Yamaha R1 1998: TEST youngtimer. La prima con 150 cv!

  • Voto di Moto.it 8 / 10
Abbiamo messo insieme 3 giappo sportive di 20 anni fa: la Honda VTR SP1 del 2000, che interruppe il dominio Ducati in SBK; la Suzuki Hayabusa del 1999, che superò e di molto il muro dei 300 orari; la Yamaha R1 del 1998, che rivoluzionò il segmento supersport con 150 cv. In questa puntata vi parliamo proprio della R1, che ci ha fornito l'amico Stik: una moto eccezionale ancora oggi!
9 aprile 2019

Abbiamo messo insieme tre moto giapponesi sportivissime di 20 anni fa: la Honda VTR SP1 del 2000 che interruppe il dominio Ducati in SBK; la Suzuki Hayabusa GSXR1300 del 1999 che superò e di molto il muro dei 300 orari (312km/h!); la Yamaha YZF R1 del 1998 che rivoluzionò il segmento supersport con 150 cavalli e un peso intorno ai 200 kg. In questa puntata vi parliamo proprio della YZF R1 che ci ha fornito l'amico Stik (da non confondere con quello falso, un certo Stig).
Una nota a questo tipo di test: le proviamo su strada, sebbene abbiano prestazioni sfruttabili solo in pista; ma dopo 20 anni di onorata carriera è bello godersele anche - e soprattutto - nei classici giri con gli amici.  Abbiamo iniziato la rubrica YT con la regina delle sportive, la mitica Honda RC30 messa a disposizione da Stik!
Poi abbiamo provato l’ultima BMW GS di ghisa, la R1150GS del 2003. E siamo passati non a una, ma due Triumph Speed Triple 955 col simpatico Guido Meda.
Gli anni 90 e l’inizio del nuovo millennio sono stati però gli anni delle supersportive e oggi torniamo a bomba da loro.

Tre moto nipponiche che hanno segnato il finire degli anni 90
Tre moto nipponiche che hanno segnato il finire degli anni 90
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Tre moto giapponesi indimenticabili

La Honda VTR SP1 del 2000 è nota all’estero con la siglia RVT1000 RC51. Una moto progettata dalla HRC per correre nella superbike. E per vincere due mondiali con Colin Edwards.
Facciamo poi un passo indietro di un anno. Siamo nel 1999 e compare la mostruosa Suzuki GSX-R 1300. Forse la moto di serie più veloce al mondo. Dopo di lei si corse ai ripari per fermare l’escalation velocistica (lei faceva i 312 km/h!). Ma intanto la prima serie fu messa in vendita con numeri spaventosi.
Andiamo indietro di un altro anno. E’ il 1998 e debutta la rabbiosa  Yamaha YZF R1. Cosa fa? Stravolge il mercato, alza l’asticella. Ancora oggi i suoi 150 cavalli senza elettronica e con una ciclistica agilissima fanno tremare i polsi.

Ecco, sono loro le nostre regine. E allora andiamo subito a provarle insieme sul mitico Penice. E’ vero, sono moto potentissime, sfruttabili solo in pista in piena sicurezza. Ma oggi, che vanno per i 20 anni (o più), sono anche meravigliose moto vecchie da usare per dei bei giri su strada. Sono ancora bellissime da guidare e sono uno spettacolo per gli occhi: quindi non lasciatele sotto i teli in garage, ma portatele a spasso.

Stik in sella alla sua R1 in condizioni originali
Stik in sella alla sua R1 in condizioni originali

Yamaha R1

La Yamaha YZF R1 desta scalpore al debutto, che avviene a EICMA nel 1997. Arriva sul mercato nel 1998 e si scontra con le altre 4 cilindri giapponesi, come Suzuki GSX-R 750, Honda CBR 900RR e Kawasaki Ninja ZX-9R. Rispetto a queste la Yamaha prende le distanze e lascia di stucco gli appassionati. E' compatta, leggera e tocca i 150 cavalli dichiarati!
Non solo, consacra definitivamente la categoria delle supersportive mille, che diventano prepotenti regine di questo segmento. E lo sono ancora oggi. 
La R1 del 1998 ha un motore 4 cilindri di 998 cc a carburatori, forte di 150 CV a 10.000 giri, con 11 kgm di coppia a 8.500 giri. E' super quadro (alesaggio x corsa di 74 x 58 mm) e ha la soluzione unica delle 5 valvole per cilindro e valvola EXUP sullo scarico. L'interasse è di 1395 mm e il telaio è in allumionio con struttura Deltabox. La forcella da 41 mm è totalmente regolabile, mentre i freni hanno un doppio disco da 298 mm con pinze a 4 pistoncini. Il peso in ordine di marcia è pari a circa 205 kg. 
La R1 in prova è gommata con le attuali Metzeler M7RR, che si sposano a meraviglia anche con le moto di qualche lustro fa. La scelta delle gomme è essenziale, quando si guidano moto con queste prestazioni, ma del tutto prive di sistemi elettronici legati alla sicurezza attiva (ABS e controllo di trazione). 

Su strada la guida della R1 regala ancora oggi sensazioni meravigliose. E' una moto agilissima e rapida anche nei tornanti. Il motore ha 150 cavalli, ma non è mai vuoto. Già da 4.000 giri spinge con tutta la forza necessaria per andare via molto veloci su strada. Oltre gli 8.000 decolla e regala accelerazioni che poco si conciliano con le strade aperte al traffico. La posizione in sella è scomoda, ma sappiate che le superbike di oggi sono decisamente più affaticanti. Il cambio è preciso, ma un po' ruvido, mentre la frenata ha una buona modulabilità e una potenza nella media delle moto giapponesi di queglia anni. Sopra ogni altra cosa svetta però il feeling di guida, ancora oggi appagante e vero precursore delle superbike che ancora oggi corrono e vincono in pista. 

Video e foto di Massimo Di Trapani

Pro e contro

Pro

  • E’ un pezzo di storia – ancora bellissima e potente – prenderà tanto valore (anzi già ora i prezzi per un bell'esemplare sono altini)

Contro

  • E’ scomoda ed estrema – non ha nessun controllo, ocio!

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Yamaha YZF R1 (1998 - 99)
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Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo (MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/

  • Prezzo 11.500 €
  • Cilindrata 998 cc
  • Potenza 139 cv
  • Peso 177 kg
  • Sella 815 mm
  • Serbatoio 18 lt
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