8 ore di Suzuka: vince Kawasaki dopo il ricorso

Rea scivola sull’olio in pista a pochi secondi della fine della gara. La vittoria viene momentaneamente assegnata al team ufficiale Yamaha Tech 21, ma dopo il ricorso il primo posto torna a Rea, Haslam e Razgatlıoğlu. Kawasaki bissa così il successo del Mondiale Endurance dopo 26 anni
28 luglio 2019

La Kawasaki di Jonathan Rea, Leon Haslam e Toprak Razgatlıoğlu è la vincitrice della 8 Ore di Suzuka 2019, che quest'anno è durata anche qualche ora in più. La Casa di Akashi ha infatti avuto ragione dopo il ricorso presentato al termine di una corsa incredibile.

Al secondo posto arretra così il team ufficiale Yamaha (Alex Lowes, Michael Van Der Mark, Katsuyuki Nakasuga) artefice di una gara impeccabile, che ha inizialmente beneficiato della caduta all'ultimo giro del quattro volte iridato SBK, scivolato sull’olio lasciato dalla Suzuki GSX-R 1000 del team SERT.

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La direzione gara aveva esposto la bandiera rossa subito dopo la caduta di Rea, mettendo fine alle ostilità con un paio di minuti d'anticipo: il primo settore era infatti ricoperto dall'olio perso dalla Suzuki. A quel punto la vittoria è stata assegnata in automatico al team Yamaha, in quel momento secondo con Lowes. Rea infatti avrebbe dovuto recuperare la moto e portarla in pit lane entro 5 minuti. Ma questo è previsto nel regolamento Superbike, non in quello della 8 Ore di Suzuka. Forte del punto 1.23.1, che in caso di bandiera rossa obbliga i piloti a rallentare e riportare la moto ai box in base alla classifica del giro precedente, ma senza alcun cenno di farlo entro 5 minuti, Kawasaki ha fatto e vinto il ricorso.

Addio quindi al 5° successo consecutivo di Yamaha, mentre le 'verdone' tornano al successo dopo il 1993. Van Der Mark resta a 4 vittorie, lasciando Tohru Ukawa in vetta alla classifica dei plurivincitori della classica giapponese.

Terzo posto per la Honda ufficiale (che avrebbe potuto vincere, visto che fino a poco più di un’ora dalla fine girava davanti alla Kawasaki e alla Yamaha) che precede i campioni del mondo uscenti del team francese FCC-TSR.

 

Con la rottura del motore della sua GSX-R, con in sella Etienne Masson, a sei giri dal termine, il leggendario team Suzuki SERT (alla sua ultima gara mondiale) perde quindi sfortunatamente la corsa al suo 16° titolo proprio a pochi minuti dalla fine della gara, lasciando l'ambitssimo titolo all'altra compagine francese SRC-Kawasaki che, nonostante una caduta in staccata all’ultima variante (video) arriva undicesima aggiudicandosi l’iride 2018-2019.

Bene anche la Yamaha-YART di Canepa, che chiude settima. Ottimo anche il 25° posto dell’Aprilia del team Sugai Racing con il nostro Veghini.

 

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