Altomonte, che in gara era giunto secondo, si è ritrovato sul gradino più alto del podio in seguito alla squalifica per irregolarità tecniche di Nicola Del Vecchio (Triumph), transitato per primo sotto la bandiera a scacchi, mentre Serri ha dominato la gara dall’inizio alla fine prevalendo su tutti i rivali con apparente facilità.
600
Nella 600, i nuovi pneumatici Michelin Power Cup rivelano tutto il loro potenziale: le prestazioni migliori arrivano infatti con i tempi record degli ultimi giri, in cui i piloti più veloci migliorano nettamente i limiti delle qualifiche. Una sfida particolarmente equilibrata coinvolge il gruppo di testa, composto da sei piloti racchiusi in poco più di un secondo che danno vita a una girandola di sorpassi spettacolare. Il verdetto definitivo arriva però nel paddock, a seguito dell'esclusione della Triumph guidata dal giovanissimo pugliese Nicola Del Vecchio, 15 anni: era stato proprio il giovanotto di San Giovanni Rotondo a salutare per primo la bandiera a scacchi, per poi essere squalificato alle verifiche tecniche, causa montaggio irregolare del pneumatico posteriore.
Si aggiudica quindi la prova l'esperto Giovanni Altomonte (Honda) protagonista fin dalle prime battute insieme al poleman Lorenzo Favi (Yamaha). In bella vista anche Mirko Galasso (Yamaha) scattato forte dalla seconda fila, Roberto Greco (Yamaha) e Antonio Nespoli (Honda). Un sestetto imprevedibile che si affronta tra giochi di scie e continui scambi di posizione, fino all'epilogo delle ultime tre tornate, quando ad alzare il ritmo ci pensano Del Vecchio, Altomonte e Favi, mentre Galasso, Nespoli e Greco iniziano a tirare il fiato. Nel testa a testa finale Del Vecchio transita primo sul traguardo, senza sapere che in realtà la giuria decreterà vincitore il vice-campione uscente Altomonte, autore del tempo record proprio nell'ultimo giro, con un sontuoso 1'45.663: una prova mirabile quella del 39enne che ha corso sotto antidolorifici per il riacutizzarsi di problemi alla schiena. La classifica finale rivista assegna la seconda piazza al poleman Favi, staccato di 1”7, mentre si affaccia sul podio Mirko Galasso che accusa quasi 5” di ritardo. Squalificato anche il cuneese Greco poiché la sua Yamaha superava la potenza ammessa. Il quarto posto è andato così alla Honda di Nespoli. Chiude con un buon quinto posto il fantino di casa Stefano Di Pietro, portacolori del Moto Club Cattolica, su Yamaha.
Altomonte si aggiudica anche la speciale classifica riservata agli over 35, mentre quella degli Over 40 va al siciliano Giovanni Altomare (Yamaha).
1000
Sono 36 i partenti nella classe 1000, dominata dalle favoritissime BMW. Come aveva lasciato intendere la sua netta supremazia nelle qualifiche, Cristian Serri, in sella alla velocissima moto tedesca, va subito al comando e mette in scena un monologo indisturbato: già a metà gara il 35enne torinese vanta un vantaggio consistente, senza nemmeno la necessità di sfruttare a fondo le traiettorie misanesi. Per gli inseguitori l'unico obiettivo possibile è quindi la seconda piazza: se la giocano altri due alfieri della BMW, il bergamasco Andrea Tartari e il brianzolo Fabio Villa, compagni di team e di passione nella VECM, mentre prova a rimanere in scia anche l'Aprilia di Luca Pavanini. Più indietro Di Somma, Lavizzari, Sessa, Fioresi e Colazzo. Serri, inattaccabile, si permette la serenità della “passeggiata domenicale”, anche perché i suoi inseguitori sono impegnati a giocarsi il podio: Pavanini cerca di inserire la sua Aprilia tra le due BMW di Tartari e Villa, ma il tentativo si rivela inutile. Serri chiude in solitaria, poi a oltre otto secondi completano il podio Tartari e Villa, lo stesso ordine di classifica è valido anche per gli over 35. Primo degli over 40 è il bolognese Gianluca Fioresi (Honda).
Prossimo appuntamento il 27 maggio a Vallelunga (Roma) per il secondo round del trofeo monogomma Michelin.