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Chi può fermare Ryan Dungey? Il pilota KTM sta collezionando vittorie con una regolarità micidiale, ha un vantaggio che ormai assomma a 45 punti e non sembra avere avversari in grado di impensierirlo. La sua sesta vittoria del 2015 lo rende anche il quinto pilota nella storia a vincere la gara di Indianapolis per due anni consecutivi assieme a McGrath, Carmichael, Reed e Villopoto. La doppietta KTM – è la quarta volta che accade quest’anno – sembra premiare gli sforzi della Casa di Mattighofen, decisa come non mai a dominare il Supercross e ad aggiudicarsi il titolo della 450.
Insomma, l’hashtag #whosnext, con cui gli organizzatori hanno battezzato la stagione 2015 in cui si sarebbe dovuto trovare il successore di Villopoto, sembra aver trovato risposta, smentendo forse chi pensava che sarebbe stato Roczen a dominare questa stagione. Attaccato a Short – autore dell’holeshot – Dungey ha preso la testa poche curve dopo con uno spettacolare sorpasso all’esterno e ha salutato la compagnia, prendendo subito un vantaggio molto consistente. Seely lo ha imitato senza perdere troppo tempo, e la gara ha perso quasi tutti gli elementi di incertezza fatta eccezione per gli (spettacolari) errori di Eli Tomac e di Blake Baggett.
Bella gara per Davi Millsaps e spettacolare rimonta per Trey Canard – l’ufficiale Honda è fra i piloti più in forma di questa fase centrale della stagione, anche se l’entrata su Peick è stata al limite della correttezza. Bello anche il duello fra Reed e Weimer, ma con tutto il rispetto per Jake, Reed non dovrebbe nemmeno vederlo se non al paddock.
«Ogni gara fa storia a sé, ne affrontiamo una per volta» ha commentato Dungey dopo l’arrivo. «Certo, è più facile a dirsi che a farsi, perché il campionato è molto lungo ed è facile farsi distrarre. So che lo dico tutte le settimane, ma devo molto al mio team, alla mia famiglia e… al signore del piano di sopra. La pista oggi era molto difficile anche perché in prova eravamo tutti vicinissimi, e c’è voluto davvero uno sforzo sovrumano per prendere il vantaggio che mi ha garantito la vittoria».
Ancora Musquin nella 250SX di Indianapolis: il pilota francese ha conquistato una bella vittoria a cui fa da contraltare il weekend no di Martin, che segna un brutto zero in classifica e finisce sopravanzato dal campione in carica Bogle. Il vantaggio di Musquin – 16 punti – si fa sempre più consistente, e lo sta mettendo in condizione di gestire le ultime, decisive, gare del campionato.
1 - Ryan Dungey - KTM
2 - Cole Seely - Honda
3 - Trey Canard - Honda
4 - Weston Peick - Yamaha
5 - Davi Millsaps - Yamaha
6 - Andrew Short - KTM
7 - Joshua Grant - Kawasaki
8 - Broc Tickle - Suzuki
9 - Chad Reed - Kawasaki
10 - Jacob Weimer
1 - Ryan Dungey - 249
2 - Trey Canard - 204
3 - Eli Tomac - 169
4 - Cole Seely - 160
5 - Ken Roczen - 156
6 - Chad Reed - 152
7 - Jason Anderson - 144
8 - Blake Baggett – 141
9 - Andrew Short - 124
10 – Broc Tickle - 120
1 - Marvin Musquin - KTM
2 - Justin Bogle - Honda
3 - RJ Hampshire - Honda
4 - Jordon Smith - Honda
5 - Kyle Cunningham - Honda
1 - Marvin Musquin - 122
2 - Justin Bogle - 106
3 - Jeremy Martin - 85
4 - RJ Hampshire - 74
5 - Joey Savatgy - 73
Foto: Simon Cudby/KTMImages.com