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Il Campionato Italiano Motorally propone sempre delle località molto belle dal punto di vista paesaggistico. In questa occasione il MC Sahara Project ha organizzato il tutto a Castel di Sangro nel cuore dell’Abruzzo. Già salendo da Sulmona verso la location ci si ritrova d’improvviso immersi nello stupendo scenario dell’Altopiano delle Cinque Miglia. L’antico tracciato della strada napoleonica corre dritto come un fuso tra due filari di alberi verso Sud. La grande piana è circondata da imponenti catene di monti. Uno spettacolo unico. Castel di Sangro è al centro della grande Valle del Sangro. Sulla cittadina dominano i ruderi dell’antico castello dalla cui torre , perfettamente restaurata, si gode la vista del paesaggio a 360°.
Il M. C. Sahara Project, capitanato da Corrado De Luca e PierLuigi Scatozza ha organizzato il tutto nel migliore dei modi. Le prove speciali, anche in questa occasione, sono state molto apprezzate dai piloti soprattutto l’ultima di domenica. Più di 50 Km. Con una varietà di fondo continua: dalle pietraie al sottobosco fino agli infiniti pratoni in altitudine. Un chilometraggio così elevato offre, purtroppo, la possibilità che insorgano anche dei problemi. La seconda del sabato è stata dovuta sospendere per più di un’ora a causa della cruenta rissa con, pare, accoltellamento tra due pastori romeni. Il conseguente intervento della forza pubblica e relativa ambulanza per evacuare i feriti ha fatto perdere parecchio tempo. La domenica, invece, è toccato alle pecore. Un grosso gregge, ad un certo punto, si è messo ad attraversare il tracciato di gara nel tratto cronometrato creando una situazione di forte rischio. Fortunatamente si è riusciti a sgombrare il campo prima dell’arrivo dei piloti grazie alla presenza di alcuni spettatori tra cui papà Magnani.
La gara, come l’intero Campionato , sono vissuti ancora una volta sul duello Botturi vs Cerutti. Alla fine nel Campionato l’ha spuntata Jacopo, nonostante la vittoria del “Bottu” il primo giorno; ciò grazie anche al vantaggio accumulato nelle prove precedenti. Per Alessandro il salto di un discusso controllo di passaggio , nell’ultima speciale, è costata una penalizzazione che gli ha fatto perdere l’assoluta di giornata e, soprattutto, il titolo nel Raid TT. E’ stato un vero peccato che i Campionati siano finiti in questo modo. Ale se n'è andato molto amareggiato ed il fatto poi che la stessa penalizzazione abbia coinvolto una sessantina di piloti presta il fianco a qualche riflessione visto che tra l’altro era un “taglio” abbastanza ininfluente per la classifica. In ogni caso la vittoria , anzi le vittorie, di Jacopo Cerutti nei due Campionati sono più che meritate e limpidissime. Fin dalla prima gara ha dimostrato una velocità impressionante abbinata ad una altrettanto precisione nella navigazione. Il mondo del Motorally ha sicuramente trovato un grande interprete con grandi prospettive anche nelle gare internazionali.
Presenti in terra d’Abruzzo tutti i migliori specialisti nazinali ed ancora una volta Carlos Checa che si sta veramente appassionando a questa disciplina. Carlos oltre ad essere, ovviamente, molto veloce nella guida comincia ad avere un ottimo feeling con il road book. Adrien Van Beveren, che ricordiamo ha nel palmares un paio di Touquet vinti, è arrivato accompagnato da Xavier De Soultrait dakariano con grandi trascorsi nell’Enduro. Xavier, alla sua prima esperienza con la stretta navigazione italiana, ha subito staccato un quarto assoluto il primo giorno mostrando che la scuola francese è sempre di tutto rispetto. Fa veramente piacere vedere tutti questi pilotoni . La considerazione è che se si prendono la briga di fare tutta questa strada partecipare vuol dire che il livello delle nostre gare si è notevolmente evoluto ed apprezzato anche all’estero.
Andrea Rossi ha realizzato finalmente la stagione perfetta. Il pilota aretino in forza all’Old Farm Racing ha vinto tutte le prove del Motorally. In sella alla sua ingombrante KTM 990 ha dato lezione di guida ad uno stuolo di piloti con mezzi ben più maneggevoli sui tortuosi percorsi del Rally ritrovandosi anche in un ottimo piazzamento della classifica assoluta. Al titolo nella classe 1000 aggiunge anche quello dell’italiano Raid TT nella classe RT3 dove anche qui doveva competere direttamente contro piloti con mezzi ben più leggeri e performanti. La sfortuna, invece, del buon Doretto è ormai proverbiale. Sabato hanno ceduto i cuscinetti della ruota anteriore . Dopo una laboriosa riparazione riusciva a ripartire la Domenica . Tutti gli sforzi fatti venivano però vanificati da una ulteriore e ben più grave rottura: quella del cardano che lo costringeva ad un nuovo ritiro con il recupero della moto in una zona impervia. Peccato, perché sia il “Doro” che Alberto Palma, che gli affida la moto, meriterebbero ben di più. Da anni, ormai, il sodalizio porta in gara una bellissima e preziosa BMW GS 1200 splendidamente preparata. E peccato anche perché, in seguito a queste delusioni, si rischia di perdere uno storico protagonista della classe.
Tra i giovani grande prestazione di Guido Fedeli anche: secondo assoluto nell’ultima giornata e vincitore della classe 250. Si è riconfermato ancora una volte campione italiano nella under 23. Guido che in questa stagione è stato supportato dalla Giglioli Motori di Milano che lo ha messo in sella ad un KTM 250 veramente perfetto è capofila di un gruppetto di giovani talentuosi nati e cresciuti nel mondo del Rally. Mirko Pavan, Marco Job, Robi Rossini hanno saputo con onore tenere testa a fortissimi piloti che vengono dal ‘Enduro Ad alto livello come Gerini, Cominotto.
Spinta in avanti anche nel settore femminile . Con il ritorno di Serena Ghione, protagonista indiscussa di questi ultimi anni, e la new entry di Anna Ghiraldini fanno sei le presenze in gara delle ragazze in gara quest’anno. Un buon risultato della politica di promozione che il Comitato Motorally da sempre attua nel settore con la Scuola Federale ed i Camp Tecnici. La dominatrice della stagione è Valentina Spoletini, anche lei scuola Old Farm Racing, ha fatto suoi entrambi i Campionati dimostrando talento ed una grande forza di volontà.
La classe 50 ha visto la vittoria nel Campionato di Carlo Cabini su Filippo Magnani e Marco Menichini alle prime esperienze con il road book. Carlo viene dall’Enduro e si è trovato a proprio agio nella specialità. Non poteva essere altrimenti con un papà che ha disputato ben 19 Dakar.
Il contenimento dei costi è diventata una priorità assoluta , di questi tempi, soprattutto in trasferte così lunghe. Mirko Goi è ricorso ad una soluzione forse un po’ datata ma molto pratica: l’Air Camping sul tetto del Pick Up. Risparmio netto sulle spese alberghiere e sul gasolio in più che avrebbe consumato un eventuale camper. Stranissimo, poi, il monopattino elettrico con cui Mirko scorrazzava per il Paddock. Ed a scorrazzare per il paddock c’era anche un piccolo Team di figli d’arte. Capitanati da Riccardo Uslenghi e Giorgio Botturi con le loro biciclettine “messe giù da rally”hanno fatto subito uno stuolo di proseliti tra gli altri bimbi presenti.
Nel corso della premiazione finale l’annuncio, a sorpresa, del ritiro dalle gare di Massimo Chiesa. Massimo è un grande campione ed è sempre stato un punto di riferimento per tutto l’ambiente. La sua carriera, ormai più che trentennale , è iniziata agli albori del Motorally. Subito vincente al mitico Rally di Biella con ben 500 piloti al via. Innumerevoli, poi, i titoli vinti nei Rally e nell’Enduro e la curiosità di aver vinto il Rally di Sardegna in tre decenni diversi . Sempre in Sardegna un bruttissimo incidente negl anni ’90, che a chiunque avrebbe troncato la carriera, dal quale si è ripreso con una forza e caparbietà fuori dal comune per tornare ancora a correre ad altissimo livello. La speranza di tutti è che Massimo rimanga nel nostro ambiente; la sua grande esperienza, il rigore , la serietà e soprattutto il suo grande carisma devono essere da esempio delle giovani generazioni.
Alla fine dopo la premiazione dei Campionati grande festa sotto la tenda della RMG con “Pasqualone “ Alfonsi alla consolle degli arrosticini ed un arrivederci al 2016.