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Il rapporto del motore rimane super quadro, l’alesaggio è infatti di 77 mm a fronte di una corsa di 53,6 mm.
Un’altra novità essenziale è data dalla lubrificazione, che passa dal carter secco del 2013 al carter umido del 2014, con una lieve riduzione dell’olio (da 1,2 litri a 0,9).
Arriva l’iniezione elettronica, con un corpo farfallato Keihin da 44 mm dotato di iniettore con 10 fori. Così anche la 250 può utilizzare il Power Tuner, con cui si può impostare rapidamente la mappatura della centralina più adatta ai diversi terreni o allo stile di guida del pilota. Nuovo e rivisto anche il cambio, più robusto e dotato di una finale più lunga (il rapporto passa da 13/51 a 13/50).
Il doppio trave alu di Iwata si conferma un bell’oggetto. Dà alla YZF tanta sicurezza sui tratti veloci – dove altre 250 mollano qualche bella sbacchettata – e un bel controllo in aria
Detto della buona coppia motrice, che permette di agganciare la marcia superiore prima della zona rossa, aggiungiamo anche che l’allungo è soddisfacente, ma non è il punto forte del nuovo duemezzo. La curva d’erogazione può comunque essere modificata in pochi minuti utilizzando il software Power Tuner (optional).
Il doppio trave alu di Iwata si conferma un bell’oggetto.
Dà alla YZF tanta sicurezza sui tratti veloci – dove altre 250 mollano qualche bella sbacchettata – e un bel controllo in aria.
È anche facile tenere l’anteriore dentro il canale in uscita di curva, manca infatti la noiosa tendenza delle ciclistiche più leggere a saltare fuori dell’appoggio. Logico che un comportamento di questo tipo si paghi poi con una maneggevolezza e una velocità nei cambi di direzione migliorabili. Ma la sicurezza sui tratti veloci e bucati resta un plus che Yamaha ancora oggi può vantare tra i suoi pregi più grandi.
Le sospensioni mostrano un setting sostenuto, adatto a piloti già belli veloci. La forcella incassa bene, è scorrevole e migliora nella risposta al crescere della velocità.
L’ammortizzatore ha una molla più dura e lo si avverte subito in sella, il posteriore resta infatti più alto che in passato; ottima la trazione anche sul duro offerta dal cinematismo progressivo.
A fermare i 105 kg in ordine di marcia (col pieno di benzina) pensa l’impianto frenante Nissin, con disco anteriore flottante da 250 mm; il suo rendimento è nella media per potenza, ottimo nella modulabilità.
Yamaha
Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo
(MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/
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