Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Il segmento cruiser è cresciuto in America e in Europa (l’Italia non fa testo, almeno finché non sarà terminata questa oscena crisi economica).
Dopo aver guidato la Thunderbird e le rivali di altri marchi, comprendiamo sempre meglio le ragioni di questo fenomeno.
Le grandi cruiser sono moto comode per viaggiare anche in coppia, sono piacevoli da guidare e ti fanno finalmente apprezzare anche quello che ti scorre davanti.
Riassapori vecchie sensazioni, osservi i colori, ti godi il panorama. In altre parole, la cruiser ammazza quella carogna che si chiama velocità, ma che tante volte fa rima con azzardo e ti fa rientrare a casa con qualche jolly di troppo lasciato sull’asfalto.
La Triumph Thunderbird LT è stata il mezzo ideale per uscire da San Diego e esplorare l’area desertica che circonda Borrego Springs.
Comoda oltre ogni immaginazione grazie a quella sella che abbiamo amato anche sulla Commander, più protettiva per il grande plexiglass, agile nonostante il peso (380 kg con 22 litri di benzina). E per nulla noiosa quando il rettilineo si attorciglia tra le curve della California.
Le borse in pelle spessa 2,5 mm sono dotate della sacca interna impermeabile che può essere rimossa.
E pure il parabrezza può essere smontato con una semplice mossa e senza l’ausilio di attrezzi.
Per sottolineare la differenza tra le due Thunderbird anche il logo sul serbatoio cambia.
La LT ha un ottimo impianto frenante dotato di ABS, potente e modulabile.
Due i colori, rosso o nero, al prezzo di 18.530 euro. La LT sarà disponibile in Italia su ordinazione.
Il bicilindrico parallelo di 1.700 cc, raffreddato a liquido, ha oltre 94 cavalli e una coppia esagerata, ben 151 Nm a soli 3.500 giri. E’ il più grande al mondo in questa configurazione tipicamente Triumph. È un bialbero a corsa lunga con fasatura a 270° per dare personalità all’erogazione soprattutto ai bassi regimi. Il cambio è a sei rapporti e ha la frizione a comando idraulico. La trasmissione finale è invece affidata alla silenziosa e pulita cinghia.
Il motore funge da elemento semi-portante all’interno del telaio tubolare a doppio trave in acciaio. E proprio quest’ultimo è nuovo sulle Thunderbird del 2014.
Infatti la casa inglese ha rivisto tutta la parte posteriore per ospitare una sella più larga e bassa. E’ realizzata con tre differenti imbottiture, ha il supporto lombare e offre una comodità stupefacente.
Anche il giudizio del motore è comune a quello della Commander e ve lo riportiamo di seguito.
L’enorme bicilindrico parallelo di 1.699 cc ha una risposta dolce al richiamo del gas, ma sa essere anche rapido quando si cerca la massima potenza e chiama in causa di rado il cambio a sei marce. La spinta ai bassi è forte, ma mai brusca. Consente di riprendere velocità anche in sesta dalle basse andature. Se poi c’è da fare un sorpasso, la Triumph 1.700 stupisce con bell’allungo.
Il consumo di benzina è basso se consideriamo la cilindrata e il peso in gioco, alla LT bastano 4,2 litri/100 km a 90 km/h e di 6,3 litri/100 km in città.
Il cambio, dotato di bilanciere, non è un burro, ma si rivela preciso. Il comportamento delle sospensioni è valido; non sono cedevoli, ma garantiscono un ottimo smorzamento delle asperità sullo sconnesso.
Sul piano della funzionalità, e quindi della sicurezza, si mette in luce anche la risposta potente e ben modulabile dei freni con ABS. Sono sovradimensionati e arrestano la Triumph Thunderbird LT in poco spazio senza che l’antibloccaggio intervenga a sproposito.
Il rumore del motore è una colonna sonora dai toni bassi e dal ritmo deciso. Il bicilindrico pulsa vivo e ci accompagna su queste fantastiche statali americane. Siamo però convinti che la Triumph Thunderbird LT sarebbe un’ottima compagna di strada anche sulle nostre mitiche Dolomiti.
Triumph
Via R. Morandi, 27/B
20090 Segrate
(MI) - Italia
02 84130994
[email protected]
https://www.triumphmotorcycles.it
Triumph
Via R. Morandi, 27/B
20090 Segrate
(MI) - Italia
02 84130994
[email protected]
https://www.triumphmotorcycles.it