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“La gara si corre domenica”, recita un vecchio adagio delle corse, usato spesso a sottolineare la relativa significatività delle prestazioni in qualifica. Niente di più vero, purtroppo per Rea, soprattutto nell’Endurance, dove spesso esperienza della squadra, coordinazione del lavoro e un pizzico di fortuna contano ben più delle capacità del singolo pilota.
E così, dopo aver dominato le prove – con un Jonathan Rea in forma capace di ridefinire completamente il livello prestazionale di riferimento a Suzuka, ma anche un Leon Haslam già efficacissimo su quella Kawasaki che guiderà l’anno prossimo nel Mondiale SBK – la squadra di Akashi si ritrova con un pugno di mosche in mano. Una vera Caporetto per il Team Green, che prima ha lasciato Rea a piedi, con il serbatoio vuoto, a poche curve dal pit stop, e poi ha sofferto una caduta dello stesso Johnny, vittima di un errore sul bagnato con le slick (è dovuto uscire di traiettoria per evitare un pilota in una curva lenta) dietro la Safety Car. Alla fine il team Kawasaki ha comunque conquistato un terzo posto, ma dopo le premesse delle prove, dominate manco a dirlo da Rea, anche il podio non può che avere il sapore di una sconfitta.
La vittoria è andata quindi al team Yamaha ufficiale, con Lowes, Van der Mark e Nakasuga, che pure non ha corso domenica a causa della brutta caduta in cui è incappato il venerdì. La Casa dei tre diapason si aggiudica quindi la quarta vittoria consecutiva a Suzuka con il suo team ufficiale – tutte le volte con Nakasuga – ma perde purtroppo il “bersaglio grosso”, con il Mondiale che le viene soffiato dal team FCC TSR Honda: Hook, Foray e Techer si sono presentati al via forti di un vantaggio di dieci punti, gestendo la gara con tranquillità e vincendo il titolo con un quinto posto finale. Niente hanno potuto Di Meglio, Checa e Canepa in sella alla YZF-R1 numero 94, arrivati al sesto posto.
Prende il via oggi la 41ª edizione della 8 ore di Suzuka, ultima prova del Mondiale Endurance 2018. La classica giapponese, che sta progressivamente tornando ai fasti degli anni 80 (quando moltissimi piloti del Motomondiale e dell’allora nascente Mondiale Superbike correvano sulle raffinatissime moto ufficiali dei team giapponesi) chiude il campionato, in cui il team Yamaha GMT94 (che qui corre con livrea dedicata ai 20 anni dell’R1) punta a riconfermarsi campione nonostante i 10 punti che lo separano dagli attuali leader di classifica, ovvero il team FCC TSR Honda France.
Oggi si è corsa la prima giornata di qualifiche, divise in due sessioni (una mattutina, l’altra pomeridiana) a loro volta suddivise in tre turni, uno per ciascun pilota dei vari team. I 10 team migliori avranno poi accesso, domani, alle qualifiche per giocarsi le prime posizioni in griglia.
Il protagonista indiscusso è stato Johnny Rea, capace di firmare già nella prima qualifica un ottimo 2’06″371 (a tre decimi dall’attuale record ufficioso della pista, appartenente a Pol Espargaro) al ritorno sullo storico tracciato di Suzuka da cui mancava da quattro anni. Al debutto sulla Kawasaki nell’Endurance, Jonathan ha dominato una sessione difficile, contraddistinta da traffico e cadute, che hanno causato ben due bandiere rosse. Dietro di lui, alla spicciolata, Alex Lowes (2’06”620), Takahashi (2’06”775) e Nakasuga (2’06”854).
Nella sessione del pomeriggio, poi, Rea ha letteralmente polverizzato il record, staccando un incredibile 2’05”168 – basti pensare che nessuno degli inseguitori, Nakasuga in primis, è riuscito a scendere sotto i 2’06”. Naturalmente si tratta di prove, e mai come nell’Endurance la gara è tutt’un’altra cosa, ma la dimostrazione di forza è impressionante.
Dietro il team Kawasaki – per il quale anche Haslam non ha fatto male, pur restando sui tempi dei… comuni mortali – c’è quello ufficiale Yamaha (Nakasuga, Lowes, Van Der Mark) che precede Honda HRC (Takahashi, Nagagami e Jacobsen) e Suzuki-Yoshimura (Tsuda, Ray, Guintoli). Le due squadre in lotta per il titolo partiranno rispettivamente dodicesima (FCC TSR Honda) e quattordicesima (GMT94 Yamaha, con il nostro Canepa unico italiano in gara).
Sarà possibile seguire la 8 ore di Suzuka in diretta su Eurosport 2 a partire dalle 4:15 fino alle 10:00 prima del passaggio su Eurosport 1 che arriverà fino al termine della gara, previsto per le 12:45.
E.L.