Intragenerazionale potremmo definirlo. Sì, perché Franco Picco non guarda l'anagrafe. Lui è diverso e ricorda a tutti che la passione non ha età e ci conquista. Ieri come oggi
Dopo l'articolo di Nico Cereghini, mi ritrovo anche io a commentare la serata in onore di Franco Picco, che da pochi giorni ha portato a termine la sua Dakar a 65 anni suonati con una condizione fisica e mentale che tutti gli abbiamo invidiato.
La nostra diretta con le leggende viventi della Dakar (Edi Orioli, Gio Sala, Ciro De Petri, Claudio Terruzzi, Alessandro Botturi e ovviamente lui, Franco) ha fermato il tempo, ci ha riportati alla generazione degli anni 90.
Gli anni d'oro del motociclismo, che ho avuto la fortuna di vivere da 16enne. Anni in cui l'Italia era davvero il Paese di Bengodi. La Cagiva battagliava alla Dakar e nella Classe 500 del Motomondiale, la Ducati imperava nel Mondiale Superbike, Puzar e Chiodi vincevano nel Motocross, avevamo il dream team dell'enduro, Aprilia era irraggiungibile nelle piccole cilindrate.
E poi ci arrivava l'eco lontana dei nostri idoli in Africa. Nico raccontava le loro gesta, che li consacravano eroi di uno sport estremo, quando ancora questo termine non era abusato come oggi. Eccoli Ciro, Franco, Claudio e Edi qui con noi a raccontarci quegli anni strepitosi. Ma anche curiosi di conoscere i sentimenti di Picco, del pilota che non si è fermato agli anni che hanno creato il mito. Ma ha continuato a correre. Per passione e per vedere dove si possono spingere la sua testa e il suo fisico.
E così Franco Picco ha unito le generazioni con una corda invisibile, fortissima. Ha continuato a guidare la sua moto nel deserto, quando è arrivata l'era del grandissimo Fabrizio Meoni e del suo compagno di squadra Giovanni Sala. E ha sfidato la Dakar anche quando questa si è spostata in Sud America, bussando alla porta della generazione di Alessandro Botturi e di altri giovani italiani.
Picco è il campione di tutti. Non dobbiamo quindi stupirci troppo se la sua impresa ha riacceso la passione in tutti noi, ma proprio in tutti. Anche nei ragazzi più giovani, che sono impazziti per lui sui social. Instagram, Facebook e YouTube in quei giorni sono stati il palcoscenico di Franco.
E non poteva essere diversamente. La passione per la moto non ha età. Grazie Franco!
Foto di Gigi Soldano su cortesia di Edi Orioli
Franco Picco, il campione che unisce le generazioni nella passione
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