Dante Badiali: avanti tutta!

Dante Badiali: avanti tutta!
Il presidente dell'associazione benefica Riders4Riders che in novembre ha organizzato a Faenza la prima edizione di Uniti X La Vita pensa al 2011 | M. Zanzani
13 febbraio 2011

Archiviata con successo la prima edizione, è ora di pensare al futuro. La Riders4Riders vuole dare continuità alla manifestazione Uniti X la Vita, che per il 2011 vuole essere ancora più ampia e interessante tanto da assumere la nuova denominazione RaceForLIfe nell'ottica di avere la partecipazione anche di piloti stranieri.

Ma prima di pensare alla seconda edizione che si terrà il 13 novembre prossimo, abbiamo fatto il punto della situazione con Dante Badiali, presidente dell'associazione costituitasi nell'autunno dello scorso anno per aiutare i piloti gravemente infortunati.

«Nonostante sia stato organizzata in poco più di un paio di mesi il debutto di Uniti X la Vita ha avuto un buon successo - spiega Badiali - assistiti anche dalla fortuna visto che le condizioni meteorologiche ci hanno aiutato. Le gare tra i fuoristradisti, quella sedi velocisti, il freestyle e i quad hanno dato spettacolo ed il pubblico è rimasto soddisfatto. Siamo così riusciti a fare un discreto incasso, che è stato interamente devoluto alla Wings for Life e ai piloti Luca Biondi e Luca Gualandi vittime purtroppo di incidenti con la moto da cross».

Com'era nata l'idea di questa manifestazione? «Nel 2009 dopo l'infortunio di Luca Pellegrini organizzammo una due ore a coppie a Castel San Pietro, poi è stata fatta un'altra gara benefica a Franciacorta e l'idea è stata quella di dare un seguito a queste iniziative per aiutare i ragazzi che si trovano in precarie condizioni fisiche».

Il successo della manifestazione è stato sancito anche dal contributo di aziende che hanno creduto in quello che si faceva e che hanno dato un tangibile supporto. «Sì, aziende ai quali vanno i nostri ringraziamenti e che speriamo il prossimo anno siano ancora al nostro fianco assieme ad altre che comprendere l'importanza di mantenere viva l'attenzione verso questi sfortunati atleti. Un notevole apporto è venuto anche dalla Federmoto, nelle persone di Paolo Sesti, Andrea Barbieri e Gianluca Avenoso, che ha messo a disposizione cronometristi, nulla osta un responsabile delle licenze».

L'importanza di quella che si chiamerà RaceForLife è sottolineata anche dall'arrivo di piloti rinomati che svolgono il ruolo di ambasciatori della Riders4Riders. «Abbiamo cercato di scegliere attentamente delle figure rappresentative nelle varie specialità del motociclismo, trovando l'entusiasmo e la disponibilità di molti atleti. Alla fine abbiamo candidato Marco Melandri per quanto riguarda la Superbike, Andrea Dovizioso per la MotoGP, Andrea Bartolini per il motocross, Angelo Pellegrini per il Supercross, Alex Salvini e Mario Rinaldi per l'enduro, Fabio Balducci per la supermotard, Emanuele Giovannelli per i quad mentre Chiara Fontanesi è la rappresentante femminile delle ruote artigliate».

Un' idea molto apprezzata è stata l'asta con l'abbigliamento messo a disposizione da piloti di tutte le discipline. «Si, una bella fetta del ricavato è venuto da questa vendita e dalla lotteria che è risultata anche più appetibile di quanto pensassimo».

Con l'anno nuovo si è già iniziato a pensare alla seconda edizione. «Certamente, l'intenzione è di andare avanti e di fare sempre meglio. Per ora abbiamo confermato solo la data, stabilita nel 13 novembre, mentre per quanto riguarda la località quasi certamente la rifaremo a Faenza anche se stiamo studiando i pro e i contro di un eventuale cambio di sede. Parallelamente pensiamo ad altre iniziative e collaborazioni, come quelle avute con alcuni motoclub che in occasione di cene sociali o lotterie hanno messo il ricavato a disposizione della nostra associazione che verrà conservato per distribuirlo nelle altre iniziative che stiamo valutando sempre a fini benefici. In occasione degli Internazionali d'Italia saremmo inoltre presenti con un gazebo dove gli appassionato potranno iscriversi alla Riders4Riders per dare il loro apporto al lavoro che stiamo portando avanti».

 

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