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Le grandi imprese vogliono un eroe. Vogliono un dominatore che non lasci alle sua spalle nessuna illazione o dubbio. Cyril Despres, primo vincitore del primo Sardegna Rallly Race è questo genere di eroe. Un pilota che corre più veloce ancora della nostra fantasia. Avevamo detto che, alla vigilia, la sua posizione era estremamente delicata. Era in testa, ed anche con un discreto margine di vantaggio. Ma avevamo anche detto che, alle sue spalle, poteva covare la “congiura”, che Graziani e Casteu, i migliori della penultima tappa, avrebbero potuto allearsi per attaccare duramente il Leader Maximo di questa prima prova di Campionato del Mondo Cross Country Rally.
Invece Cyril Despres ha fatto quello che solo i più grandi Campioni riescono a realizzare, nel momento in cui è necessario porre fine alle discussioni e si deve dissipare la nebbia dell’incertezza con un risultato perentorio. L’ufficiale KTM ha stroncato sul nascere ogni tentativo possibile di “ribellione” alla sua autorità, ed ha vinto in quel modo che ci piaceva tanto quando i rally erano grandi: con un colpo da maestro, con un vantaggio abissale, con l’ingordigia del fuoriclasse impietoso che non lascia agli avversari neanche le briciole. I giochi potevano dirsi conclusi al termine della prima speciale, 39 chilometri verso Genna Croce, quando Despres ha “rifilato “ la bellezza di 52 secondi a Luca Manca, l’asso locale che ha cercato in tutti i modi di associare il nome di un grande pilota sardo al nome di un grande rally il cui protagonista principale è una grande Terra.
Il “nemico” era, però, ormai lontano. Casteu e Graziani 7° e 9°, meglio di loro “professor” Jordi Viladoms e “Chaleco” Lopez, uno spagnolo ed un cileno che corrono sotto le stesse insegne (KTM), ma in Team deversi (Repsol Spagna, F-Fasola Italia). Meglio di loro anche uno dei miti della storia dei rally in Sardegna, Massimo Chiesa. Una speciale “drammatica”, partita in ritardo per una congiura degli astri per cui la pertenza dei piloti è avvenuta in una direzione sbagliata (meno male che i primi sono finiti in un ovile a poche centinaia di metri, e sono tornati indietro per raddrizzare la situazione). Una speciale, soprattutto, che ha visto Graziani cedere di schianto per un banale errore, l’aver memorizzato la nota al km 46,40 come quella del km 44,40.
Ma è proprio il pilota Il Team-Alfa Romeo, secondo assoluto, che definisce i controni della vittoria di Despres, da autentico sportivo e gentiluomo: “Smettiamo di pensare a mille variabili o circostanze. Cyril è andato fortissimo, credetemi, fortissimo. In navigazione, in velocità, persino in una tappa lunga ed infernale come quella di oggi, tutta pietre e salite impossibili, dove serve una tecnica di guida non comune. È stato un Rally bellissimo, ma sappiamo che in Sardegna non poteva essere altrimenti, molto vario, e completo per situazioni, piste e temi tattici. Una corsa che ci ha dato emozioni d’altri tempi. E Despres ha meritato di vincerla semplicemente perché ha dimostrato di essere il pilota più forte, completo e determinato!”.
La storia della seconda speciale passa in archivio come quella del radddoppio, con una nuova vittoria di un indomabile Despres. Questa volta con un vantaggio appena ridotto (20 secondi) sulla coppia degli inseguitori, questa volta in ordine invertito: prima Viladoms, quindi Manca.
Perso per strada il fantastico Alex Zanotti, che ha rotto il motore quando si pensava che il podio era alla sua portata, il podio finale si è composto nel modo seguente: Cyril Despres, Matteo Graziani (2° a 12’38), e Francisco Lopez (a 16’17” dal vincitore).
San Teodoro, Fonni, Arbatax, ancora San Teodoro. Il Sardegna Rally Race ha riunito sessanta piloti, i migliori campioni e molti amatori, come è nella tradizione dei grandi rally, ai quali ha saputo offrire una corsa estremamente varia, con cento tipi di terreno e mille situazioni tattiche ed agonistiche. Soprattutto ha saputo offrire il thrilling di una corsa incerta fino alla fine. Ai piloti è piaciuta molto la corsa ma, a sentire loro, moltissimo la Sardegna. Sardegna che è stata il primo e più importante punto fermo del progetto Mondiale di Antonello Chiara e Gian Renzo Bazzu, i promotori di Bike Village che sono riusciti a realizzare non solo il sogno di un grande Rally, ma anche il sogno personale del “loro” Sardegna Rally Race.
Ed ecco anche, le classifiche di Campionato del Mondo, che possono considerare solo le classi, ben sette.
Class PR1: Manuel Lucchese; class PR2: Matteo Graziani; class SP1: Massimo Chiesa, class SP 2: Jakub Przygonsky; class EX1: Luca Manca; class EX2: Cyril Despres; class Quad: Andreas Solinas.