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Il fascino che non è mai mancato alla mamma degli scooter, la mitica Vespa, e che a maggior ragione troviamo su questa nuova versione dedicata ai 16-18enni. La GTS 125 Super, infatti, è Vestita a festa con l’abito della sorella maggiore GTS 300 Super, anche la nuova 125 spicca quindi per immagine ed eleganzanza nell’affollato universo dei “ruote basse” automatici.
Eleganza e sportività
L’estetica della GTS 125 Super, come abbiamo detto, ricalca per filo e per segno quello della versione ammiraglia. La griglia con le feritoie orizzontali sulla fiancata destra, la mascherina con gli elementi cromati, i cerchi bicolore, la molla dell’ammortizzatore anteriore dipinta di un rosso acceso, sono tutti elementi presi in prestito dalle mitiche versioni sportive delle Vespa degli anni sessanta e settanta.
Operazione al cuore
L’irrinunciabile telaio a scocca in acciaio abbraccia il rinnovato propulsore da 124 cc, che in questa versione ha abbandonato il carburatore per un più pulito e prestazionale sistema di iniezione elettronica. Confermati la distribuzione a 4 valvole e il raffreddamento a liquido, e la potenza sale a 14,9 cv (11kW) a 9.750 giri, con una coppia pari a 1,2 kgm (12 Nm) a 7.500 giri.
Naturalmente, questo motore è omologato Euro-3.
Occhio ai costi
Particolare attenzione è stata dedicata ai costi di gestione. Oltre ad un miglioramento dei consumi, il particolare che colpisce maggiormente è l’allungamento degli intervalli di manutenzione: si è passati infatti da 6.000 a ben 10.000 km tra un tagliando e l’altro, ben il 65% in più in un sol colpo.
Per tutti i gusti
Disponibili quattro diverse colorazioni, che rimarcano l’aspetto sportivo ed elegante allo stesso tempo dello “scooter per antonomasia”: Giallo Lime, Rosso Dragon ne esaltano il carattere dinamico, mentre Montebianco e Nero lucido ne sottolineano l’eleganza.
Ritrovarsi ancora
Nessun cambiamento nell’ergonomia e nella posizione di guida, pregi e difetti sono i medesimi della GTS300 Super. Ottima accoglienza, sia per i più alti che per chi è meno dotato in questo senso, l’ampia sella assicura grande comfort, sia che si tratti del guidatore che del passeggero.
Dedicate a quest’ultimo, le pedane a scomparsa, come in precedenza segnalato per la 300, sono più fascinose che utili, visto che una volta aperte il guidatore le urta con una certa facilità durante le soste.
Più belli che pratici
I comandi al manubrio sono ergonomici nella disposizione, un po’ meno nell’utilizzo, a causa della discreta distanza dalle manopole, particolare che obbliga a qualche contorsione chi ha le mani piccole.
Buoni volumi
Più che discreta, diremmo quasi buona, la disponibilità di vani portaoggetti: il sottosella, che contiene, non senza qualche difficoltà, una coppia di caschi jet, e il cassettino nel retroscudo per i piccoli oggetti.
Ben confezionata
Seppur non proprio a buon mercato, i 4.500 euro (Iva inclusa f.c.) richiesti per portarsi a casa la GTS 125 Super (che possono diventare però 4.000 grazie agli ecoincentivi) vengono abbastanza giustificati dall’ottimo livello di finitura e dalla qualità dei materiali, oltre che dall’esclusività del prodotto.
In scioltezza
La nota facilità di guida del Vespone 300 viene ulteriormente esaltata in questa versione in minor. Brillante e soprattutto intuitiva sin da subito, la GTS 125 Super, è un vero animale da centro urbano. Solida e ben piantata a terra, grazie al telaio in acciaio le cui doti di rigidità non ci stancheremo mai di apprezzare, ed alla buona impronta a terra fornita dagli pneumatici da 120/70 e 130/70 montati entrambi su ruote da 12”, la piccola GTS si lascia guidare con grandissima disinvoltura.
La nuova 125 spicca per immagine ed eleganzanza nell’affollato universo dei “ruote basse” automatici
Il suo monocilindrico si dimostra brillante sia in fase di accelerazione che in ripresa, con un’erogazione piacevolmente lineare e progressiva. Inoltre vibra poco o niente o, meglio, è perfettamente isolato dalla scocca, particolare sempre apprezzabile, specie nei trasferimenti extraurbani.
Con due mani
Buona la risposta dell’impianto frenante, anche se per ottenere decelerazioni degne di nota è preferibile agire su entrambe le leve, a causa dello scarso mordente del disco anteriore, da 220 mm di diametro come il peraltro più incisivo posteriore. Ottima la modulabilità, che permette di evitare bloccaggi indesiderati anche su fondi dall’aderenza così così.
Una via di mezzo
L’assetto delle sospensioni rappresenta una buona via di mezzo tra la guidabilità, e dunque anche la precisione di guida, e le capacità di filtrare le asperità del fondo stradale. Niente miracoli, ma nel settore pochi scooter sanno fare di meglio.
Sempre affascinante e tremendamente modaiola, a dispetto dei suoi anni, questa ultima nata si prepara quindi a diventare la regina della categoria. Se non nei numeri, senz’altro nell’immagine.
Vespa
Via Rinaldo Piaggio, 25
56025 Pontedera
(PI) - Italia
0587 272111
https://www.vespa.com/it_IT
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