Addio a Giulio Mauri, icona del trial italiano

Addio a Giulio Mauri, icona del trial italiano
Scomparso a soli 66 anni il più noto giornalista italiano del settore trial, da alcuni anni responsabile della specialità in seno alla FMI
2 luglio 2012

 

Nella seconda metà degli anni settanta, iniziai a dilettarmi con le moto da trial. Non ero ancora giornalista, allora, qualche piccola collaborazione, ma niente più. Ero un appassionato come tanti, e mi ero innamorato del leggiadro Fantic Trial 125, che poi acquistai. Di conseguenza, quando seppi che nella zona del parco di Monza si sarebbe tenuta la Due Giorni della Brianza di trial, corsi là a vivere da vicino questa affascinante specialità. Giunto in zona, iniziai a seguire i piloti, anche quando ispezionavano a piedi le varie zone. E mi accorsi di un signore che ricordo già con i capelli tendenti al bianco, e non cortissimi, che mi ricordava un pochino il grande Mick Andrews, forse anche per via della “coppola” bianca che aveva sul capo.

Naturalmente era un pilota, e mi sembrava particolarmente a suo agio in quel luogo, ed evidentemente anche molto conosciuto dagli appassionati spettatori, con i quali dialogava con marcato accento brianzolo. Un paio d’anni più tardi iniziai a lavorare in questo settore, e scoprii presto che quel signore si chiamava Giulio Mauri, aveva quattro anni più di me, ed era un grande esperto ed appassionato di quella bella specialità che mi appassionava un sacco, dove il cronometro contava ben poco, al contrario dell’abilità del pilota. Anzi, Mauri era anche un noto giornalista del settore, abitava a Monza, e ovviamente mi capitò spesso di frequentarlo, anche durante le presentazioni di nuovi modelli da trial, alle quali ero stato invitato: parlare con lui di questo sport è sempre stato un vero piacere.

Giulio da qualche anno era diventato responsabile della sezione trial in seno alla Federazione

Giulio Mauri in sella alla sua moto d'epoca
Giulio Mauri in sella alla sua moto d'epoca
Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Motociclistica Italiana, ed ovviamente era anche il Presidente del mitico Moto Club Monza - sodalizio storico fondato nel 1919, intitolato a Oscar Clemencigh – che ancora oggi organizza l’ormai famosissima DGDB, la Due Giorni Della Brianza.

Cito Giulio al passato, purtroppo, perché ho appena appreso la triste notizia della sua morte improvvisa: sì, Giulio se n’è andato per sempre, a 66 anni, stroncato da un improvviso malore occorsogli ieri, domenica 30 giugno, mentre partecipava ad una gara di trial d’epoca a Vallelunga. Se n’è andato mentre si stava divertendo con i suoi tantissimi amici e con le sue amate moto da trial, lasciando nel dolore la moglie Renata e i figli Riccardo e Pamela, che da tempo ha iniziato a sua volta a seguire a livello giornalistico il mondo del trial.

I funerali di Giulio si terranno domani, 3 luglio 2012, alle ore 17, presso la Chiesa Parrocchiale San Giovanni Evangelista, in Piazza Roma a Busnago.

Non ci resta, purtroppo, che comunicare alla famiglia Mauri il più sentito cordoglio da parte dello staff di Moto.it.


 

Ultime da Sport