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Questo viaggio inizia e finisce con una valigia, quella che mi ha accompagnato in Giappone alla 8 Ore di Suzuka. È un trolley da viaggio, di quelli da-una-settimana quindi più grande di un trolley da portare a bordo in aereo.
Ma in Giappone, nonostante tutto siamo stati 3 giorni e mezzo. Eppure è stata un’esperienza pazzesca: il Giappone, i giapponesi, la pista di Suzuka, la città di Suzuka.
Alcune banalità sul Giappone: per chi come me è cresciuto con i cartoni animati giapponesi su Italia 1 vedere il Giappone dal vivo, le sue case, la sua gente, è come essere davvero in un cartone animato, le case sono piccole, la gente ospitale, i ristoranti con il bancone e il cuoco con la bandana bianca intorno alla testa.
Non so se tutto il Giappone è così, ma quello che abbiamo visto noi durante la 8 Ore di Suzuka è davvero così. Per assaporare la quotidianità, nel programma serrato che avevamo, io e il collega Massimo Miliani una mattina ci siamo svegliati alle 5,45 per andare a correre, è stato bellissimo girare tra case e quartieri per una mezzoretta.
E poi la gara con la partenza a corsa dei piloti, il circuito, i box, gli incontri con i piloti in pit lane come quelli con Gino Rea e Noburu Ueda, tutto l’intrattenimento che c’è intorno alla pista come i vari punti dove rinfrescarsi, il parco giochi, l’enorme ruota panoramica, i concerti dove gli spettatori sono rinfrescati con degli idranti, le Formula 1 di Ayrton Senna bellissime, emozionanti, commoventi e… molto più piccole di quelle di oggi.
Eravamo a Suzuka come Moto.it perché invitati da Suzuki a raccontare il progetto Suzuki CN Challenge, un progetto in cui velocità e sostenibilità vanno a braccetto, un progetto prioritario per Suzuki dopo l’addio alla MotoGP. Questo video lo trovate già sul nostro canale YouTube.
Tornando alla gara ci siamo goduti l’arrivo, poi siamo andati sotto al podio a festeggiare i vincitori di questa 45esima otto ore di Suzuka, è stata un’esperienza unica e indimenticabile.
Infine il ritorno all’hotel, l’ultimo giorno, domenica sera: un altro spaccato di vero Giappone, 5 km a piedi nella periferia di Suzuka, tranquillissima, avremo incontrato 5 persone in un’ora di cammino? Direi di no ma abbiamo visto altre stradine e case di questo straordinario paese. Al ritorno abbiamo fatto una sosta di 12 ore a Shangai, in Cina per poi tornare in Italia.