Presidentessa del Chile elogia Manca. Forse domani fuori pericolo

Presidentessa del Chile elogia Manca. Forse domani fuori pericolo
Michelle Bachelet, presidentessa del Chile, elogia la generosità del pilota sardo. Forse domani Manca sarà dichiarato fuori pericolo di vita
9 gennaio 2010

Punti chiave


Luca Manca migliorano le sue condizioni. Il pilota sardo elogiato dalla presidentessa del Chile.

La presidentessa del Chile Michelle Bachelet, in visita oggi ai piloti della Dakar, ha elogiato Luca Manca per la generosità dimostrata nella tappa precedente a quella del suo infortunio. Luca in quell'occasione si era infatti fermato per aiutare Marc Coma e aveva consentito allo spagnolo di portare avanti la sua corsa, pur perdendo tempo prezioso.
« Questa è una prova che fa paura, perché richiede molto coraggio assumersi i rischi che la Dakar implica. Soli nell'immensità del deserto, dipendete dal coraggio, così come da valori come la solidarietà », ha detto Bachelet davanti ai giornalisti.
Notizie positive intanto arrivano dall'ospedale "Clinica de la Mutual" di Santiago dove il pilota è ricoverato in terapia intensiva. Federico Ghiti, il suo preparatore ha dichiarato che Luca ha passato una notte tranquilla. « Tutto sta andando nel migliore dei modi, Luca sta reagendo molto bene alle cure, proprio quello che i medici speravano. Sebbene le sue condizioni siano ancora molto gravi, se tutto procedesse ancora così, senza complicazioni, domani Luca potrebbe essere dichiarato fuori pericolo », ha aggiunto. Nelle prossime ore arriveranno dall'Italia il padre e il cognato di Manca.

Dakar Argentina-Cile…Rest Day

Il nove gennaio, dopo sette tappe ed otto giorni di gara, la Dakar si ferma per la sua giornata di riposo. Parlare di “riposo” e di “metà rally” è assai azzardato. Pochi, in verità, riposeranno, e per tutti quanti la mezza Dakar che resta è ancora incredibilmente lunga per pensare di essere ad un tranquillo “giro di boa”. È tipicamene la giornata dei meccanici e del… “bucato”, in senso metaforico ma anche letterale. C’è da fare pulizia sui camion di assistenza, rimettere completamente a nuovo le moto con un tagliando epico, ed è, in effetti, l’unico giorno in cui è possibile, per i piloti, dormire qualche ora in più e far asciugare al sole la tuta appena lavata. Per i ritardatari ancora sulla pista è la possibilità di rimanere in gara.

Antofagasta, la settima tappa, 8 gennaio 2010

Dune all’inizio ed alla fine della lunghissima speciale, ed una vera, massacrante alternanza di piste veloci ed accidentate. Sei ore e mezza per attraversare mezzo Atacama tutto d’un fiato, ma per molti concorrenti la tappa non finirà tanto presto. Tanto è vero che il Controllo d’Arrivo di Antofagasta resterà aperto per buona parte della giornata di riposo, fino alle ore 18:00. L’Atacama non è come il Sahara e le sue piste hanno un codice ancor più indecifrabile. La “criptatura” della settima tappa era la resistenza delle gomme alla violenza del terreno, delle sue pietre taglienti come rasoi. All’attacco della tappa è partito l’esperto norvegese Ullevalseter. Al rifornimento gli ha dato il cambio David Fretigné, ed al 5° controllo di passaggio era in testa Lopez. Marc Coma è passato al comando negli ultimi 150 chilometri, mantenendo costante il buon ritmo impostato all’inizio, e solo sotto lo striscione d’arrivo ha scoperto che Despres, per tutta la giornata alle spalle del catalano, aveva ottenuto un tempo migliore d’un soffio. Coma è adesso al secondo posto, alle spalle di Despres e davanti al portoghese Rodrigues. La “vecchia”, grossa KTM, seppure “”imbavagliata”, resta la Regina dei grandi spazi. Lopez, rallentato nel finale per la rottura della catena di trasmissione, retrocede dalla seconda alla 5a posizione.

Polemiche su Marc Coma

Il pilota spagnolo è fortemente sospettato dagli altri motociclisti della Dakar, di aver sostituito la sua gomma posteriore durante la tappa, una manovra non consentita dal regolamento della gara.
Coma avrebbe cambiato la gomma al secondo rifornimento di benzina, in regime di neutralizzazione, a 140 km alla fine della speciale. Nessun pilota ha "colto sul fatto" Coma e per questo non sono arrivati reclami ufficiali all'organizzazione che così non è potuta intervenire nella faccenda.

Cyril Despres: « Ci siamo resi conto subito, alla partenza della seconda speciale, che i nostri pneumatici erano parecchio usurati e ci ha sorpreso molto vedere che invece la gomma di Marc fosse praticamente nuova. Abbiamo percorso 170 Km su un terreno roccioso ed è praticamente impossibile non aver consumato le gomme. Non abbiamo corso la stessa gara. Sono deluso. Ho grandissima stima per Marc Coma e lui non ha certo bisogno di trucchi per vincere le gare ».

Marc Coma: « È stata lunga, decisamente lunga. Sicuramente la tappa più dura, sino a questo momento, di questa Dakar. Fisicamente sono arrrivato “toccato”. Al mattino sono stato abbastanza veloce sulle dune, e nonostante l'apparente difficoltà sono riuscito a risolvere la prima parte del problema a pieni voti. Nel pomeriggio, sul terreno sassoso, ho dovuto calmarmi un po’ per preservare i pneumatici. È davvero difficile trovare il compromesso ideale che ti permetta di essere veloce preservando la meccanica. Non si sa mai esattamente dove è la linea di coonfine. Ora arriva la seconda parte del Rally. Dobbiamo mettere a punto una stretagia che ci consenta di centrare l’obiettivo. Quale? Immaginatelo voi ».

Alcuni commissari di gara, al termine della prova, hanno esaminato le gomme dello spagnolo e si sono intratenuti con lui per un po' di tempo.

Risultati

Generale: 1° #2 Cyril Despres (FRA) KTM690Rally; 2° #1 Marc Coma (SPA) KTM690Rally 1ForAll; 3° #5 Helder Rodrigues (POR) Yamaha; 4° #4 Pal Anders Ullevalseter (NOR) KTM; 5° #9 Francisco Lopez (CHI) Aprilia; 20° #7 Henk Knuiman (NL) KTM690Rally 1ForAll
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