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Ti aspettavi la finale con Neuville e la vittoria?
«Sinceramente no, perchè lui è un rallysta e su questo tipo di gara devi essere molto preciso e sentire molto la macchina, qui è facile fare un errore. Ho visto che anche lui ha sbagliato qualcosa, poi è iniziato a fare buio e si iniziava a vedere poco. Sono contento e soddisfatto del mio risultato».
Puntavi di più sul Master Show o sul Rally?
«Il mio obiettivo era il podio in generale, nel Monza Rally è la cosa principale. Il Master Show è un evento bello, per il pubblico è fantastico, però l'evento principale era sicuramente il Monza Rally».
Quindi sei un rallysta?
«No, non sono un rallysta, ancora manca tantissimo, nei veri Rally ci vuole altro».
Quando hai iniziato con le auto?
«Ho iniziato tre anni fa qui a Monza, ed è stata la prima volta che ho preso una WRC in mano. Quando salgo su una macchina del genere mi dà tantissime emozioni nuove che mi piacciono».
Tra il Rally Legend e il Monza Rally Show quale rifaresti?
«Il Lagend è stato un Rally che mi ha aiutato tantissimo, la Delta è una macchina difficilissima, bisogna essere molto decisi nella guida, è poco precisa come macchina, quindi mi ha aiutato. Quando sono salito sulla DS3 ho visto poi dei grandi miglioramenti».
Pensavi di andare così forte?
«Il mio obiettivo era il podio, l'anno scorso ho fatto sesto e ho preso un po' di penalità, quest'anno però ero li per giocarmela con il secondo posto. Valentino era imprendibile, specialmente nella Gran Prix, dove ha fatto veramente paura. C'era molto da lavorare, noi corriamo con dei settaggi standard e io non so neanche dove iniziare e mi affido a quello che dicono gli ingegneri».
Pensi che sarebbe bello poter avere Valentino come avversario nei Rally?
«E' sempre bello stare con Valentino, è una persona fantastica, trovarsi inisieme in un Rally in futuro sarebbe bello. Non so quali siano i suoi programmi, ma i miei sono quelli di stare sicuramente ancora nel cross per molti anni per adesso».
Come è stato confrontarsi con Rossi, ti aspettavi questo risultato?
«E' stato come confrontarsi con Neuville, perchè eravamo tutti su delle macchine da Rally e tutti e due, sia Neuville che Valentino, vanno fortissimo. L'emozione era tanta e l'adrenalina era molto alta».
E' da un po' di anni che guidi la stessa macchina, qui al Rally di Monza, hai acquistato più fiducia quest'anno?
«Si, è il mio terzo anno che guido questa macchina, ho acquistato più fiducia e anche il Team ha fatto un bel lavoro, facendomela trovare come l'ho lasciata l'anno prima, visto che non facciamo nessun test, quindi riesco sempre ad adattarmi presto».