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È il cuore che parla, come sempre quando si tratta del campione di Lumezzane che a questa manifestazione ogni anno riserva un posto speciale: “Partecipo sempre allo Swank Rally perché mi piace e condivido il suo spirito. 158 persone alla partenza sono davvero tante e mi piace anche la differenza fra le persone che partecipano: amatori, appassionati, e piloti tutte spinte da un unico denominatore comune, la passione”.
Partito dal Ciglione di Malpensa lo Swank Rally si è poi spostato con una tappa fino a Genova e da lì, dopo aver raggiunto la Sardegna in traghetto, ha vissuto altre tre giornate intense con delle prove speciali, impegnative, e divertenti che Botturi ha dominato: “Mi sono divertito a guidare la mia Yamaha Ténéré 700 su questi sterrati che amo moltissimo ma soprattutto è lo spirito che anima tutte le persone che partecipano che mi carica, mi stimola e mi emoziona. Condividere le giornate in sella alla moto con gli amici, quelli che mi hanno seguito in questa avventura, ma anche quelli nuovi, che inevitabilmente si incontrano in una manifestazione come questa. Persone che ti avvicinano perché ti conoscono e magari ti chiedono un consiglio, ti descrivono quello che hanno fatto, ti raccontano la loro giornata perché hanno voglia di condividerla. Si respira un’atmosfera speciale, non improntata sull’agonismo e sul cronometro”.
Nella classifica assoluta Botturi è primo, così come nella categoria R2 che ha usato il road book sulle prove speciali, alle sue spalle ci sono Ottavo Missoni (primo nella R1) e Marco Aurelio Fontana, il campione italiano di ciclocross e mountain bike, specializzato in un altro tipo di cross country, che usa i pedali invece del motore.
Il Bottu nazionale è già rientrato a casa e si prepara ora per una trasferta in Marocco, tra pochi giorni: “Resto in sella alla mia Yamaha Ténéré 700 – spiega Alessandro – e a fine mese andrò in Marocco, finalmente di nuovo in Africa, e sono molto contento. In realtà non ci sono gare in programma ma solo allenamenti – sempre in vista dell’Africa Eco Race 2022 - e test per la moto, ma non vedo l’ora di ripartire e ritrovare il suolo africano”.
In sella a una Yamaha Ténéré 700 c'era anche il nostro Andrea Perfetti. Nei prossimi giorni pubblicheremo il suo video racconto dedicato a questo bellissimo evento e alla vittoria del Bottu ovviamente!
Photo credits:
@lorenzorefrigeri