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Roger per prima cosa facciamo un bilancio del team KTM Usa in merito ai risultati del 2014.
«Abbiamo fatto secondo e terzo nel supercross e primo e secondo nel motocross National, per cui è stata senza dubbio una buona stagione. Certo poteva andare ancora meglio perché vogliamo vincere il titolo supercross 450, ma in generale è stata un'ottima annata visto che nell'outdoor siamo saliti sul podio ad ogni gara».
Cosa è mancato?
«Nel supercross possiamo ancora migliorare un po’. Siamo partiti molto bene, ma Ken a metà stagione ha avuto un calo dovuto probabilmente al fatto che per lui si trattava del primo anno completo nella massima categoria, e in una stagione così lunga è stata dura per lui rimanere concentrato ogni settimana. Per cui in alcune gare ha fatto degli errori, mentre Villopoto è stato costante per tutta la stagione. Ma poi sia Ken che Ryan (Dungey) si sono dimostrati molto forti nel motocross».
La mancata vittoria nel Supercross ha inciso nella sua scelta di passare alla Suzuki?
«E’ stata una decisione improvvisa che ci ha lasciato molto delusi, perché durante l’anno il team ha fatto tutto il possibile per accontentarlo e lui non si mai lamentato né della moto né della squadra. A metà della scorsa stagione di motocross avevamo avuto qualche problema con le sospensioni che però quest’anno avevamo risolto tanto che si diceva molto contento della moto e che da parte sua non ci sono mai state lamentele».
La decisione di andarsene l’ha presa da solo o pensi abbia influito qualcun altro?
«Avevo intuito che c'era qualche problema ancora prima che iniziasse questa stagione, e credo che tale decisione sia stata presa prima dell'inizio della gare in seguito ad una combinazione di consigli che ha ricevuto dalle persone intorno a lui».
Ken è un bravo ragazzo, nel team piace a tutti, avevamo un’ottima relazione sia con me che con le persone in Austria, e faccio fatica a comprendere la logica di questa decisione
Una decisione piuttosto strana, visto che dopo una stagione alla grande lascia tutti senza parole.
«Non lo so spiegare nemmeno io. Ken è un bravo ragazzo, nel team piace a tutti, avevamo un’ottima relazione sia con me che con le persone in Austria, e faccio fatica a comprendere la logica di questa decisione. Da parte nostra sappiamo di aver fatto del nostro meglio con lui, ora non c'è nessuno per sostituirlo del suo stesso livello ma cercheremo di fare del nostro meglio anche in questo. Forse un giorno tornerà, chi lo sa? E' ancora molto giovane….».
Suo padre gli è stato vicino per buona parte della sua carriera, che abbia influito in quest’ultima scelta?
«Penso proprio di si, ha avuto molto a che fare con il suo cambiamento, e ripeto che secondo me la decisione è stata presa prima dell'inizio del campionato».
Come ti aspetti che vada in sella alla Suzuki?
«Ken è un pilota favoloso, potrebbe vincere con qualsiasi moto. Farà un ottimo campionato e noi dobbiamo lavorare sodo per cercare di batterlo, non sarà facile, ma ci proveremo».
Sul versante GP invece arriva Ryan Villopoto, cosa ne pensi?
«E’ un'ottima cosa per l'Europa, per il Mondiale e per gli sponsor. Credo che sarà di aiuto al campionato e darà a Cairoli l'opportunità di provare di essere il migliore al mondo nel motocross. Se nulla fosse cambiato sarebbe stato difficile per lui trovare una nuova motivazione, ora invece c'è qualcosa di nuovo che alimenterà in lui ancora di più la voglia di correre e di vincere».