4° appuntamento con il Trofeo Italiano Amatori 2013 a Vallelunga

4° appuntamento con il  Trofeo Italiano Amatori 2013 a Vallelunga
I vincitori, nella quarta giornata del trofeo a Vallelunga sono: Finotti, Cressoni, Scalzone, Cannizzaro e Marzocchi
9 settembre 2013


I vincitori sono Finotti, Cressoni, Scalzone, Cannizzaro e Marzocchi

Gare belle e combattute, come vuole la tradizione, quelle andate in scena all’Autodromo di Vallelunga dove si è disputato il quarto round del Trofeo Italiano Amatori 2013 in un week end caratterizzato dal clima molto caldo, con oltre 150 piloti in pista. In questa circostanza, poi, non sono mancate le sorprese con molti nomi
nuovi che si sono avvicendati sul podio delle cinque categorie su cui si articola la formula.
Le vittorie sono andate al novarese Edoardo Finotti (Ducati) nella classe 1000 Base, al mantovano Andrea Cressoni (Yamaha) nella 600 Avanzata, al casertano Luigi Scalzone (BMW) nella 1000 Avanzata, al romano Giuseppe Cannizzaro (Yamaha) nella 600 Pro K Cup ed al napoletano Antonio Marzocchi (Aprilia) nella 1000 Pro K Cup.
 

Classe 1000 Base
Gara ridotta a dieci giri perché, dopo la prima partenza, è stata interrotta con bandiera rossa, al terzo passaggio, a seguito di una caduta che ha coinvolto il romano Emiliano Abbaleo (Suzuki) e il friulano Valter Rinaldi (Ducati); i due, pur senza conseguenze fisiche, non si sono ripresentati al secondo start, insieme al secondo della classifica generale Denis Pilisi (Honda), ugualmente scivolato nelle fasi iniziali. Al secondo via è ancora il leader del torneo Fabrizio Fiorucci (Ducati) il più lesto a scattare allo spegnersi del semaforo, trascinandosi in scia la terza forza del campionato Edoardo Finotti (Ducati) che prima si incolla al battistrada e poi lo supera decisamente, andando a cogliere il secondo successo stagionale dopo la vittoria di Misano, ottenuta all’esordio nelle competizioni, insieme al giro più veloce.

Oltre a Fiorucci e Finotti in questa circostanza si mette bene in evidenza il torinese Marco Razzetti (Kawaski) che, grazie a un perfetto spunto al via, si colloca immediatamente alle spalle di Fiorucci e Finotti, bene anche Mario Davide Russo e Alberto Schiavone, entrambi su BMW, e Luca Di Giacomo (Yamaha) che però non chiuderà il secondo giro a causa di una innocua scivolata.

Finotti compie il suo capolavoro poco dopo il terzo passaggio quando, alla staccata dei Cimini, approfittando dell’attacco di Razzetti a Fiorucci, si infila fra i due e passa al comando della corsa per non mollarlo più fino
allo sventolare della bandiera a scacchi. Da questo momento in poi le prime posizioni non cambieranno più fino alla fine anche se Razzetti, ventottenne torinese, proverà ad attaccare il battistrada che comunque ha sempre mantenuto un minimo margine di sicurezza. La corsa si chiude dopo dieci giri con Finotti sul gradino più alto del podio, poi Razzetti alla migliore prestazione in carriera e Fiorucci che conserva con 740 punti la testa della classifica davanti a Finotti 700 e Pilisi fermo a 570.Da segnalare anche il quarto posto di Russo e il quinto di Schiavone, entrambi alla miglior prestazione stagionale. 

CRESSONI 600 avanzata
CRESSONI 600 avanzata
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Classe 600 Avanzata
Tra le belle sorprese della giornata si può sicuramente annoverare il successo di Andrea Cressoni (Yamaha) nella 600 Avanzata. Ventinove anni, elettricista, di Volta Mantovana, la “patria” del Team Pedercini, di cui si dichiara figlioccio, Cressoni ha ottenuto il primo successo della sua ancor brevissima carriera, iniziata quest’anno con il trofeo Amatori, ed ha stampato il giro record. Già autore della pole position, il pilota lombardo è partito molto bene, ha inizialmente distanziato la wild card Antonio Gravina (Honda), poi ha ingaggiato con lo stesso avversario uno spettacolare e correttissimo duello a distanza ravvicinata e infine ha concluso in solitaria bellezza davanti al rimontante Giuseppe Vernetti (Kawasaki) e a Giovanni Riu (Yamaha). La gara ha avuto numerosi protagonisti che hanno dato spettacolo alle spalle dei primi due e che hanno animato la lotta per le posizioni di immediato rincalzo.

Ha iniziato il senese Francesco Varanese (Honda), poi penalizzato per partenza anticipata e ritirato anzitempo. Tra i più attivi anche il parmense di Bazzano Riu, rallentato da high side alla Trincea che ha paralizzato tutto il gruppetto degli inseguitori e che ha saputo poi rimontare tre posizioni fino al podio; il ligure Benedetto Noberasco (Ducati), autore di un eccellente recupero, che ha dato spettacolo con le sue incredibili staccate ai Cimini; il novarese Andrea Masarin (Yamaha), sempre combattivo e in grado di rimediare ad una qualifica in ombra, ed i vari Iotti (Kawasaki), Consalvi e Vocale, questi ultimi due su Yamaha. La battaglia per il podio si è decisa all’ultimo giro quando Gravina è andato dritto ai Cimini; ne ha approfittato il reggiano Vernetti che aveva avuto comunque il grande merito di rimontare dalla sesta posizione, liberandosi della bagarre e ricongiungendosi al duo di testa. Vernetti avrebbe potuto osare di più ma, anche a causa della stanchezza dovuta al caldo opprimente, ha preferito non rischiare oltre. Dopo aver raccontato del duello con Gravina nei primi giri, con due sorpassi e controsorpassi, Cressoni ha ringraziato la famiglia e il Team Rosso e Nero, ha detto di gradire Vallelunga e ha spiegato che le prime tre gare dell’anno gli sono servite per capire l’ambiente e le corse: evidentemente lo ha fatto molto bene! Giornata da dimenticare, infine, per il leader provvisorio del campionato Alessandro Moncigoli (Yamaha): partito (“come sempre”, ammette) malissimo dalla prima fila, il reggiano ha perso ulteriore terreno quando, in piena rimonta, è stato spinto verso l’esterno dei Cimini da altri avversari e, infine, è scivolato alla Campagnano per la chiusura dell’anteriore mentre tentava il sorpasso su Masarin. Si è rialzato, è ripartito ma il 25° posto finale non lo ha messo al riparo dal recupero di Noberasco e Agostini che ora occupano le prime due posizioni della generale, rispettivamente con 600 e 560 punti.


Classe 1000 Avanzata
Con una perfetta manovra alla curva dei Cimini sul romano Mauro Illuminato (Suzuki), a meno di due giri dal termine della gara, il casertano di Casal di Principe Luigi Scalzone (BMW) si è aggiudicato laclasse 1000 Avanzata, confermando che la pole ottenuta in prova non era stata affatto casuale. Grazie alla vittoria Scalzone è rientrato a pieno nel gruppo che lotterà per il titolo in occasione della gara finale del trofeo al Mugello. Al via, ottimo spunto del capoclassifica Fabrizio Guercini (BMW) con Illuminato e Patrik Piovesana (Aprilia) ad inseguire, mentre non parte bene il poleman Scalzone che si allinea in coda ai fuggitivi. Guercini soffre a mantenere la testa della corsa e infatti poco dopo la chiusura del primo passaggio, viene raggiunto e superato da Illuminato, Scalzone e Piovesana che prendono subito margine. Il battistrada sembra riuscire ad allungare ma gli inseguitori non mollano, nonostante la bagarre incandescente fra Piovesana e Scalzone che si scambiano più volte le posizioni sin quando all’ottavo passaggio, il partenopeo fa un giro velocissimo 1’44.488, migliorando di oltre un secondo la sua pole. A questo punto Scalzone, scrollatosi dalle spalle Piovesana, si mette decisamente alla caccia del battistrada recuperando in breve tempo il ritardo, fino a transitare praticamente appaiato ad Illuminato alla chiusura del decimo giro per poi superarlo, come detto, con una perfetta manovra ai Cimini. Scalzone, forte della leadership della corsa, allunga immediatamente, anche se Illuminato prova per alcune curve a non mollare, ma il ritmo imposto dal campano è infernale e il romano dopo una brutta imbarcata capisce che è meglio accontentarsi della piazza d’onore.
Incontrollabile l’entusiasmo di Scalzone alla sua prima vittoria, un po’ deluso Illuminato che si è visto svanire il successo dopo aver condotto a lungo la corsa, ma anche per lui un podio sicuramente da ricordare. Terzo, ma con un ritardo di 11 secondi, chiude Piovesana che precede Guarracino, protagonista di un bel finale; l’abruzzese ha tolto il gesso che gli bloccava la clavicola rotta a Misano il 7 luglio solo il venerdì prima delle prove libere ed ha espresso soddisfazione per i punti guadagnati che gli consentiranno di giocarsi tutto al Mugello. Classifica cortissima con Guercini in testa a 640 punti poi Guarracino 630, Illuminato 560, Scalzone
490.
 

600 Pro K Cup
Gara ricca di colpi di scena quella che ha aperto il quarto round del Trofeo Italiano Amatori sul circuito Taruffi di Vallelunga, con vittoria del pontino Giuseppe Cannizzaro (Yamaha) che, favorito anche dalle cadute di Paride Sereni (Yamaha) e Andy Rossi (Yamaha), rispettivamente primo e secondo della classifica generale, prima dell’appuntamento romano, passa saldamente al comando dell’assoluta e prova a mettere una seria
ipoteca sul titolo 2013. Cannizzaro, partito con il secondo crono, allo start ha bruciato tutti prendendo la testa della corsa che poi ha mantenuto fino alla bandiera a scacchi. Dietro il trentottenne laziale si sono subito incollati Rossi e le wild card Michele Cloroformio e Maurizio Bottalico, (tutti su Yamaha), quest’ultimo al rientro alle competizioni dopo otto anni di stop, a seguito di un gravissimo incidente a Binetto che lo eliminò prematuramente dalle scena motociclistica, nel momento di massima ascesa. Al termine del primo giro il quartetto prosegue nello stesso ordine mentre il leader del campionato Paride Sereni viene scavalcato da Alfonso Coppola, si prosegue così fino al quarto passaggio, quando Cloroformio stampa il momentaneo giro veloce e si avvicina notevolmente al battistrada. Alla tornata successiva il primo colpo di scena, la caduta di Sereni che prontamente viene segnalata a Cannizzaro, il quale ristabilisce le distanze su Cloroformio che poco dopo viene superato da Rossi (giro veloce in gara). Il veneto si mette subito alla caccia del battistrada, ma all’ottavo passaggio alla curva Campagnano gli si chiude lo sterzo e non riesce a evitare la caduta, così esce di scena anche il secondo della classifica generale; a questo punto Cannizzaro ha la  grande occasione di fare il colpaccio, vincere la gara e passare saldamente al comando del torneo. La cosa gli riesce senza prendere inutili rischi, visto il vantaggio che ha sull’immediato inseguitore Cloroformio e così controlla la corsa fino alla bandiera a scacchi che dopo Cannizzaro sventola nell’ordine davanti alle visiere di Cloroformio e Bottalico, autore di un fantastico ritorno sulla scena, che nel finale ha la meglio su Coppola; quinto chiude il romano Massimiliano Troiani, contento della prestazione sul circuito casalingo. Eccellente prestazione anche del veneto Manuele Zambelli (Yamaha) che, giunto a 40 anni, sta conoscendo una sorta di nuova giovinezza: per lui sesto bottino assoluto di giornata, con rimonta dall’undicesimo posto, e prima posizione nella speciale classifica degli over “anta”. Con la vittoria Cannizzaro conduce con 720 punti, Sereni rimane fermo a 570, terzo Rossi a 510. Classe 1000 Pro K Cup – Un podio completamente inedito: è quello proposto dalla classe 1000 Pro K Cup che si è confermata anche a Vallelunga la top class della formula Amatori. Ha vinto infatti il poleman Antonio Marzocchi (Aprilia), al primo successo in carriera, davanti a Giuseppe Vocaturi (Ducati) ed a Fabrizio Del Podio (BMW) che mai finora avevano assaggiato la soddisfazione di un piazzamento tra i primi tre.

Il trentanovenne imprenditore napoletano Marzocchi ha dominato la gara, conducendola per tutti e dodici i giri, ed ha anche firmato la tornata più veloce. Scattato benissimo al via, ha subito messo oltre un secondo di
vantaggio tra sé ed il primo degli inseguitori, il quarantenne brianzolo Marco Lavizzari (BMW), poi calato alla distanza per mancanza di allenamento acuito dal clima caldo ed afoso. Marzocchi, convinto che se avesse mantenuto il passo dell’1’43” non avrebbe avuto avversari, si è leggermente rilassato solo quando il suo margine ha raggiunto i 5 secondi, anche perché ha cominciato ad avvertire la fatica. La strategia del pilota campano, assistito a Vallelunga dal Team Motoxracing, si è rivelata vincente mentre alle sue spalle c’è stata grande battaglia con tanti protagonisti.

Oltre al già citato Lavizzari, a Vocaturi e Del Podio, si sono messi in bella evidenza l’umbro Stefano Marcaccioli (Honda), che ha insidiato il terzo posto di Del Podio fino alla bandiera a scacchi, il reggiano Juri Vacondio (Honda) e l’abruzzese Alfredo Malaspina (Honda) mentre per trovare i due uomini di altissima classifica bisogna scorrere l’ordine di arrivo. Il leader Fabrizio Leoni (Honda) ha corso in condizioni fortemente menomate per i postumi di un incidente ma ha comunque ottenuto un eroico 14° posto, partendo dal 21° in griglia, mentre il suo inseguitore Marco Sorgato (BMW) ha disputato una prova ampiamente al di sotto dei suoi standard. Il trentottenne autotrasportatore torinese Vocaturi, al terzo anno di corse, reduce da una caduta a 200 orari nelle qualificazioni che ha costretto il suo meccanico ha ricostruire la moto, lavorando per tutta la notte, oltre al podio potrà ricordare lo straordinario sorpasso all’esterno del Curvone con cui ha strappato il secondo posto a Lavizzari. Le gomme troppo stressate nei primi giri lo hanno poi costretto ad una seconda parte di corsa più prudente.

Per il trentacinquenne metalmeccanico cuneese Del Podio, oltre all’orgoglio per aver finalmente tenuto fede al proprio cognome, la soddisfazione per essere sceso sotto l’1’45”, limite che già riteneva di assoluto valore. “Sono stato favorito da un’ottima partenza – racconta Del Podio con fin troppa modestia – ho avvertito la pressione di Marcaccioli, non avevo il cronometro funzionante e per la tensione non riuscivo a vedere le segnalazioni dal muretto dei box. Ma mi sentivo molto bene, avevo una moto perfetta, grazie al mio meccanico Edoardo, e ho seguito l’istinto”. La classifica aggiornata vede sempre al comando lo stoico Leoni con 698 punti inseguito a quota 640 da Sorgato; l’aritmetica mantiene ancora in gioco per il titolo Vacondio con 530 punti e Vocaturi con 467 punti. Prossimo e ultimo impegno stagionale per il Trofeo Italiano Amatori 2013 il 6 ottobre al Mugello per un appuntamento che si preannuncia davvero elettrizzante.


Michelin Power Cup


Classe 600 
Al primo giro è Favi al comando davanti al romano Manieri ed al toscano Antoni. Poi quest’ultimo si pone in testa al gruppetto con l’obiettivo di distanziare i rivali ma il ritmo è altissimo ed i primi tre restano in un fazzoletto. Alla sesta tornata è di nuovo Favi in testa; altri due giri ed è il turno di Manieri. Si arriva così alla decima tornata con Favi che perde leggermente contatto dai primi due e Antoni che scatena la sua offensiva: il grossetano, terzo nel 2011, rinuncia ad attaccare alla Campagnano, dove vengono sventolate le bandiere gialle, e passa con una bella manovra alla Soratte. Manieri non si sottrae al confronto ma evita di correre rischi inutili in quanto impegnato in un altro campionato e si accontenta della seconda piazza.

Alle spalle dei primi tre ha disputato una prova da incorniciare il campione uscente Giovanni Altomonte (Honda) che, fino a che la gamba destra dolorante per una caduta in prova gli ha dato tregua, si è tenuto in coda al gruppetto di testa. Quinta posizione per il casertano Antonio Nespoli (MV Agusta), in netta ripresa dopo la caduta di Imola ma ancora alle prese con i problemi di gioventù della sua moto. Settimo assoluto il sedicenne pugliese Nicola Del Vecchio, ormai ex leader del campionato, pesantemente rallentato da problemi di ciclistica e di erogazione della sua Triumph al punto da meditare in corsa anche il rientro ai box.
Antoni è stato molto soddisfatto della sua gara anche se ne ha riconosciuta la durezza dovuta alla combattività dei suoi avversari. “Prima ho provato ad andar via poi ho accettato il confronto diretto: è stata una gara divertente, di grande bagarre ma corretta”.

Anche Favi, che si sentiva molto a proprio agio con le gomme fresche, avrebbe voluto tentare la fuga, sfruttando soprattutto i tratti veloci di Vallelunga ma anche il suo piano si è scontrato con le ambizioni degli avversari. Nel finale ha poi ridotto il ritmo per non correre rischi ed ha così finalmente portato a termine la sua prima gara a Vallelunga con la 600.


Classe 1000
Al termine della prima tornata è il poleman Gianluca Fioresi (Honda) a guidare la corsa davanti alla wild card Matteo Milanese (BMW), già vittorioso ad Imola ed impegnato con gli pneumatici Michelin nel National Trophy, ed al brianzolo Fabio Villa (BMW), che fin dall’avvio del campionato comanda nella classifica generale. Poi Milanese passa a condurre e riesce ad accumulare, giro dopo giro, un leggero vantaggio su Fioresi che diventa di un secondo. A quel punto il trentottenne commerciante di moto veronese perde un po’ il ritmo (“quando sono solo in testa, mi capita sempre così”, spiega) mentre il quarantaduenne bolognese Fioresi, animato da una gran voglia di vincere (“vittoria assoluta, non alle spalle di una wild card come a Misano”, racconterà dopo l’arrivo) si scuote e si rimette progressivamente nella scia del battistrada.
I due si scambiano ancora un paio di volte le posizioni poi Fioresi pensa più concretamente al risultato finale, riesce a chiudere tutte le porte, pone particolare attenzione nelle frenate e coglie la sua prima vittoria assoluta nella Michelin Power Cup, seconda consecutiva ai fini del punteggio essendo stato preceduto a Misano dalla w.c. Bono.

Milanese ha ammesso di aver perso un po’ di sicurezza dopo una scivolata in prova al Semaforo e definisce momento decisivo della corsa il sorpasso subito alla Campagnano a quattro giri dal termine.
Un po’ demoralizzato Fabio Villa che ha portato a casa un risultato eccellente nella logica del campionato ma che ha dovuto fare i conti con l’ennesimo problema tecnico manifestatosi, questa volta, sotto forma del cambio non funzionante in scalata dalla 6.a alla 5.a.
Alle spalle dei primi tre Fornasiero (Kawasaki) è stato sempre brillantemente quarto, capace di resistere anche al ritorno Bettini (BMW) che, secondo nella generale, ha a sua volta prevalso sul gruppetto comprendente anche Capaldo (BMW), Longobardi (Yamaha) e Santini (BMW).

 

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