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18 aprile 1999: a Sepang, in Malesia, Loris Capirossi vince il primo GP stagionale con la Honda 250 del team Gresini, con il numero 1 sulla carenatura: nel 1998, Capirossi aveva conquistato il titolo mondiale in Argentina con l’Aprilia, che però l’aveva licenziato per il contatto all’ultima curva con Tetsuya Harada. Per Loris sembrava la fine della carriera (“Ho corso 22 stagioni, mi hanno detto che ero finito almeno 21 volte…” sorride Capirossi), ma grazie a Fausto riuscì a tornare protagonista, trionfando, contro ogni pronostico, nella prima gara.
“Avevo una Honda NSR a quei tempi non troppo competitiva - ricorda Loris guardando la foto che lo ritrae in piedi sulle pedane con la bandiera italiana -: nessuno si aspettava che io potessi vincere, forse nemmeno io. Al penultimo giro, alla steccata della curva 1, ho fatto una frenata che nemmeno io so come ho fatto a fermarmi… Ho passato Nakano e ho vinto la gara. Una gioia incredibile”.
Un successo dovuto anche alla grande motivazione di Loris, alla sua voglia di rivincita.
“Il 1998, è il caso di dirlo, era finito con il botto. Mi ritrovai a piedi, ma grazie alla mia amicizia con Fausto, nonostante fosse dicembre, riuscì a rimanere in 250 con una moto non così male, ma poco affidabile. La motivazione era al massimo, volevo dimostrare il mio valore: in alcuni momenti della mia carriera sono stato invincibile…”.
Grazie a quel successo, grazie a quella stagione 1999, Capirossi si è costruito un futuro in 500/MotoGP.
Appuntamento alla settimana prossima per una nuova puntata di #quellavoltache.