Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Non poteva che finire malissimo. Metti insieme Ivan Cervantes, Mattia Dodi, le Tiger 900 Rally Pro e l'enduro piacentino. Risultato: un giro infernale in cui ci siamo divertiti un sacco Triumph Motorcycles Italia ha organizzato una giornata speciale in occasione del GP d'Italia del Mondiale Enduro.
Mattia Dodi, nuovo responsabile della divisione offroad della Casa inglese in Italia, ha invitato il 5 volte campione del mondo di enduro, Ivan Cervantes, sui colli piacentini intorno a Bettola per una 100 chilometri di fuoristrada. E che fuoristrada! Tanti sterrati, ma anche una serie di single track (tradotto: di sentierini!) in salita e in discesa, che hanno presentato tutto l'inventario possibile dell'enduro impestato. Pietre, sassi tondi, fango (tanto fango), alberi caduti, selve impenetrabili.
Abbiamo vissuto queste meraviglie della natura dalla sella della nostra Triumph Tiger 900 Rally Pro gommata Karoo 4. La moto è andata alla grande, nessun inconveniente tecnico da annotare.
Ma che fatica, ragazzi! E' stata una di quelle giornate dure, che non dimenticheremo facilmente. Ma è stata anche l'occasione per conoscere le nuove mansioni di Mattia Dodi in Triumph e di fare quattro chiacchiere con Ivan sul fenomeno maxi enduro nel mondo.
Foto di Alessio Barbanti
Abbigliamento Andrea Perfetti:
Casco Arai MXV
Completo TUR
Stivali Eleveit
Sulla nuova nuova Triumph Tiger 900 Rally Pro si apprezzano il design rivisto (frontale e fianchetti), la sella meglio imbottita (a 84/86 cm da terra), la nuova grafica della strumentazione TFT, le ridotte vibrazioni al manubrio (che è anche più vicino al pilota). Ma la grossa novità arriva dal motore 3 cilindri di 888 cc che passa da 95 a 108 cavalli a 9.500 giri. Cresce anche la coppia, che arriva a 90 Newton metro a 6.850 giri. Merito di nuovi pistoni, teste, alberi a camme e scarico.
La nuova Triumph Tiger 900 Rally Pro ha una dotazione incredibile. Non costa poco (17.495 euro), ma il prezzo resta comunque tra i migliori della categoria. Barre paramotore, parabrezza regolabile, cruise control, sella e manopole riscaldabili, connessione bluetooth, cerchi tubeless, TFT, paramani, sospensioni Showa regolabili, freni Brembo, comandi retroilluminati sono alcuni dei plus della Tiger. La guida si conferma facile, rotonda e molto divertente su asfalto, dove l'abbinamento dei cerchi da 21" davanti e 17" dietro si rivela azzeccato.
La nuova Triumph Tiger 900 Rally Pro scende in piega sicura ed è maneggevole (pesa 228 kg con 20 litri di benzina).
Certo la forcella da 45 mm affonda in frenata, ma ha ben 240 mm di escursione (dietro sono 230) e comunque si può regolare. Il confort è eccezionale sia per il pilota che per il passeggero. Le vibrazioni sono calate molto in virtù dei nuovi silent block sul manubrio, mentre la temperatura esterna bassa di oggi non mi ha permesso di valutare il calore dal motore. Però sulla sorella 900 GT (provata con 28°) gli sfoghi laterali cresciuti nelle dimensioni hanno portato benefici.
Su strada del motore apprezzo i consumi, si fanno tranquillamente oltre 20 km/l. Ma a entusiasmare è il rivisto 3 cilindri che dà un carattere esaltante alla Triumph Tiger 900 Rally Pro.
Ai bassi è dolcissimo, ai medi ancora più vigoroso, agli alti diventa una belva. 108 cavalli che si sentono tutti, non ne vorresti uno di più. La Triumph Tiger 900 Rally Pro nasce con le Bridgestone stradali, ma nel nostro test abbiamo montato le Michelin Anakee Wild con un bel tassello arrabbiato per percorre 3 anelli in fuoristrada.
La nuova versione non fa invecchiare di botto il modello del 2020, ma conferma e migliora le sue ottime doti. Il 3 cilindri in fuoristrada è una meraviglia. Scende a regimi così bassi da essere ignoti a ogni rivale a due cilindri. Da qui riprende con dolcezza (e senza troppa fretta) fino a 3.000 giri. Ecco, da qui in poi il godimento si fa in tre: la crescita è inarrestabile fino a oltre 10.000 giri.
Il sound di scarico è una goduria e poi vuoi mettere la trazione? La gestisci tu col polso destro.
Puoi arrampicarti in guanti di velluto e scatenare un inferno con la gomma dietro (occhio a chi ti segue però, che di sassi la Triumph Tiger 900 Rally Pro ne può sparare tanti!). Il cambio ad assistenza elettronica è valido sia su strada che in offroad. La guida è facile grazie all'ottima ergonomia e al lavoro impeccabile delle sospensioni Showa.
L'avantreno è più caricato rispetto ad alcune rivali bicilindriche, di contro la stabilità è eccellente anche ad alta velocità. Saggia la presenza del riding mode Offroad Enduro Pro, che disabilita l'ABS dietro e il controllo di trazione. In questo modo basta un click per trasformare la Triumph Tiger 900 Rally Pro in un'ottima maxi enduro da fuoristrada. Di cosa è capace ce lo mostra Ivan Cervantes (lo vedete nei primi secondi del video al mio fianco in moto), ma la Tiger è adatta anche a chi si avvicina al tassello grazie all'equilibrio della ciclistica e alla regolarità del motore.
La sua qualità più sorprendente si conferma la capacità di essere al contempo un'ottima moto da turismo, dotata di ogni confort per il pilota e il passeggero, e una grande maxi da fuoristrada. A suo agio su ogni percorso.