Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
La giornata finale – e più importante – del Classic TT non è iniziata bene, con problemi tecnici al sistema di comunicazione dei commissari di percorso che hanno portato ad uno slittamento di quattro ore per la partenza della 350 e della gara più prestigiosa, quella riservata ad F1/F2.
La classe regina ha quindi preso il via alle 5 del pomeriggio, proponendo uno scontro al fulmicotone fra le superbike giapponesi in mano a Dean Harrison, Michael Dunlop, Ryan Farquhar e Peter Hickman e la Yamaha YZR500 portata in gara da Bruce Anstey.
La sfortuna ci ha messo lo zampino, perché la sfida fra due e quattro tempi si è bruscamente interrotta alla fine del terzo giro quando il neozelandese ha ricevuto bandiera nera a Cronk-Ny-Mona a causa di uno scarico allentato. Il team Valvoline Racing by Padgetts Motorcycles ha fatto i miracoli per rimettere in pista la V4 da gran premio, ma Anstey è rientrato in pista con un minuto di distacco da Dunlop, consegnandogli di fatto la vittoria su un piatto d’argento.
Michael Dunlop ha quindi conquistato una splendida affermazione, con il contorno di un nuovo record in gara (1:13’37”628 alla media di 122,987 miglia orarie) che migliora il riferimento precedente di oltre un minuto.
Ad Anstey è rimasta la soddisfazione di aver portato a termine una rimonta pazzesca, recuperando ben trenta secondi su James Hillier nell’ultima tornata. Complice il rallentamento di Farquhar, che ha perso tempo sul Mountain, Anstey ha conquistato un incredibile secondo posto. Ferma già nel primo giro la Norton rotativa guidata da William Dunlop – lo stesso modello protagonista dello spettacolare duello (e relativa vittoria) al Senior TT del 1992 contro Carl Fogarty e la sua Yamaha.
Nella F2, che ha corso contestualmente, Ryan Kneen ha conquistato una vittoria d’autorità su James Cowton. I due hanno abbattuto tre volte il record sul giro, con Cowton ad aggiudicarsi l’ultimo giro veloce che ha “ritoccato” il record di oltre un minuto.
Nella 350, passata da quattro a tre giri per i già citati problemi tecnici, ci si attendeva il dominio delle MV Agusta, più potenti e capaci – in assenza dell’ultima tornata – di terminare la gara senza rifornimento.
Non è andata così, perché l’ultima tornata è iniziata con Dan Cooper al comando in sella ad una Norton Manx. Costretto al ritiro a Ballacraine, il pilota di Gloucester ha consegnato la testa della gara a Michael Rutter, in sella ad una Honda, che ha conquistato la vittoria con un minuto di vantaggio. Alle sue spalle una lunga serie di ritiri – iniziata con l’abbandono di Dean Harrison poco prima della partenza – ha decimato l’ordine d’arrivo.