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Si sono disputate oggi a Jerez de la Frontera le gare che hanno assegnato il primo titolo degli ICG Intercontinental Games. Vediamo come sono andate e chi ha conquistato il primo titolo mondiale per Continenti.
Il lungo serpentone inizia a sgranarsi solo a metà gara, anche a causa di alcune cadute che spezzano il ritmo e costringono qualche pilota a chiudere il gas. In pista se ne vedono di tutti i colori con derapate, contatti e sorpassi al limite e oltre, chiaro segnale che queste gare degli ICG sono state prese tremendamente sul serio dai piloti, che si sentono responsabilizzati dal dover rappresentare la propria squadra.
A pochi giri dal termine in testa c’è un gruppo di sette piloti che cercano di superarsi ad ogni curva. Alla fine è il campione del mondo SSP300 Aldi Mahendra (Asia) a prevalere in volata per 47 millesimi su Tomas Alonso (Europa) e Archie McDonald (Oceania).
Seguono Maxwell Toth (Nord America) ed il nostro Alessandro Di Persio, capitano della squadra Europea della 300. A vivacizzare la gara per molti giri è stato il sudafricano Kgopotso Mononyane che era però scattato in anticipo al via, e dopo aver ignorato i long lap ed il ride trough che gli erano stati inflitti, è stato squalificato. Manca all’appello il poleman Gonzalo Sanchez Melendez, ritiratosi dopo una scivolata alla curva 7, senza conseguenze. Tra le ragazze la più veloce è stata l’italiana Josephine Bruno undicesima.
Molto meno caotica e combattuta la gara della categoria maggiore. A condurre la gara è inizialmente un gruppo di sei piloti, ma nell’arco di pochi giri il poleman Dino Iozzo (Africa), Humberto Maier Neto (America Latina) ed il nostro Elia Bartolini (Europa) prendono il largo e staccano di quasi 5 secondi i tre inseguitori: Enzo De La Vega (Europa), Mike Jones (Oceania) e Clint Seller (Africa). A due giri dal termine è proprio il sudafricano a scivolare e la sua moto sporca la pista, inducendo la Direzione gara ad esporre la bandiera rossa che pone termine alla gara.
La vittoria va a Maier Neto, davanti a Iozzo e Bartolini. Dietro di loro De la Vega e Jones. La nostra Roberta Ponziani chiude undicesima e prima delle donne.
Dopo le prime due gare nella classifica dei continenti conduce l’Asia con 124 punti, seguita a 114 dall’Europa e a 95 dall’Oceania. Quarto posto per il Nord America (89) che precede Sud America (72) e Africa (40)
Solito gruppo “selvaggio” nei primi giri con un serpentone che inizia a sgranarsi solo dal decimo giro quando in testa restano 12 piloti. Ad alternarsi al comando sono Nahuel Santamaria (America Latina) il campione del mondo e favorito Adli Mahendra (Asia), il poleman Gonzalo Sanchez Melendez (Europa) Tomas Alonso (Europa).
Negli ultimi giri sale la tensione e anche il ritmo, e il gruppo dei primi si riduce a sette Che dopo incroci di traiettorie e qualche carenata escono insieme dall’ultima curva per un arrivo in volata che vede prevalere Santamaria, davanti a Sanchez Melendez e Mahendra, che in realtà aveva tagliato per primo il traguardo ma è stato penalizzato di due posizioni per guida irresponsabile. Alonso manca il podio per pochi decimi ed è quarto davanti al nostro Alessandro Di Persio ed al brasiliano Kevin Santos Fontainha. Ottima la gara di Josephine Bruno nona al traguardo e prima delle donne.
Al termine di questa penultima gara la situazione della classifica vede l’Europa al comando con 194 punti, seguita dall’Asia con 176. Terza ma lontana e quasi tagliata fuori dalla lotta per il titolo l’America Latina con 130. Seguono Oceania con 114, Nord America con 113 e Africa con 71.
L’ultima gara della Supersport è quindi decisiva per la vittoria della prima edizione degli ICG Intercontinental Games.
La gara della Supersport è partita sotto un cielo molto scuro, tanto che dopo tre giri la pioggia ha iniziato a cadere, costringendo i piloti a tornare ai propri box.
Dopo una lunga pausa, l’ultima gara degli IGC 2024 riparte, ridotta a 10 giri dei 16 inizialmente previsti, su una pista che in alcuni punti è ancora umida. Scattano bene al via e si portano al comando i due rappresentanti dell’Asia Daniel Kasma e Apiwath Wongthananon che precedono i loro sei compagni di fuga.
Nel secondo gruppo lottano gli Europei Valentin Folger, Enzo De La Vega ed il nostro Elia Bartolini che si alternano tra la nona e l’undicesima posizione. Solo diciassettesima la Ponziani. A metà gara la lotta per ilo titolo si fa avvincente con l’Europa in vantaggio di un solo punto.
Al sesto giro scivola il brasiliano Humberto Maier Nieto. Intanto Bartolini decide di rompere gli indugi incrementa il proprio ritmo e si porta al comando della gara, trascinando con sè l’esperto australiano Mike Jones ed il sudafricano Leungo Gaorekwe che precedono Wongthananon, mentre Kasma è settimo.
A questo punto, a due giri dalla fine il vantaggio dell’Europa sale a 16 punti. Bartolini resiste al comando fino alla bandiera a scacchi e vince con sei decimi di vantaggio su Jones e Iozzo, risalito nelle ultime curve sino alla terza posizione.
Con la vittoria del nostro portacolori l’Europa si aggiudica il primo titolo ICG con 257 punti, davanti all’Asia con 243 e all’Oceania con 166.
Nelle classifiche dei piloti Bartolini vince l’assoluta della Supersport mentre Mahendra è il primo nella 300. Tra le donne la migliore nella Supersport è l’americana Mallory Dobbs mentre nella 300 ha prevalso la nostra Josephine Bruno.