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Come si è arrivati al sequestro?
«La cosa è partita dalla TM (che fornisce i motori da rally al Bordone-Ferrari. Ndr), che a nostra insaputa ha fatto in via cautelativa un decreto ingiuntivo che ha bloccato le nostre moto. Avevamo concordato due tranche di pagamenti e non c’era alcuna intenzione da parte nostra di eludere gli impegni assunti. Nei prossimi giorni salderemo il debito con la TM».
Siete esposti con KTM Farioli, come qualcuno ha sostenuto?
«Con Farioli e la KTM abbiamo degli ottimi rapporti commerciali da tempo e non c’è alcuna esposizione finanziaria».
Di questa situazione hanno sofferto i piloti e i meccanici del team?
«I nostri piloti e meccanici sono stati tutti pagati. La scorsa settimana abbiamo ordinato alla banca 72 bonifici. I ritardi che ci sono stati sono imputabili ai tempi tecnici legati al rifinanziamento del team. Come ho detto più volte, abbiamo le spalle larghe e non soffriamo di problemi finanziari».
Ci parli dell’attività sportiva. Ne risentirà l’impegno nei rally? La Dakar è vicina.
«Saremo al via della Dakar con tre piloti molto forti: Viladoms, Botturi e Lopez. Paolo Ceci non sarà al via perché preferiamo, in accordo col pilota, che porti i colori del team nell’Africa Race, la corsa che si svolge in Africa».
Con che moto correrete la Dakar? Con la vostra motorizzata TM o con le KTM Rally?
«Correremo ancora con la KTM Rally. Sono un sognatore entusiasta e avrei voluto partecipare con la nostra moto, ma ho dato ascolto ai consigli dei piloti e dei meccanici. Mi hanno convinto a proseguire con le KTM, in attesa che la nostra moto svolga ulteriori collaudi il prossimo anno. E’ una saggia decisione, anche in considerazione dei costi che comporta correre alla Dakar con una squadra come la nostra. Ci vogliono circa 500/600.000 euro e non si possono correre rischi di natura meccanica».
Proseguirete a correre anche nell’enduro?
«Certo, a breve presenteremo il nostro nuovo team. Sono confermati Manzi e D’ambrosio, a loro si affiancheranno due giovani italiani perché è nostra intenzione creare un bel vivaio di talenti in Italia. Correremo con le KTM 125, ma anche con moto di altre marche. Visto che le moto le compriamo, vogliamo usare il meglio».
Dopo il primo anno senza aiuti esterni, nel 2013 avrete anche finanziatori in appoggio al team?
«Faremo ancora affidamento alle risorse interne. Però vi anticipo che abbiamo raggiunto un bellissimo accordo con Leika. Avremo il loro logo sulle moto della Dakar e realizzeremo nel mese di novembre una mostra fotografica sull’Africa insieme a questo prestigioso marchio».