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E’ stata storica, questa quattordicesima gara del Supercross 2015. A Houston Seely ha conquistato la sua prima vittoria in carriera, ma la star della serata è stato Dungey che, con il tredicesimo podio consecutivo della stagione si è aggiudicato il primo titolo dell’era post-Villopoto con tre gare d’anticipo sul termine del campionato. Il suo secondo – il primo lo aveva vinto da rookie, nel 2010 – ma soprattutto il primo per KTM, che si aggiudica così uno storico iride nella 450 SX.
La gara è iniziata con l’ennesimo holeshot per Andrew Short (KTM) che ha infilato per primo la prima curva seguito da Reed e Seely, che ha rapidamente rotto gli indugi prendendo la testa della gara con un passaggio all’interno nella prima serie di salti. Dungey, al contrario, è partito male, trovandosi vicino alla decima posizione.
Mentre Seely ha sfruttato bene la pista libera scappando subito via, dietro di lui si è scatenata la battaglia fra Reed, Short e Anderson che si è installato al terzo posto nel corso del sesto giro. Sia Dungey che Tomac non hanno rimontato granché nella prima metà di gara, ma dopo che un contatto fra Reed e Anderson ha rovinato la gara ad entrambi, i due rivali per il titolo hanno iniziato ad essere molto più incisivi.
Dungey ha conquistato il terzo gradino del podio con un bel sorpasso su Grant all’undicesimo giro, seguito da due giri dopo da un passaggio su Short che lo ha installato alla piazza d’onore. Tomac lo ha seguito con qualche tornata di ritardo. Seely è andato a vincere facilmente, diventando il sesto pilota diverso ad aggiudicarsi una gara in questa stagione ed il 59° vincitore nella storia della 450SX.
«Il primo titolo, nel 2010, è stato incredibile, ma stavolta sento di averlo davvero guadagnato e meritato» ha spiegato Dungey. «Non so cosa dire, ho davvero tante cose in mente in questo momento. KTM mi ha portato qui quattro anni fa per vincere un titolo e finalmente ce l’abbiamo fatta. Mi ero immaginato una situazione diversa per stasera, ma siamo stati fortunati e siamo riusciti a restare in piedi. Stavolta abbiamo dovuto davvero lavorare duro».
La 250 Ovest è iniziata con l’holeshot di Bisceglia davanti a McElrath e Webb. Bowers, principale avversario di Webb per il titolo, si è installato in terza piazza quasi subito ma non è riuscito a mantenere a lungo la posizione, scalzato rapidamente dal rivale e ritiratosi poco dopo.
Alla quarta tornata la rimonta di Webb lo ha portato in seconda posizione dopo un bel passaggio su Bisceglia, caduto poco dopo nel tentativo di tenere il passo del pilota Yamaha. Webb ha lentamente eroso il vantaggio di McElrath, dando vita ad una bella battaglia per la prima piazza al nono giro. Una volta conquistata la testa, Webb si è aggiudicato con autorità vittoria e titolo, il primo della sua carriera da professionista.
«Non mi sembra vero» ha esclamato Webb. «Ho dedicato tutta la mia vita a questo momento e finalmente i sacrifici vengono ripagati. Avevo quattro anni quando ho iniziato ad inseguire questo sogno, e finalmente si è avverato. Dopo la prima gara della stagione, dove ho chiuso al settimo posto, mi ci sono messo a testa bassa perché sapevo che non era quello il mio lavoro. Sapevo che questo era il mio posto per cui non ho mai mollato, ho continuato a lottare ed eccoci qui».
Appuntamento per la quindicesima gara della stagione a Santa Clara, California, il diciotto aprile.
1 - Cole Seely - Honda
2 - Ryan Dungey - KTM
3 - Eli Tomac - Honda
4 - Joshua Grant - Kawasaki
5 - Chad Reed - Kawasaki
6 - Andrew Short - KTM
7 - Davi Millsaps - Yamaha
8 - Broc Tickle - Suzuki
9 - Justin Barcia - Honda
10 - Justin Brayton - KTM
1 - Ryan Dungey - 318
2 - Eli Tomac - 236
3 - Cole Seely - 223
4 - Trey Canard - 204
5 - Chad Reed - 199
6 - Blake Baggett – 175
7 - Jason Anderson - 170
8 - Broc Tickle - 159
9 - Ken Roczen - 156
10 - Andrew Short - 152
1 - Cooper Webb - Yamaha
2 - Shane McElrath - KTM
3 - Malcolm Stewart - Honda
4 - Aaron Plessinger - Yamaha
5 - Alex Martin - Yamaha
1 - Cooper Webb - 161
2 - Zach Osborne - 116
3 - Shane McElrath - 108
4 - Jessy Nelson - 106
5 - Tyler Bowers - 105
Foto: Simon Cudby/Supercrossonline.com/KTMimages.com