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Yamaha XT1200Z Super Ténéré: 21 anni di passione
Il 2010 sarà ricordato come l’anno delle maxi enduro. Vuoi perché il segmento è in forte crescita, sempre più apprezzato da chi usa la moto tutti i giorni o per affrontare i lunghi viaggi estivi; vuoi perché era da tempo che non assistevamo a così tante novità, e di che spessore!
Ha iniziato la market leader, la BMW R1200GS, che ha sfornato un motore boxer bialbero ancora più prestazionale; è stata poi la volta della Ducati, che della Multistrada ha mantenuto soltanto il nome, proponendo una vera superbike da viaggio.
Una delle novità più attese di questa stagione, motociclisticamente parlando, è però lei, la Yamaha XT1200Z Super Ténéré. Non fosse altro che per il nome: evoca un modello, nato nel 1989, che è a ragione entrato nel cuore di più generazioni di motociclisti e che ancora oggi riunisce numerosi appassionati che alla Super Ténéré hanno dedicato moto club in diversi paesi.
Nel 2010 il mito rivive, aggiornato secondo i gusti dei bikers di oggi e reso attuale dalla tecnologia riversata a piene mani dagli ingegneri di Iwata sulla loro portabandiera.
La XT1200Z è, come allora, una moto veloce, confortevole e robusta. È cresciuta nella cilindrata sino agli attuali 1.199 cc, che le assicurano una potenza massima di ben 110 cavalli, si è dotata di una bella (e funzionale) trasmissione finale ad albero cardanico, che la rende immune dal fastidioso rito del regola-e-lubrifica, e si è dotata di una sofisticata gestione elettronica del motore e della frenata che la pone all’avanguardia nel segmento delle entro-fuoristrada dedicate al turismo a medio e lungo raggio.
Comodità, sicurezza e prestazioni sono i dogmi di ogni turista a due ruote. E a lui è dedicata la Yamaha XT1200Z Super Ténéré, che nel primo anno di vendita è offerta esclusivamente nella ricca versione First edition
Certo, di pari passo è cresciuto anche il peso della moto, ma è lo scotto da pagare per poter godere delle prestazioni, della sicurezza (leggi ABS, controllo di trazione, frenata assistita) e dei numerosi accessori dedicati al comfort di una grande moto da viaggio dei nostri giorni.
Comodità, sicurezza e prestazioni sono infatti i dogmi di ogni turista a due ruote. E a lui è dedicata la Yamaha XT1200Z Super Ténéré, che nel primo anno di commercializzazione è offerta esclusivamente nella opulenta versione First edition, equipaggiata con ABS-UBS, controllo di trazione TCS, doppia mappatura (Sport e Touring), protezione del motore, paramani, borse laterali in alluminio, protezione del faro, adesivi dedicati. Il tutto a 15.290 euro franco concessionario; una cifra importante, ma assolutamente in linea con i contenuti offerti dalla nuova Yamaha e addirittura interessante se confrontata, a parità di equipaggiamento, con la concorrenza.
In primis troviamo i cerchi a raggi, tanto amati da chi va in fuoristrada, ma anche temuti per i rischi che comportano in caso di foratura se si montano le camere d’aria. Bene, la XT1200Z ha risolto il problema, adottando dei bei cerchi in alluminio idonei, grazie alla particolare disposizione dei raggi, a ospitare pneumatici tubeless (110/80-19 e 150/70-17 rispettivamente all'avantreno e al retrotreno).
Di notevole spessore tecnico è anche il sistema di frenata combinata UBS (Unified Braking System), che ripartisce idraulicamente la forza frenante tra le due ruote solo quando si agisce sulla leva del freno al manubrio (non quando si pigia il pedale del freno); se si aziona il freno posteriore prima di quello anteriore, la gestione elettronica si disattiva automaticamente.
Al suo intervento si somma quello dell’ABS, che risulta ben tarato e adatto ad affrontare anche gli sterrati (condizione in cui sarebbe comunque preferibile poterlo escludere).
All’avantreno troviamo i due grandi dischi a margherita da 310 mm di diametro, mentre posteriormente svetta un disco extralarge da ben 282 mm.
Il comfort, la protezione aerodinamica e le prestazioni complessive sono di un altro pianeta rispetto a alla vecchia 750, e fanno della nuova 1200 un valida alternativa alle tourer più gettonate
Motore e cambio fanno il resto, è sufficiente infatti inserire la terza o la quarta marcia per riprendere velocità anche da regimi prossimi al minimo senza che il bicilindrico opponga un rifiuto o faccia un irrispettoso “sciuff”.
Ci spostiamo in autostrada per scoprire quanto l’XTZ sia cambiata rispetto al modello originario.
Il comfort, la protezione aerodinamica e le prestazioni complessive sono infatti di un altro pianeta e fanno della nuova 1200 un valida alternativa alle tourer più gettonate.
Le pedane, posizionate in basso, non affaticano le ginocchia anche dopo diverse centinaia di chilometri in sella e il parabrezza, nonostante le dimensioni ridotte, assicura un notevole riparo dall’aria sino alla massima velocità.
Il cambio è correttamente spaziato, ha una corsa un po’ lunga della leva e presenta una sesta marcia che permette di mantenere alte velocità di crociera senza alcuno sforzo per il motore; a 130 km/h indicati corrispondo poco più di 4.000 giri/min, a 140 siamo a quota 4.500 giri mentre a 160 si sfiorano i 5.000.
Il tutto senza vibrazioni (che compaiono in verità sul manubrio solo intorno ai 3.000 giri) e con un rumore di scarico mai invadente.
Il consumo autostradale è di 19 km/l a 130 km/h e scende sino ai 14,7 km/l a 160, garantendo quindi una buona autonomia in virtù dei 23 litri di capienza del serbatoio. Nemmeno in città i consumi si fanno preoccupanti, garantendo medie di 14,6 km/l che salgono fino ai 17/18 km/l sui percorsi misti.
Se andate di fretta (rigorosamente su un autobahn tedesca!), la vostra Super Ténéré sa anche viaggiare forte, come dimostra la punta massima di 218 km/h indicati (corrispondenti a 203 km/h effettivi).
È giunto però il momento di abbandonare la monotonia autostradale per scoprire le doti ciclistiche e il carattere del bicilindrico di 1.199 cc sui percorsi guidati tipici delle strade secondarie.
Al di là delle dimensioni e del peso, emerge l’ottima maneggevolezza della moto, mai impegnativa anche sui tornanti più stretti o nei rapidi cambi di direzione. Il feeling trasmesso dal telaio è apprezzabile e bastano tre curve per entrare in sintonia con la Super Ténéré.
Merito di quote ciclistiche azzeccate e di una forcella tanto efficace che ci verrebbe da esporla in salotto. Affonda il giusto anche nelle frenate più “ignoranti” e digerisce di tutto, al punto che ci sbilanciamo nel definirla la miglior incassatrice di asfalti dissestati provata negli ultimi anni. Troppo generosi? Provatela anche voi e sappiateci dire.
Degno compare è il monoammortizzatore: ben tarato dalla Yamaha in particolare nel ritorno, assicura una valida trazione anche sui fondi sassosi.
Passiamo all’argomento clou di questa prova, vale a dire il comportamento del nuovissimo propulsore. La prima sorpresa giunge dal tipo di erogazione che ricorda, amplificandone le sfumature, quella della prima XTZ 750.
La progressione è infatti regolare a partire dal minimo e sino ai 3.000 giri/min, range in cui il motore si dimostra però piuttosto ruvido nel funzionamento e non privo di una certa rumorosità meccanica.
A 3.000 giri si avverte una prima spinta decisa che prepara alla crescita, assai lineare e dolce, che conduce al secondo cambio di carattere, perentorio, posto a circa 5.500 giri/min. Come dimostrano le curve rilevate al banco, a questo regime il due cilindri cambia timbro e svela la sua indole più dinamica, che resta tale sino all’intervento del limitatore (posto a 8.000 giri/min).
Passando alla mappatura Touring, non variano i valori massimi di potenza e coppia, ma si acquista una maggiore linearità nei transitori, in special modo viene addolcito il cambio di carattere del motore una volta varcata la soglia dei 5.500 giri/min.
L’estrema dolcezza della Super Ténéré mette al riparo da pericolose perdite di trazione sui fondi bagnati, tanto che per avvertire l’intervento del TCS bisogna proprio farla fuori dal vaso, ruotando la manopola destra senza ritegno con i rapporti più bassi.
La frenata è un capitolo in cui la XT1200Z eccelle, grazie alla modulabilità e alla potenza del suo impianto. L’intervento dell’ABS è avvertibile solo agendo bruscamente sul pedale del freno posteriore, mentre la leva al manubrio (che, lo ricordiamo, comanda anche il disco posteriore) garantisce decelerazioni potenti e con un ottimo assetto della moto. È un peccato non poter disinserire l’ABS in fuoristrada, ma fortunatamente la sua azione non è mai troppo invasiva. L’abbiamo messo alla prova anche sul fango e sull’erba bagnata e, senza esagerare con la velocità, non ci ha mai fatto arrestare… il battito del cuore.
E proprio in fuoristrada non pensiate di fare chissà quale numero. Ma se il vostro obiettivo – al pari di quello dei progettisti – è affrontare sterrati anche impegnativi, la Super Ténéré sarà una degna compagna d’avventura. È infatti una valida alternativa alle enduro stradali più in voga e, pur fedele nel DNA alla prima XTZ 750, si propone oggi rivista nelle prestazioni e con la tecnologia che i motociclisti pretendono da una moto del 21esimo secolo.
Yamaha
Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo
(MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/
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