Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Si è concluso all’Ala Karting Circuit di Ala di Trento (TN) il campionato Motard e Minigp più agguerrito e combattuto dello stivale, dove giorno dopo giorno crescono e si rafforzano le future promesse.
Sotto il segno del beltempo, ma senza il caldo asfissiante delle passate prove, i piloti pretendenti al titolo si son dati feroce battaglia fino all’ultima curva, nel tentativo di venir decretati campioni. Diverse cadute e qualche guasto tecnico nelle passate gare hanno riaperto i giochi e dato spazio ad un’altra, ed ultima, prova mozzafiato.
Vediamo nel dettaglio la manifestazione e scopriamo i campioni 2016.
Tre pretendenti per la questa categoria si giocano l’ultima volata di stagione: per l’esattezza, Marco Lo Iacono, Alessandro Ferrari e Daniela Gatti. Gara 1 dominata dalla Gatti, che sfugge al gruppo cercando di mettere il sigillo di garanzia in questa lotta, mentre alle sue spalle incrociano i paramani Ferrari, Gentile, Rosetti e Lo Iacono, che andranno così a chiudere le posizioni fino alla prima bandiera a scacchi.
Daniela Gatti riparte bene alla seconda, ma tutte le sue aspettative ed i sogni di gloria si infrangono quando le coperture le giocano un tiro mancino, scaraventando a terra la sua moto e trascinandola nel baratro della disfatta.
Saranno così Ferrari, Rosetti, Lo Iacono, Forlano e Savioli i piloti al traguardo, mentre alla Gatti va il giro veloce di categoria di ogni manche, decretandola pilotessa degna del rispetto di ogni avversario.
La vittoria finale va ad un euforico Alessandro Ferrari, che si trascina sul podio ultimo Marco Lo Iacono e Daniela Gatti. Luca Rossetti e Gianni Milandri sono rispetitivamente quarto e quinto in classifica.
Sono Claudio Farina e Luca Audace i diretti pretendenti al titolo riservato ai “non più giovani”, distanziando già da metà stagione gli altri concorrenti, con conseguente vantaggio sul punteggio finale. Audace parte con soli 14 punti dal diretto avversario, ma in Gara 1 è fautore di una falsa partenza, quindi per regolamento viene sanzionato di 5 secondi che gli costeranno la vittoria e punti preziosi.
La battaglia è tutta per loro due, seguiti a ruota da Campaniello, Merlanzoli e Gobbin che chiuderanno in quest’ordine la prima prova.
Gara due fotocopia, ma sarà Farina a passare sotto la bandiera a scacchi per primo, esultando così per l’assegnazione del primo titolo di giornata. Seconda posizione per Audace, li seguono Gobbin, Viale e Merlanzoli.
La classifica finale vede infine vincitore Claudio Farina, che precede Luca Audace ed un fenomenale Isacco Morelli, terzo in campionato anche saltando le ultime tre prove per infortunio.
La gara di Rioveggio ha già assegnato il campione 2016, concordiam Michael Lamagni, ma le due competizioni motorizzate Honda CRF150 non han certo mancato di regalare emozioni e sobbalzi in platea. In gara uno è l’ omonimo D’Ambrosio ad imporsi su tutti, tallonato da Lamagni ed un sorprendente Ivan Chino che, per nulla intimorito dall’aggressività dei due alfieri, si infila nella scia e chiude terzo. Seguono a distanza Iellamo e Basso.
Nella seconda manche è ancora D’Ambrosio a dettare le regole, ma anche qui troviamo incollati Lamagni e Chino, che ad inizio stagione, nelle prime prove, era pilota di categoria Pitbike.
Segue ancora Iellamo, che chiude terzo in classifica generale, mentre Stellini gli aggrappa il codino.
La Minimotard Red Moto vede Lamagni vincitore del titolo, D’Ambrosio in seconda piazza, Domenico Iellamo terzo, Gianluca Basso e Jacopo Schirò per il quarto e quinto posto.
Nella categoria dei pesi leggeri sono Kevin Sabatucci e Thomas Brianti a contendersi lo scettro, ambedue esperti e veloci piloti CIV, categoria Moto3 e PreMoto3. Alcuni inconvenienti tecnici per Sabatucci, però, gli impediscono di posizionarsi in griglia relegandolo in ultima posizione di partenza per ambo le manches.
Brianti parte bene in Gara 1 e subito prende margine su D’onofrio e Ferrari che lo inseguono. Sabatucci, dopo una manciata di curve, è subito quarto con sorpassi al e riprende la testa di gara. Ferrari scivola e gli cede la posizione, sorpassa anche Donofrio, ma Brianti ha ormai preso il largo e porta per primo la moto al traguardo. Lo seguono Sabatucci, Donofrio e Ferrari che si rialza chiudendo comunque quarto, Rizzoli quinto.
Ora i due piloti sono ai ferri corti in classifica generale e se Brianti vuole il titolo deve tenersi dietro l’ avversario fino alla fine. Scatta ancora forte il vincitore della gara precedente, ma Sabatucci dopo neanche due giri è ancora quarto. Tutti distanziati sul fil di lana per una bagarre a quattro, fino a che Ferrari non va lungo creando dello scompiglio che costringe Sabatucci a tamponare Brianti, autoeliminandosi da gara 2.
Brianti esulta sotto bandiera e si aggiudica il titolo di una difficile quanto agguerrita categoria, lo seguito da Ferrari, D’ Onofrio, Di Donato e Natale. La Agonisti Under decreta vittorioso Thomas Brianti a seguire Kevin Sabatucci, Bryan D’ Onofrio, Andrea Ferrari e Giovanni Natale nelle prime 5 posizioni.
Stessa motorizzazione, ma con piloti heavy weight è la categoria Over che vede favorito al titolo Luca Contandini, con gran margine già dalla tappa di Rioveggio. Nella prima manche Contadini scatta in solitaria e mantiene la testa della gara con il doveroso margine di sicurezza, riuscendo a passare il traguardo con margine.
Solo Sacchi tiene la scia, a debita distanza, con alle sue spalle una lotta gomito a gomito, fino all’ ultima curva, tra Macchione, Ingrassia ed Orrù che si accapigliano per i rimanenti punti validi in classifica.
Nella seconda Contadini scivola ed è quindi Sacchi a dover tirare le fila della gara, anche se il leader di classifica riesce a rialzare la moto e ripartire. Seconda piazza per Macchione, nella sua ombra gli avantreni di Orrù ed Ingrassia che precedono Cozzolino.
Giochi fatti anche per questa categoria, che vedono Luca Contadini sorridente e vincitore, mentre Alberto Sacchi si aggiudica il secondo posto in campionato. Terzo è Luigi Macchione, quarto Simone Orrù e quinto Innocente Ingrassia.
La classe regina, la più seguita e incitata, dove solo chi ha le “gomme quadrate” prova a sfidare un trio di temibili corsari. Sono ancora i piloti top class a doversi imporre tra di loro per mettersi in sala il trofeo iridato. Qui Michele Cannistraro, Angelo Pastorino e Simone Napolitano si giocano le ultime chance di imporsi sui diretti avversari, che per tutto il campionato hanno dato sfoggio a velleità motocilistiche da veri professionisti.
In gara uno Cannistraro tiene il comando fino al sesto giro, ma al tornantino in discesa Pastorino porta a compimento l’ attacco, mentre Napolitano li osserva vigile dalla corta distanza. La foga della rincorsa mette in pessime condizioni Cannistraro che incappa in una scivolata dando l’addio ad ogni possibilità di conquista del titolo. La gara termina con Pastorino vittorioso, Napolitano secondo ed a seguire Saltarelli, Cannistraro e Falcone.
La battaglia si riduce ad un duello in gara due, Pastorino deve arrivare subito dietro Napolitano se vuole batterlo, ma Cannistraro si interpola tra i due e Pastorino, incollato al suo scarico, gli sfiora il posteriore e cade. A terra anche Cannistraro, ma riesce ad rialzarsi e terminare la gara, mentre la controparte subisce una rottura tecnica e rimane definitivamente appiedato, vedendo sfumare ogni possibilità.
Al traguardo c'è Napolitano, seguono Saltarelli, Cannistraro, Falcone e Pirotti.
Il campione 2016, cat. 16 CV, è quindi Simone Napolitano, Angelo è Pastorino secondo, terzo Michele Cannistraro, Luca Pirotti e Nicolò Falcone chiudono questa sezione di classifica.
I giovanissimi Andrea Vitali e Davide Conte sono destinati alla lotta fino all’ ultimo, ma il talentuoso Mattia Rato, fresco fresco di CIV, mette subito in chiaro la questione. Vi giocherete anche il tutto per tutto, ma come wild card voglio impormi e dimostrare le mie capacità.
Ed è così che dopo la pole scatta e si dilegua dai radar degli inseguitori in tutte e due le prove, mentre Vitali e Conte sanno di dover arrivare sempre l’uno davanti all’altro per concludere in bellezza.
In gara uno è Conte ad inseguire Rato, con l’ avversario di sempre alle calcagna ed in piena bagarre, anch’esso tallonato da Salvans Juarez (ulteriore wild card) che precede Lolli.
Alla ripartenza , mentre Rato rifila un secondo al giro al gruppo di testa, c'è’ Vitali ad imporre il ritmo. Nulla da fare per Conte che, sorpassato a Salvans Juarez e Prisco chiude quinto, lasciando il titolo al compagno di mille sorpassi.
Andrea Vitali si aggiudica il trofeo, Davide Conte è secondo, terzo Cristian Lolli, quarta una giovanissima Arianna Barale e quinto posto assoluto, anche saltando tre gare, è Mattia Rato
Titolo già assegnato a Rioveggio ad Andrea De Nardo per questa nuova ed arrembante categoria che, mese dopo mese, vede battagliare nuovi talenti contro “old-school”, portando in pista sempre nuove idee e tante novità del settore.
In gara uno sono la coppia De Nardo Pellizzon a fare da apripista, con il primo vincitore di ambo le prove seguito dal secondo in bagarre con il diretto inseguitore Pittalunga, che chiude il podio. Quarta piazza per Ciuti, inseguito da Campaci.
Gara due fotocopia, a decretare l’ ottimo livello tecnico e la difficoltà di portarsi avanti agli avversarsi senza dove sudare “quattro tutte” , anche dando il massimo in ogni occasione.
Il campionato termina con Andrea De Nardo incontrastato e plurivittorioso pilota, dietro di lui Fabrizio Pellizzon, Dimitri Pittalunga, Danilo Ciuti ed Andrea Campaci.
Segnaliamo oltremodo l’infaticabile austriaco Harald Perr che per tutta la stagione si è prodigato in lunghi e faticosi viaggi pur di battagliare nella sua specialità.
La stagione 12 Pollici Italia Cup termina nei migliori dei modi con tanti soddisfazioni per i partecipanti, molteplici emozioni per gli spettatori, nuovi legami nel colorato paddock e con la consapevolezza di aver donato il giusto valore ad una categoria ancora un po’ bistrattata dal grande pubblico. Motociclisti si nasce - si dice da queste parti - Pitbikers si diventa.
Per scaricare il report finale di stagione, con tutti i punteggi, i nomi e le posizioni, potete cliccate su questo link.
Rivedremo i campioni a ruote basse la primavera prossima, con molte novità e con la passione che sempre li accompagna.
M.F.
Foto MSD