Yamaha FJR 1300 AE 2016

  • Voto di Moto.it 7.5 / 10
Yamaha FJR 1300 AE 2016
La sport tourer giapponese arriva alla quinta generazione e conferma la formula del suo successo. È sportiva (145 cv) con un occhio ai viaggi (le borse sono di serie). Nel 2016 arrivano i fari a led adattivi e la sesta marcia. È perfetta per il turismo veloce, ma il peso si avverte in manovra
26 febbraio 2016

100.000 moto in 15 anni

La Yamaha FJR 1300 è una moto di successo per la Casa dei tre diapason. Esiste dal 2001, arriva oggi alla quinta generazione ed è una delle ultime rappresentanti della un tempo amatissima famiglia delle sport tourer (oggi rimpiazzata in buona misura dalle maxi enduro).
100.000 moto vendute nel mondo (60.000 in Europa) sono il biglietto da visita della FJR, che sin dalla sua nascita nel 2001 ha giocato la formula dell’animo sportivo (motore 4 cilindri da 145 cavalli) declinato in veste touring (borse integrate, parabrezza regolabile elettricamente, trasmissione finale a albero). 
La moto è conosciutissima dagli appassionati, anche italiani. Ripercorriamo quindi velocemente l’evoluzione del modello. Nel 2003 arriva la seconda generazione, che fa debuttare l’ABS. Nel 2006 cambia il design e nasce il cambio assistito elettronicamente (non c’è più la leva della frizione). Inoltre l’ABS è di tipo combinato. Nel 2013 c’è il primo salto generazionale che parla di elettronica. Troviamo infatti di serie il controllo di trazione, il cruise control e (optional sulla AE) le sospensioni a regolazione elettronica. È nuovo anche il frontale della FJR 1300.

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2016: ecco le novità

La Yamaha FJR 1300, nelle tre versioni A (base), AE (con sospensioni a regolazione elettronica) e AS (sospensioni a regolazione elettronica e cambio elettro assistito) riceve la sesta marcia (di tipo overdrive, allunga il rapporto finale del 10%), una nuova frizione più leggera e i fari a led (che sono adattivi in curva nelle versioni AE e AS).

Il modello 2016 ha un catalizzatore perfezionato, che fa rientrare la moto nei parametri della normativa Euro 4. Inoltre la strumentazione è uguale a prima, ma ora è definita dalla Casa come “antiriflesso” in presenza di luce forte. Sulla FJR 1300 ritroviamo come sempre le borse laterali integrate, le manopole riscaldate, il parabrezza regolabile elettricamente (la sua escursione è notevole e pari a 12 cm). Il motore dispone di due mappe (touring e sport) e il pilota può regolare anche il manubrio, la sella (in altezza) e i deflettori posti sui convogliatori laterali.
L’FJR è inoltre la prima Yamaha disponibile in versione D-Air, vale da dire predisposta per l’airbag elettronico fornito dalla Dainese. Una buona notizia arriva dai prezzi, che sono invariati rispetto a prima: la Yamaha FJR 1300 A costa 15.990 euro, la AE (con sospensioni regolabili elettricamente) 18.990 euro, la AS (sospensioni come la AE e cambio elettro assistito) arriva a 19.990 euro. AE e AS arriveranno in Italia a partire dal mese di maggio del 2016 anche nella nuova colorazione Matt Silver.

La FJR nasce per viaggiare, ma si presta anche alla guida sportiva nel misto
La FJR nasce per viaggiare, ma si presta anche alla guida sportiva nel misto

Cambio e frizione ridisegnati

La scatola del cambio è stata riprogettata e ora ospita ingranaggi elicoidali di nuova concezione che consentono l’adozione della sesta marcia. La frizione è dotata di un antisaltellamento derivato da quello studiato per la YZF-R1. Il faro a led anteriore delle versioni AE e AS è di tipo adattivo. La moto dispone infatti di una piattaforma inerziale (IMU), che legge l’inclinazione della moto e, oltre i 5 gradi di piega, accende da uno a tre led per illuminare l’interno della curva (solitamente lasciato cieco dalla moto quando piega).

Prova su strada

E pensare che una volta la facevano da padrone. Le sport tourer erano il non plus ultra del viaggiatore malato di pieghe. Poi sono arrivate le maxi enduro e ciao ciao, bambina. La FJR 1300 invece se ne sta lì imperterrita col suo motorone di 1.298 cc, 4 cilindri, incastonato nel bel telaio Deltabox. Dal 2001 ci alterniamo alla guida delle varie evoluzioni – tutte fedeli al progetto iniziale – e dobbiamo dire che è sempre un bell’andare. 
La maxi di Iwata nel 2016 è una bella sciura, con tanti pregi e pochissimi difetti. È comoda e ospitale per il pilota e il passeggero. La protezione dall’aria è eccellente col cupolino in posizione rialzata, mentre lascia passare parecchia aria, quando è basso (ottima cosa in estate). Le vibrazioni sono ridotte all’osso e il calore del motore (20° la temperatura del nostro test) è contenuto. La sella è bassa (800 mm da terra) e consente di mettere giù bene i piedi. In manovra da fermo o nelle inversioni bisogna sempre prestare parecchia attenzione alla massa (circa 295 kg col pieno da 25 litri), perché la FJR si mostra compatta e filante, ma non pesa poco. Anzi.

Il quattro cilindri da 145 cavalli è fluido e gentile a 1.000 giri, ma la verve viene fuori passati i 3.000
Il quattro cilindri da 145 cavalli è fluido e gentile a 1.000 giri, ma la verve viene fuori passati i 3.000

In movimento i chili spariscono e la Yamaha 1300 sfoggia il grande bilanciamento che la rende agile persino in città. Non è un caso che sia la moto prediletta dai corpi di polizia di diversi Paesi, Francia in testa. Il motore ha una progressione spettacolare. Tiene senza problemi la quinta in città a 40 km/h, in sesta a 130 dorme beato a 3.800 giri. Ma basta un niente per lanciare la FJR a velocità da autentica sportiva e fare bye bye alle endurone (a quasi tutte, sia chiaro). Il quattro cilindri da 145 cavalli è fluido e gentile a 1.000 giri, ma la verve viene fuori passati i 3.000. Fino a 6.000 giri spinge con veemenza, poi dai 6 agli 8.000 (regime di potenza massima) esplode e regala sorpassi fulminei. La mappa touring è sin troppo garbata, abbiamo preferito la sport nel misto, perché dona una reattività esaltante all’acceleratore. Il consumo si è attestato sui 6,2 l/100 km.

Il nuovo cambio è preciso e secco negli innesti, che si mostrano un filo contrastati solo nelle scalate ai regimi più bassi. La frenata è molto modulabile, mentre il comando lamenta una risposta spugnosa nella guida più brillante.

Il comportamento delle sospensioni a regolazione elettronica è valido. Impostate su Comfort, evidenziano un ritorno leggermente sfrenato sulle asperità, mentre la taratura Hard permette alla FJR di restare in assetto costante sia nelle frenate decise che sugli avvallamenti presi ad alta velocità. Non abbiamo guidato la moto in condizioni di scarsa visibilità, ci riserviamo quindi di ripetere il test per dare un giudizio ai fari adattivi. Di contro abbiamo usato il cruise control, che ha una logica di funzionamento semplice e chiara (di evidente estrazione automobilistica).

Nel complesso la Casa giapponese non ha stravolto la mitica FJR 1300, ma ha saggiamente scelto di perfezionare ulteriormente una moto che anche nel 2016 si conferma un’ottima alternativa alle solite crossover per viaggiare e per divertirsi tra le curve.

Pregi
Confort | Prestazioni | Stabilità

Difetti
Peso a bassa andatura | Coppia ai bassi regimi


Maggiori info

Moto: Yamaha FJR 1300 AE 2016

Luogo: Malaga

Meteo: 21 °

Terreno: strade statali e di montagna

Foto di Alvaro Luna

 

Abbiamo usato

Casco HJC

Giacca Rev’It!

Jeans Rev’It!

Guanto Dainese

Scarpa TCX Boots

Yamaha FJR 1300 AE (2016 - 20)
Yamaha

Yamaha
Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo (MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/

  • Prezzo 19.599 €
  • Cilindrata 1.298 cc
  • Potenza 146 cv
  • Peso 289 kg
  • Sella 805 mm
  • Serbatoio 25 lt
Yamaha

Yamaha
Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo (MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/

Scheda tecnica Yamaha FJR 1300 AE (2016 - 20)

Cilindrata
1.298 cc
Cilindri
4 in linea
Categoria
Gran Turismo
Potenza
146 cv 108 kw 8.000 rpm
Peso
289 kg
Sella
805 mm
Pneumatico anteriore
120/70 ZR17M/C (58W)
Pneumatico posteriore
180/55 ZR17M/C (73W)
Inizio Fine produzione
2016 2020
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