Questa volta affrontiamo un tema molto complesso, la Dakar è considerata la manifestazione sportiva più dura al mondo e non a caso la maggior parte di coloro che partecipano non riescono ad arrivare al traguardo. Come allenarsi per una gara di 14 giorni nei quali si sta in moto in media 9-10 ore al giorno? Bella domanda, la prima cosa che ho fatto è stata quella di contattare tramite Facebook alcuni dei piloti che avevano già partecipato per chiedere consigli ed informarmi sul tipo di allenamento svolto da loro.
Allenamento in palestra
Le informazioni ricevute, molto diverse e disparate tra loro, mi hanno fatto capire che ogni atleta deve personalizzare l’allenamento sulle proprie esigenze e capacità, perché degli esercizi che vanno bene per uno possono non andare bene per un altro. La decisione quindi che ho preso è stata quella di contattare diversi centri specialistici di fisioterapia (anche perché a fine settembre mi ero infortunato) presentando loro il mio progetto e chiedendo una sponsorizzazione nella quale loro si sarebbero impegnati a seguirmi e ad allenarmi.
Ad aderire immediatamente al mio progetto è stato il centro di fisioterapia e riabilitazione Vesalius di
Lugagnano di Sona in provincia di Verona. Subito interessati alla cosa, il giorno stesso che ho chiesto la sponsorizzazione al centro Vesalius, assieme al Dott. Ceschi, Dott. Lugli, ed i miei due personal trainer Orazio e Claudio ci siamo messi a studiare un piano di allenamenti nei quali avrei sviluppato forza, potenza, resistenza ed elasticità. Con i tempi molto stretti (45 giorni) abbiamo dovuto fare il possibile per intensificare gli allenamenti in palestra ed incredibilmente quasi tutti gli esercizi che mi facevano fare erano a corpo libero quindi senza utilizzo di macchinari o pesi. In tutta la mia carriera mi sono sempre allenato in palestra o da solo o con schede fatte dai pompati di turno che lavoravano all’interno ed ogni volta erano diversi gli esercizi che mi facevano saltare fuori dolori per via dei vari infortuni subiti nel corso degli anni. Ero sempre stato scettico nei confronti dei centri di fisioterapia ma dopo questa esperienza vi posso garantire che essere seguiti da specialisti laureati in materia è tutta un’altra cosa, la cosa più incredibile è stata che già dopo 1 settimana di lavoro il mio equilibrio e la mia stabilità era migliorata in modo considerevole, il tutto con semplici esercizi aerobici.
Con i tempi stretti e con tutte le corse che ho fatto per riuscire ad organizzare quest’avventura ammetto che ho “sgarrato” diverse volte e non sono riuscito a seguire alla lettera il calendario “palestra”.
Motocross Training
Parlando invece di allenamenti in sella, dopo un’attenta riflessione su come riuscire in 2 settimane a massimizzare l’allenamento in moto ho deciso per una mossa drastica ed inaspettata. Stando fermo così tanto la carenza che sentivo sul mio corpo maggiormente era la rapidità di movimento e la velocità di riflessi oltre ovviamente la resistenza fisica quindi, come sfruttare al meglio 2 sole settimane? La risposta che mi sono dato è stata 2 tempi! Tramite Husaberg sono riuscito ad avere in uso per queste due settimane una Husaberg TE 125cc 2 tempi, una moto perfetta per riuscire a sviluppare rapidamente gli aspetti sopra citati. Appena arrivata la bellissima TE sono corso subito il giorno dopo presso la pista privata da cross del mio amico Daniele Di Marzantonio (anche l’autore delle foto presenti qui nella gallery) per iniziare a riprendere confidenza.
Dal mio punto di vista il motocross è l’allenamento migliore per i rally ma anche per l’enduro perché ti permette di sviluppare un’incredibile rapidità di riflessi oltre a farti imparare ad essere padrone del mezzo. Tanti dicono che le moto da enduro non vanno bene per un uso crossistico ma semplicemente cambiando le regolazioni delle sospensioni la TE 125cc si è adattata subito ed i tempi si abbassavano giro dopo giro. Erano molti anni che non salivo su un 125cc e non mi ricordavo fosse così emozionante e divertente, con l’Husaberg non riuscivo a smettere di girare, sentire questa botta esplosiva di reattività che solo i 2 tempi ti fa letteralmente “eccitare”.
Questo weekend ho avuto anche l’immenso onore di avere a girare con me Emanuele Pirro (5 volte vincitore della 24 ore di Le Mans ed ex pilota di Formula 1). Lui ed i suoi figli Cris e Goofy sono venuti in pista a girare con me ed è stato non solo un grandissimo piacere conoscere un campione così importante, ma è stata anche un’occasione per chiedere consigli su come prepararmi fisicamente ma soprattutto mentalmente. Emanuele, gentilissimo ed estremamente disponibile, mi ha svelato diversi segreti che cercherò di applicare a breve durante la Dakar. Nella giornata nella quale sono venuti ci siamo anche divertiti a scambiarci le moto ed anche Emanuele, Cris e Goofy si sono divertiti come dei bambini sul 125 e chiacchierando mi hanno paragonato la TE ad un’auto da corsa con motore turbo!
Anche la mente va allenata
Chiudo dicendovi che in questi mesi mi sono reso conto che partecipare alla Dakar è una cosa così complessa e piena di migliaia di aspetti da curare che da persone normali bisogna lavorare un intero anno per riuscire ad arrivare organizzati ed allenati. Io ovviamente ho fatto praticamente tutto in neanche 2 mesi correndo in giro per l’Italia a rimediare tutto quello che riuscivo a trovare. Il mio approccio e da pazzi ed infatti sono stati 2 mesi così stressanti e duri che credo che quando partirà la gara sarà il momento nel quale potrò, per modo di dire, rilassarmi!
Al mio rientro dalla Dakar una delle mie pubblicazioni saranno le schede di allenamento e la spiegazione degli esercizi svolti in modo da poter condividere con voi delle informazioni che spero potranno esservi utili in questo periodo invernale nel quale tutti noi saliamo meno in moto ed andiamo di più in palestra, ma non mancherò anche di pubblicare la mia scheda di allenamento in pista con specifiche sulle durate dei turni.
Testo: Manuel Lucchese
Foto: Daniele Di Marzantonio
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