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Assa – Ieri la prima moto arrivava al bivacco isolato in mezzo a terra e sassi di Agdal, meglio conosciuto come Foum Zgid, intorno alle 14. Cinque ore e mezza di tempo per percorrere 430 chilometri. Il casco rosso spiccava da lontano, segnale inequivocabile che il pilota che ha tagliato per primo il traguardo era Alessandro Botturi, con la sua Yamaha.
Oggi si è ripetuta la stessa situazione, ma partendo secondo Botturi resta al comando, dietro il pilota norvegese Pal Ander Ullevålseter, questa mattina, la vittoria della seconda tappa delle tre corse finora su questa Africa Eco Race 2019 l'ha conquistata lui. Il pilota testimonial del Motor Bike Expo da metà speciale ha aperto la pista guadagnando al traguardo 2'38” sul norvegese, e rafforzando così il suo vantaggio in classifica assoluta. E' sempre primo con un vantaggio di 7'07” Ullevålseter, che al momento ha conquistato una sola speciale.
Botturi è soddisfatto e contento perchè si sta divertendo in una gara bella, veloce ma non troppo, ma soprattutto navigata, cosa che lui ama moltissimo. Ieri il Bottu dichiarava “La seconda speciale dell'Africa Eco Race misurava 431 km, era davvero tosta, sotto ogni punto di vista. Abbiamo trovato terreni di tutti i tipi in una speciale bellissima. Mi sono divertito moltissimo. Sono partito per primo e ho tirato fin da subito, e dopo circa 80 chilometri Ullevålseter mi ha raggiunto: da quel momento abbiamo proseguito insieme, lui mi ha lasciato andare avanti ma siamo sempre stati vicini. E' stato molto divertente”.
Oggi discorso simile: da solo per i primi duecento chilometri e poi dopo il rifornimento davanti, ad aprire la pista come piace a lui, e di conseguenza è arrivata la seconda vittoria di questa AER 2019.
Franco Picco (Yamaha) è già al bivacco oggi, ad Assa, dopo una tappa scorrevole ma pur sempre impegnativa per i tanti sassi e la navigazione. Dopo aver sistemato qualche piccolo problema al rubinetto del serbatoio, il vicentino ha deciso di vivere questa gara in funzione del suo amico, Enzo Tracanzan. “Sono andato piano per aspettare il mio amico Enzo, non volevo che gli capitasse qualche cosa. Ieri siamo arrivati con il buio ad Agdal, perchè la tappa in realtà non era difficile, ma per Enzo è stata davvero impegnativa. Appena siamo arrivati sulle dune lui si èinsabbiato e io sono tornato indietro per aiutarlo. Da quel momento gli ho detto "vieni dietro a
me" e così abbiamo fatto, solo che per non insabbiarci abbiamo raddoppiato i chilometri sulle dune, proseguendo a zig zag”. Oggi i due se la ridono sotto la tenda del bivacco, dopo aver chiuso rispettivamente 23° e 25°, e questo è il segno tangibile di quanta complicità ci sia fra questi due amici che hanno deciso di condividere un'avventura insieme, prima di ogni altra cosa.
Domani quarta tappa da Assa a Fort Chacal: 494,57 chilometri complessivi di cui 492,75 di prova speciale, e il programma promette bene.
Non si può dire oggi che i commenti dei motociclisti all'arrivo siano stati così entusiastici, come quelli dei loro colleghi della categoria auto e camion. In effetti i piloti moto apprezzano poco le piste sassose, ed erano soprattutto queste che costituivano il menù della giornata odierna. Ma il buon umore resta, come per esempio per Simone Agazzi, vittima di una piccola caduta violenta, per fortuna senza danni gravi, che al traguardo si chiedeva se per caso in questa regione si trovasse una fabbrica di sassi. Il pilota italiano ha piazzato la sua Honda al 3° posto, a 18'32" da Alessandro Botturi, vincitore della tappa con 2’38’’ di vantaggio su Pal Anders Ullevålseter, secondo.
La Yamaha del leader italiano attualmente vanta un vantaggio di 7’07’’ sulla KTM del norvegese. Uno scarto minimo, che non sembra preoccupare comunque il due volte vincitore della prova, che attende i prossimi giorni. Ottima la performance oggi di Martin Benko, che ha chiuso in 4ª posizione a 32’29’’ dall'italiano. Lo slovacco, sempre molto regolare, ha preceduto di 5’25’’ Francisco Arredondo, autore di una bella rimonta, nei primi cinque della speciale. Il primo nella categoria Over 700 è Paolo Caprioni, 12ª. posizione. L'italiano precede Jan Zatko, primo a sua volta della Over 450. Nella classifica generale è lo svedese Henrik Rahm, che apre le danze nella Over 450, e Caprioni nella +700. Per quanto riguarda l'unica presenza femminile fra le moto, Julie Vanneken, anche se è rientrata tardi ieri sera è ripartita stamattina, e continua imperturbabile il suo cammino verso Dakar.