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Due tempi: abbandonato, criminalizzato poi recuperato e apprezzato. Chi ha continuato a crederci ha fatto centro, i numeri di vendita sono ancora alti, le moto sono semplici, economiche, di facile gestione e terribilmente efficaci.
In più ha il vantaggio di fidelizzare i piloti in erba al marchio, ormai nel percorso di crescita dei giovani rider la tappa 125 2T è fondamentale, e i campionati dei ragazzi under 17 con moto 2 T hanno raggiunto un’importanza fondamentale sia in Italia che in Europa.
E’ da li che i team manager della grandi case pescano i piloti del futuro. Inoltre con la la regola che in MX2 si può correre con il 250 2 T (campionato Italiano e Europeo, non mondiale) questo genere di moto ritorna molto competitivo, tante volte più competitivo del 250 4 T.
D’altronde a pari cilindrata la differenza di CV tra 2 e 4 T è importante.
La scelta ormai è limitata ai marchi con base austriaca (oltre all'artigianale TM Racing e in futuro - chissà - anche Beta Racing...).Se si vuole il prodotto giapponese, è rimasta solo Yamaha (insieme alla sua cugina italo-giapponese Fantic Motor). Il prodotto Yamaha pur essendo un progetto con qualche anno sulle spalle rimane sempre competitivo.
Per il 2022 la casa dei tre diapason ha pesantemente messo mano al progetto, presentando un 125 rivoluzionato e un 250 rivisto. Con una piccola differenza di prezzo, 200 euro, le moto possono essere acquistate nella versione Monster Energy con interventi brandizzati solo estetici. Come sempre presentati anche i fantastici Kit GYTR: è radicale per la 125 con centralina, cilindro, pistone, scarico, testa che rendono la piccola veramente factory.
La moto dei ragazzi, la Yamaha YZ 125, è stata stravolta dai tecnici di giapponesi per quanto riguarda il motore, più cattivo e performante, cosa resasi necessaria per annullare il gap di potenza e schiena rispetto alla concorrenza austriaca degli anni passati.
Sin da subito si nota più prontezza in uscita di curva e questo comporta un minor utilizzo della frizione. Il tiro in basso non è eccezionale ma da metà in avanti la differenza con il modello 2021 è evidente. Anche di allungo è migliorata parecchio, il motore gira molto pulito e lineare e si distende benissimo fino al limite del fuori giri che arriva tardissimo anche se la carburazione avrebbe potuto essere perfettibile,leggermente grassa in basso e magra in alto. Un ottimo lavoro è stato fatto anche sul cambio che l’ha reso più preciso e resistente, la cambiata è sempre precisa e veloce. Nonostante non si sia intervenuto la frizione si è rivelata morbida e resistente, vero è che la pista di Dorno in perfette condizioni non la sollecitava troppo.
Il telaio in alluminio non è cambiato rispetto all’anno precedente,di fatto resta uno dei migliori in circolazione, si guida davvero bene, è preciso in inserimento in curva pur restando comunque rigido nei tratti veloci con buche e canali. Per quanto riguarda l’impostazione di guida è stata diminuita la distanza tra i due convogliatori, la moto si sente più stretta tra le gambe e questo comporta un maggior controllo della moto e la rende più facile da guidare. Le sospensioni Kayaba rimangono al top, la forcella idraulica lavora in perfetta sintonia con l’ammortizzatore, non c’è stato bisogno di nessun cambiamento durante la giornata di test, la moto è bella stabile e mai scorbutica nelle buche a qualsiasi velocità. Ottima la scorrevolezza a partire, questo a vantaggio del confort di marcia.
Il nuovo freno posteriore non mi è piaciuto tantissimo, la frenata è troppo immediata e poco modulabile, ma questi evidentemente son gusti personali. Unica pecca che ho notato son le pedane, da anni son sempre le stesse e non offrono un appiglio sicuro ed efficace soprattutto se vi è fango o acqua in pista.
Il modello con il Kit GYTR aumenta la prestazione del propulsore a metà e in alto, perdendo poco in basso, chiaro è che la moto diventa leggermente più professionale da portare come è giusto che sia.
La 250 è cambiata poco e nulla a parte l’ergonomia e i freni che hanno le stesse caratteristiche della 125. Moto a cui va dato del lei, lenta in basso con un’esplosione a metà che richiede esperienza e braccia allenate, quindi molto impegnativa livello fisico e molto esigente a livello di guida.
YZ 125 è completamente rivoluzionata a livello di propulsore, nuova la testata, il cilindro e il pistone, con una camera di combustione rimodellata, nonché una luce di scarico più corta e il diagramma modificato.Inedita la valvola di scarico YPVS così come il pacco lamellare, ora un prezioso V-Force.
Il basamento ha una biella più lunga e masse volaniche più pesanti permesse grazie all’aumento dei cavalli espressi dal nuovo gruppo cilindro testa pistone. Diverso il rapporto del secondario ora 13/49 e rinforzato il cambio primario. Tutte le sovrastrutture sono state ridisegnate, la sella appiattita, i fianchetti e il serbatoio ridotti nell’ingombro laterale e abbassata la luce sella pedane. Nuovo l’air box che permette una maggiore portata di aria fresca per il motore.
Rinnovato in toto il gruppo frenante, ora simile ai modelli 4 T. Possibilità di colorazione Monster Energy Yamaha Racing Edition con un piccolo sovraprezzo. Interventi solo estetici e a livello di sovrastrutture invece per la YZ 250 anche lei disponibile nella versione brandizzata Monster.
Le moto sono disponibili da ottobre al prezzo rispettivamente di 7.699 euro per la YZ 125 e 8.299 euro per la YZ 250.
Per la 125 abbiamo anche il Kit GYTR e per entrambe Yamaha mette a disposizione un ampio catalogo di parti speciali dedicate che posso rendere la vostra Yamaha 2T preziosa e unica.
(2.500 euro costo kit GYTR. 200 euro per le grafiche Monster)
Abbigliamento utilizzato
Acerbis
Casco X-RACER VTR
Scarponi: X-ROCK MM Boots
Pantaloni: MX TRACK Pants
Maglietta: LTD OUTRUN Jersey
Maschera: Ariete
Pista di Dorno
Yamaha
Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo
(MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/
Yamaha
Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo
(MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/