8 Ore di Suzuka, dominio Honda sulle prime libere

8 Ore di Suzuka, dominio Honda sulle prime libere
Al via la trentasettesima edizione della classica giapponese. La squadra ufficiale Honda HARC chiude la prima sessione davanti al team FCC TSR.
24 luglio 2014

La prima sessione di libere ha dato il via alla trentasettesima edizione della 8 Ore di Suzuka, seconda prova del Mondiale Endurance e gara dal sapore del tutto particolare per le Case del Sol Levante che, come da consuetudine, hanno letteralmente allagato la griglia con partecipazioni ufficiali. La rilevanza forse non è più quella degli anni 80, quando in pista si vedevano prototipi costosissimi – Yoichi Oguma, capo dell’HRC a cavallo fra 80 e 90, ammise candidamente come il progetto RVF750 costasse ben più di quello della NSR impegnata nel motomondiale, e come la vittoria nella 8 Ore valesse per loro quanto un titolo iridato in 500 – ma il prestigio della gara resta elevatissimo. Vi proponiamo una gallery delle più belle entries delle Case giapponesi, con livree spesso in esemplare unico per l'evento della 8 Ore.

La classifica è guidata dal team HARC-PRO Honda, composto da Takahashi – collaudatore MotoGP e attualmente in vetta al campionato SBK All-Japan – e i due WSBK Haslam (nella foto in apertura) e Van Der Mark, capace di imporsi con un guizzo finale dopo l’interruzione causata dalla bandiera rossa per una caduta. Staccati di pochi decimi i rivali più accaniti, ovvero l’altro team Honda FCC TSR (che può contare su Rea, Akiyoshi e il nostro Lorenzo Zanetti) che regola a sua volta il team Yamaha YART con Nakasuga, Parkes e Brookes. Quarto il team Suzuki-Kagayama Verity, con alla guida lo stesso Yukio (proprietario, team manager e pilota), lo svizzero Dominique Aegerter, in prestito dalla Moto2, e Noriyuki Haga.

Bisogna scendere fino ai margini della Top-10 per trovare i primi due “regular” del Mondiale, ovvero il Team Yamaha GMT-94 e la squadra ufficiale Honda, ma ancora peggio – per lo più a causa di un traffico davvero intenso dovuto all’interruzione – è andata al team più interessante per noi europei, ovvero il Legend of Yoshimura Racing con Kevin Schwantz (50 anni suonati e sul podio lo scorso anno con il team Kagayama), Tsujimoto e Aoki.

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