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Non saremo certo i primi a raccontarvi quanto sia affollato il panorama delle proposte nel segmento scooter di circa 300 cc: da molti anni è un campo di battaglia di Case europee e asiatiche che, ognuna con flosofie diverse, ha prodotto una varietà di scelte di design, destinazione d'uso e prezzo veramente ampissima.
Negli ultimi anni si è presentato sul mercato europeo Wottan, un costruttore spagnolo che porta in Europa di veicoli della cinese Taro, li sottopone a un suo accurato controllo di qualità e li commercializza in Italia, Spagna, Grecia, Portogallo, solo per citare alcuni dei mercati dove è presente, e parte della strategia di Wottan si basa certamente sull'offrire il miglior rapporto prezzo/qualità possibile.
Se ci seguite da un po' ricorderete forse la nostra prova dello Storm S 300, uno scooter dall'animo cittadino, mentre quello di cui vi parleremo in questo test è il suo fratello con l'inclinazione per lo sport, lo Storm R 300 che – lo sveliamo subito – costa 4.900 euro f.c., un prezzo allineato verso il basso rispetto a scooter concorrenti assimilabili per cilindrata ed estrazione. Quotazione che però non pregiudica la dotazione e che ci ha spinto a provarne un esemplare per capire come è fatto e come va: non resta che salire in sella e raccontarvelo.
Le linee dello Storm R 300 a tratti possono ricordare quelle di alcune moto sportive: le superfici sono lisce e di presenza lo scooter da l'impressione di una certa aggressività ma, ripetiamo, sul design ogni valutazione è soggettiva e piuttosto vale sottolineare come le plastiche non siano sottili e la verniciatura della carrozzeria sia ben realizzata – quantomeno nella versione in blu opaco dell'esemplare del nostro test.
La dotazione dello Storm R 300 è certamente apprezzabile. Si parte dall'avviamento keyless ma è d'obbligo citare l'allarme, l'impianto di illuminazione Full Led, le manopole riscaldabili (su più livelli), la strumentazione LCD a colori con due layout e commutazione automatica su giorno/notte: ha tutte le informazioni che servono compreso il contagiri, ma manca un dato sui consumi medi e dispone di un solo trip.
Belle le leve regolabili su 5 posizioni così come il parabrezza (ma non in marcia, per effettuare la regolazione bisogna agire con due mani), non manca la presa USB posizionata accanto la strumentazione, mentre il cavalletto centrale è affiancato da una stampella laterale comoda da azionare. Comoda anche l'apertura del vano per l'accesso al tappo del serbatoio del carburante da 14,5 litri attraverso un pratico pulsante accanto al pomello per l'avviamento (a proposito: nonostante il keyless, è sempre possibile avviare lo scooter con una chiave meccanica, in caso di emergenza). Medesima soluzione per il vano sottosella, capiente e discretamente regolare: peccato non sia presente una luce di cortesia.
Cosa desiderare di più? Avremmo visto molto bene un freno di stazionamento ma in compenso al vano sottosella si affiancano due vani nel retroscudo dove riporre piccoli oggetti, non protetti da serratura e i blocchetti elettrici sono retroilluminati.
Ciclisticamente lo Storm R 300 mostra un telaio a tubi in acciaio con una coppia di ammortizzatori posteriori regolabili nel precarico, mentre all'avantreno è presente una forcella USD con steli da 37 mm e corsa di 120, non regolabile.
I cerchi sono da 15” all'avantreno e da 14” dietro, e calzano pneumatici Timsun nelle misure 120/70 e 140/60 sui quali ricade l'onere di fare da interfaccia con un impianto frenante - provvisto di ABS - che strizza l'occhio alla sportività: troviamo una coppia di dischi con profilo a margherita da 260 mm morsi da pinze ad attacco radiale e quattro pistoncini, mentre dietro il singolo disco è da 230 mm e gestito da una pinza a doppio pistoncino a diametro differenziato. Il peso dichiarato è di 186 kg e – spoiler – appare ben distribuito.
A spingere il Wottan Storm R 300 provede un motore è un monocilindrico 4 tempi, 4 valvole, di 278 cc (75 x 63 mm le misure caratteristiche), dotato di iniezione elettronica Taro, da 25,83 cavalli a 8.500 e 24 Nm di coppia massima a 6.500 giri, la trasmissione è – come d'obbligo in questo segmento - a variatore continuo e il gruppo motore/trasmissione funge anche da braccio oscillante della sospensione posteriore.
In sella allo Storm R 300 si sta comodi: l'ergonomia è buona anche per piloti di stazza oltre i 175 cm e il tunnel centrale non ingombra più del dovuto, lasciando adeguato spazio ai piedi. Il manubrio è alto e largo, per regalare un'ottima sensazione di controllo fin dalle basse velocità, e il riparo del corpo è più che buono in città e migliora ulteriormente alzando il plexi fino alla sua massima estensione.
Pratico il raggio di sterzo che nella marcia cittadina aiuta a districarsi nel caos urbano e – ma ne parleremo meglio più avanti – molto a punto il connubio motore-trasmissione che regala fluidità e comfort di marcia anche alle bassissime velocità, con un'ottima correlazione tra manopola del gas e ruota posteriore. E quando è il momento di fermarsi, issare sul cavalletto centrale lo Storm R è alla portata di tutti, segno che il peso è ben bilanciato.
La sella è ampia e permette di avanzare e arretrare a piacimento, ma è un po' larga: se siete sotto i 170 cm di altezza per poggiare con sicurezza entrambi i piedi a terra potrebbe essere necessario avanzare nella seduta verso il manubrio. I larghi specchi retrovisori in realtà soffrono un po' l'interferenza con i gomiti, ma sopratutto soffrono di qualche vibrazione che talvolta ne limita la funzionalità. Vibrazioni, peraltro, assolutamente trascurabili nelle parti a contatto con il pilota che sotto questo profilo gode di un buon comfort di guida, il cui limite è quello rappresentato dalla sospensione posteriore brusca nella riposta che nelle asperità impulsive restituisce qualche colpo secco e negli avvallamenti mostra una rigidità che compromette la pulizia nella guida, mentre la forcella mette invece in campo un ottimo comportamento sia sul piano del comfort che su quello del sostegno se vi viene in mente di abbassare la visiera e farvi quattro curve in scioltezza.
Già, perché non dobbiamo dimenticare della “R” nel nome dello Storm 300: nelle statali ricche di curve lo scooter Wottan diverte – se lo contestualizziamo nel suo segmento – grazie a un buon bilanciamento ciclistico e al motore che sembra avere più dei quasi 26 cavalli dichiarati. Sale di giri con facilità, la trasmissione permettere di raggiungere rapidamente – in autostrada - i 130 km/h indicati (noi abbiamo raggiunto con un breve lancio i 140 km/h indicati, ma si può ancora insistere) e riprende dalle svolte lente con una spinta gagliarda. Meglio comunque una guida fluida tra le curve, per una serie di ragioni: la prima è che la già citata rigidità della sospensione posteriore rompe un po' l'equilibrio dinamico quando si trova una buca o un avvallamento in piega e impone di procedere con più circospezione.
La seconda riguarda invece le gomme Timsun di primo equipaggiamento che nella guida sportiva mostrano qualche limite, dichiarando – comprensibilmente – di essere state progettate per un uso meno aggressivo, sopratutto sull'avantreno su cui agisce un impianto frenante che quasi non sfigurerebbe su una moto di media cilindrata: potente, ben modulabile (e ottimo il comportamento sull'asse posteriore) e ben sostenuto dalla forcella USD anche se si affonda la frenata con decisione, tuttavia l'ABS interviene spesso e mostra una logica di intervento parecchio conservativa. A questo proposito, ci viene da chiederci se con pneumatici diversi rispetto a quelli di primo equipaggiamento la situazione possa cambiare ma per esserne certi bisognerebbe effettuare un test back to back. Intendiamoci: le gomme dello Storm R 300 sono adeguate al suo ambito elettivo di utilizzo cittadino e turistico, ma la ciclistica dello Storm R invita alla guida brillante e lì il grip non è mai abbastanza...
Nel corso del nostro test abbiamo percorso con facilità almeno 25 km/litro. Un dato di rilievo, specie se pensiamo che non abbiamo certo cercato di effettuare un “economy run”: a nostro avviso si può fare tranquillamente di meglio.
Lo scooter cino-spagnolo è un mezzo pratico e comodo, facile da guidare, dotato di un gruppo motore-trasmissione molto a punto che ci è piaciuto per la fluidità e la corposità dell'erogazione. Inoltre ha una dotazione tutt'altro che disprezzabile, pensate per esempio alle manopole riscaldabili o al doppio disco anteriore. Avremmo però desiderato una sospensione posteriore più efficiente, per renderlo più godibile sia in città che fuori, e un intervento più calibrato dell'ABS.
Per il resto, siamo convinti che la proposta Wottan possa colpire nel segno, sia per il prezzo di 4.900 euro f.c. che per la godibilità dello scooter, chi cerca un mezzo cittadino di buone prestazioni e ampio spettro di utilizzo, anche nelle statali ricche di curve.
Casco: Schuberth C5
Giacca: Alpinestars Crazy Eight
Guanti: Alpinestars Rayburn V2
Pantaloni: Alpinestars Copper Out denim
Stivali: Eleveit Tank WP
Wottan Motor
Zona Industriale Area PIP 39
84087 Sarno
(SA) - Italia
[email protected]
https://wottanmotor.com/
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