei è fatta per le curve, l'autostrada non è proprio il suo terreno preferito. I rapporti corti danno un bel gusto nel misto, ma nei trasferimenti autostradali - a 130 km/h - il motore gira intorno ai 6.800 giri/min. Se dovete fare molta autostrada considerate un altro tipo di moto.
L'ultima forma della Street Triple, quella più estrema.
Consultando la scheda tecnica leggiamo una lunga lista di migliorie e di componenti dedicati alle corse. I pregiudizi potrebbero farci pensare ad una moto difficile da guidare, non potremmo pensare cosa più sbagliata. Anche lei è una Triumph, condivide tutte le qualità della Street Triple RS aggiungendo ulteriore stabilità alle velocità più sostenute grazie ai semimanubri ed un avantreno, più in generale, da moto da corsa. Grazie appunto alla posizione più "all'attacco" guadagnamo precisione sul veloce perdendo qualche punto di agilità nei tornanti molto stretti.
La posizione in sella risulta piuttosto comoda e anche dopo tanti chilometri non avvertiamo fastidio ai polsi. La frenata è molto potente e l'inserimento in curva è fulmineo. Il design di questa moto cattura, portarla in pista sarebbe quasi un peccatto, sembra una moto da espozione.
Sorprende anche il prezzo: 15.395,00 €. Se facciamo due conti, per una moto con una dotazione di questo calibro, non è affatto una cifra spropositata.
Triumph
Via R. Morandi, 27/B
20090 Segrate
(MI) - Italia
02 84130994
[email protected]
https://www.triumphmotorcycles.it
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