Bis dell'Aprilia alla Dakar. Coma penalizzato

Bis dell'Aprilia alla Dakar. Coma penalizzato
Lopez porta ancora al successo l'Aprilia. Polemiche per la penalizzazione inflitta a Coma, mentre Despres comanda la corsa. Luca Manca raggiunto in ospedale dal padre
11 gennaio 2010

Punti chiave


8a Tappa. Seconda vittoria di Francisco “Chaleco” Lopez e dell'Aprilia, Profeta in Patria nel “suo” Deserto. Marc Coma decide di continuare la Dakar e conclude al 2° posto dopo aver subito una penalizzazione per il sospetto cambio della ruota posteriore. Despres è sempre più leader della corsa.


Antofagasta, 9 gennaio 2010. Giornata di riposo

Penalizzato Coma: avrebbe cambiato la gomma durante la speciale.
Giornata di riposo. Ma non per i tribunali della Dakar, che infliggono una nuova penalizzazione a Marc Coma: 6 ore. È accusato di aver cambiato irregolarmente la sua ruota posteriore durante la Iquique-Antofagasta.
Nessun riposo per il Team 1ForAll, ma un brusco risveglio, sulle note della decisione della Giuria di Gara della Dakar di infliggere una penalizzazione di 6 ore a Marc Coma, reo, secondo le motivazioni della decisione, di aver sostituito una ruota durante la tappa Iquique-Antofagasta del giorno precedente. Ad alimentare l’insinuazione di un comportamento irregolare da parte di Marc Coma sarebbero state le affermazioni di Cyril Despres e David Fretigné, che avrebbero manifestato le loro perplessità giungendo alla conclusione poi rimbalzata sulle pagine di alcuni giornali, L’Equipe in testa, e siti web.

Copiapò, 10 gennaio 2010. Seconda, storica vittoria per l'Aprilia


La vera giornata di riposo della Dakar è quella di oggi, seconda parte della corsa, prima tappa dopo il giro di boa, con ritorno a Copiapò alla fine del quarto atto della saga dell’Atacama. La tappa, indubbiamente dura e difficile, ha perso quella tensione agonistica caratteristica delle grandi battaglie sportive, e l’”inferno” delle dune di Copiapò è diventato il “Purgatorio” cantato da Rivera Letelier. Quello che sembra contare di più, da adesso, è proseguire il più tranquillamente possibile per riguadagnare Buenos Aires limitando al massimo danni ed imprevisti. Alle spalle di Cyril Despres, adesso che Coma è stato virtualmente messo fuori gioco, la “bagarre” è solo nominale. L’ottava tappa è appannaggio di Lopez che, oltre ad essere pilota veloce, conosce questo deserto come le sue tasche. Il cileno si è imposto con un vantaggio di 40 secondi su Marc Coma, protagonista di una tappa senza entusiasmo, condotta nelle posizioni di testa più per l’inerzia di una enorme potenziale di talento che per reale coinvolgimento agonistico. Al terzo posto il norvegese Pal Anders Ullevalseter, cui riesce la piccola impresa di scavalcare Helder Rodriguez nella generale provvisoria. Se al terzo posto sale “Chaleco” Lopez, c’è da dire che il margine da recuperare per raggiungere Despres, dell’ordine dell’ora e mezza, è sempre più un miraggio man mano che passano i giorni. Anche se la Dakar, lo sappiamo, è ancora lunga.

Due giorni fa, prima del “riposo”, Marc Coma aveva disintegrato una barriera di avversità ed aveva riconquistato quattro posizioni in due giorni, riportandosi a ridosso del leader di una corsa di nuovo emozionante ed aperta. Oggi, la tappa che termina a Copiapò e che in circostanze diverse poteva essere il monumento agonistico del Rally al Deserto di Atacama, registra ancora un forte recupero di Marc Coma, cinque posizioni, ma senza nessuna emozione. Indeciso fino a tarda sera se ripartire o no, Marc Coma ha infine scelto di rimanere in corsa, di guidare, di fare il suo lavoro e la cosa che più gli piace, cercando di dimenticare in moto quello che gli è successo a terra. Marc ha corso, non con lo stesso animo di qualche giorno prima, non più con le stesse ambizioni, e neppure con particolari o concrete aspettative. Eppure è sempre lui, il migliore, il pilota che guida la tappa e che si invola tra le difficili dune, navigando sicuro verso l’arrivo di Copiapò. È venuta meno anche la grossa responsabilità che poggiava sulle spalle di Henk Knuiman, il portatore d’acqua di Marc alla prima esperienza in un Team ufficiale. L’olandese fa adesso la sua corsa, crando di non prendere nessun rischio. Il Team 1ForAll prosegue in questa Dakar per non venir meno a nessuno dei suoi impegni.

Francisco Lopez:Oggi sono partito subito all’attacco, sapevo che avrei potuto fare la differenza. Il primo tratto era molto guidato, poi la pista si è fatta via via più veloce fino ad arrivare agli ultimi 40 chilometri di dune. Mi sentivo molto bene, l’Aprilia andava a meraviglia e sono contentissimo di aver vinto qui, dato che sono venuti a trovarmi i miei genitori.”

Alex Zanotti: “Stamattina ho preso gli antidolorifici che mi hanno dato i medici, ma a un certo punto il dolore è diventato molto forte, sia alla spalla che al polso. Quindi ho dovuto abbassare un po’ il ritmo, perché voglio assolutamente arrivare in fondo a questa Dakar.”

Marc Coma: “Questo è il nostro modo di dimostrare chi siamo, di reagire alle “legnate” che stiamo ricevendo. Prima di partire non ero granché motivato, lo si può capire, ma dopo le prime fasi della speciale ho pian piano ritrovato il gusto di correre in moto, e ben presto anche il ritmo. La tappa è stata intensa, perché ad una parte iniziale molto sassosa hanno fatto seguito tratti più veloci e di dune nel finale. Ho affrontato la tappa con molta calma, poi ho progressivamente aumentato il ritmo e fatto un buon lavoro di navigazione sulle dune. Domani, la direzione gara ha deciso di accorciare la tappa a causa della nebbia. Prenderemo il via più tardi, con una partenza in linea per gruppi di 10 e 20 piloti ogni cinque minuti. Sarà molto bello e spettacolare".

Dakar Argentina-Cile… La “Serena”.
L’ultima tappa della Dakar 2010 nel Deserto di Atacama doveva essere di quelle “toste”. Oltre 550 chilometri in totale con una speciale di quasi 350. Invece gli organizzatori sembrano respirare l’atmosfera smorzata che si è venuta a creare: “fiutano” una tappa difficile a causa della nebbia del mattino, e decidono di ridurre a 170 km la lunghezza della speciale della 9° tappa, tra Copiapò e La Serena, che perderà così parte del suo spessore e delle sue caratteristiche peculiari.

Ore di ansia per Luca Manca


SANTIAGO - Giornata di emozioni all'ospedale dove Luca Manca è ricoverato da giovedì, dopo il grave incidente durante il Rally Dakar in corso in Argentina e Cile: a Santiago è arrivato il padre del motociclista italiano, che si trova in condizioni critiche, anche se con un leggero miglioramento, e per il quale saranno fondamentali le prossime 48 ore. Proveniente dalla Sardegna, Filippo Manca è giunto nel primo pomeriggio all'ospedale 'Mutual de Seguridad' della capitale cilena insieme al cognato, Gianluigi Falci.

I due sono subito stati portati da un auto dell'ambasciata italiana in clinica, dove Manca è ricoverato dopo l'incidente (durante la tappa del Rally tra Antofagasta e Iquique) nel quale ha riportato gravi ferite, in particolare un edema cerebrale e una lesione al polmone. A fare il punto sulle condizioni del pilota della Ktm è stato in prima mattinata il suo preparatore, Federico Ghiti.

"Ha trascorso la notte bene, le sue condizioni - ha detto all'ANSA - rimangono stabili". Successivamente, i medici della 'Mutual' hanno sottolineato che per le prossime 48 ore il paziente rimarrà in terapia intensiva. "Le ultime 48 ore, hanno rilevato i medici, sono state soddisfacenti, è ancora collegato alle apparecchiature a causa dell'edema cerebrale. Manterremo questo controllo neuro-intensivo almeno per altri due giorni". "Sta reagendo alle cure e ha rischi inferiori dal quando è stato ricoverato. Per capire l'evoluzione del trauma cerebrale dobbiamo aspettare a lunedi", ha puntualizzato il responsabile del reparto terapia intensiva, Alberto Munoz, precisando che per il momento non è possibile fare ipotesi su eventuali lesioni permanenti. "Non ci sono ancora - ha rilevato - esami, o immagini, del cervello che ci permettano di fare pronostici a lungo termine".

Manca è stato d'altra parte al centro delle dichiarazioni fatte dalla presidente cilena Michelle Bachelet, che oggi ha visitato ad Antofagasta il bivacco dei piloti, nell'unica giornata di riposo delle 14 tappe previste in questa Dakar sudamericana. "Nella tappa precedente a quella dell'incidente, Manca ha aiutato un suo compagno di squadra, chiara dimostrazione dei valori che promuove il Rally", ha ricordato la presidente, riferendosi a quanto successo nella quinta tappa della Dakar (quella precedente alla gara dell'incidente), nella quale Manca ha aiutato, fornendogli una ruota, lo spagnolo Marc Coma che era in difficoltà con il suo mezzo. "Voglio trasmettere a Manca, e ai suoi familiari, tutta la nostra forza", ha concluso la presidente cilena.


Tappa: Antofagasta-Copiapo, 10 gennaio 2010.


96 kmTR + 472 kmPS: 568 kmTOT

Risultati.
Speciale: 1° #9 Francisco Lopez (CHI) Aprilia; 2° #1 Marc Coma (SPA) KTM690Rally 1ForAll; 3° #4 Pal Anders Ullevalseter (NOR) KTM; 4° #12 David Fretigné (FRA) Yamaha; 5°  #2 Cyril Despres (FRA) KTM690Rally; 15° #7 Henk Knuiman (NL) KTM690Rally 1ForAll .

Generale: 1° #2 Cyril Despres (FRA) KTM690Rally; 2° #4 Pal Anders Ullevalseter (NOR) KTM; 3° #9 Francisco Lopez (CHI) Aprilia; 4° #5 Helder Rodrigues (POR) Yamaha; 5° #14 Alain Duclos (FRA) KTM; 19° #1 Marc Coma (SPA) KTM690Rally 1ForAll; 21° #7 Henk Knuiman (NL) KTM690Rally 1ForAll
 
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